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Scuola, per il rientro si punta al “metro statico” tra i banchi

Metro statico o metro dinamico? Il ministero dell’Istruzione punta al metro statico per la riapertura. In questo modo ci stanno più alunni

Metro statico o metro dinamico? Il ministero dell’Istruzione punta al metro statico, per la riapertura. Ma a decidere sarà il Comitato tecnico scientifico, che deve dare il suo parere definitivo, che dovrà poi essere firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Che cosa si intende con metro statico

Di cosa si tratta? In sostanza, il metro statico è quello misurato da bocca a bocca, come se i soggetti coinvolti fossero sempre fermi. Mentre il metro dinamico tiene conto dei movimenti degli studenti. Mentre il primo consente di tenere più vicini i banchi, il secondo obbliga a un distanziamento maggiore, perché tiene conto dei movimenti degli studenti tra i banchi. È per questo che il ministero punta al metro statico, che dovrebbe essere definitivamente adottato come sistema per misurare la distanza di sicurezza tra gli studenti.

Quanti alunni per classe

Un’aula mediamente di 50 metri quadri non può ospitare più di 17/18 persone compreso il docente, che ha uno spazio di manovra rispetto agli studenti di circa due metri. I sindacati avrebbero voluto come metro di misurazione il metro quadrato, in riferimento al decreto del ‘75 che parlava della necessità di mantenere 1.84 mq per ogni studente di infanzia e primaria e 1,96 mq per la secondaria. In pratica, circa due metri quadri: ma questo avrebbe significato far entrare 12/ 13 persone in un’aula: scelta impossibile con gli attuali edifici scolastici.

 

 

 
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