MILANO – “Per salvare e rilanciare il Ginnasio-Liceo classico in Italia, tutto bisogna fare fuorché snaturarlo, come vorrebbero alcuni, annacquando o sminuendo quella ‘prova chiarissima e semplice’ (Paola Mastrocola), nel suo funzionamento e per la sua oggettività, che è la traduzione dal greco o dal latino”. Così comincia la lettera firmata da oltre 8000 persone e indirizzata al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Istruzione e al Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica. Una lettera-appello che si è resa necessaria dopo che ad aprile l’ex ministro Luigi Berlinguer aveva affermato che la seconda prova dell’Esame di Stato del classico va eliminata.
UN LICEO ELITARIO – Negli ultimi anni si è verificato un importante calo degli iscritti al Liceo Classico. Tuttavia, secondo i membri della task force (taskforceperilclassico.it) questo declino non è da imputare al Liceo in sé ma al fatto che “ormai gli studenti”, hanno scritto nella lettera, “non sono più messi in grado di sceglierlo consapevolmente e liberamente: dal ciclo scolastico precedente (le ‘medie’) è stata infatti eliminata la storia antica, e con essa l’ultima disciplina ancora riferibile al mondo classico”. La conseguenza di questo taglio è che oggi come oggi i ragazzi che si iscrivono al classico lo fanno solo per tradizione o indicazione familiare, rendendo questo indirizzo piuttosto chiuso ed elitario.
L’IMPORTANZA DEL CLASSICO – Il Liceo Classico costituisce una ‘eccellenza’ da preservare che rende un ‘unicum’ il nostro Paese nell’intero contesto mondiale e proprio per questo l’insegnamento delle lingue antiche va sostenuto e rivitalizzato. Chi vuole leggere e partecipare alla petizione può farlo al seguente link.
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