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Maturità 2023, 1 studente su 6 “tentato” dall’idea di usare l’intelligenza artificiale durante l’esame

L’Intelligenza artificiale è la nuova frontiera per i “copioni” in occasione degli esami? Sì, ma non troppo. Però molti maturandi stanno effettivamente valutando se utilizzare ChatGPT o App simili durante le prove scritte

ChatGPT è pronto a superare l’esame di Maturità in Italia? Chi può dirlo. Ma i nostri studenti, forse incoraggiati dai successi riportati dall’IA generativa in varie prove d’esame all’estero – non ultima la maturità olandese – si apprestano a testarlo sul campo anche da noi. Secondo lo studio di Skuola.net, ben 1 maturando su 6, infatti, potrebbe ricorrere a questo aiutino durante le prove scritte: il 12% dice che proverebbe a farlo solo in casi di emergenza estrema, mentre il 5% sta già pianificando la strategia. È quanto emerge da un sondaggio su un gruppo di 1.000 studenti, tra maturandi e “licenziandi” di terza media, per scoprire che impatto hanno le tecnologie di ultimissima generazione sulla loro vita da alunni.

Intelligenza artificiale e preparazione agli esami

Ma, prima ancora dell’esame di Stato, l’intelligenza artificiale generativa potrebbe trovare applicazioni illecite anche in campi di utilizzo teoricamente consentiti, come la preparazione pre-maturità. E in questo caso, la platea di potenziali utilizzatori è addirittura più ampia. Stiamo parlando di oltre 2 maturandi su 5, che non escludono di far “lavorare” l’IA evitando così di perdere tempo su libri e appunti: il 29% lo farà solo in caso di necessità estrema, mentre  il 9% del campione utilizzerà per certo ChatGPT durante le sessioni di studio e ripasso.

Più nello specifico, ChatGPT sembra essere il compagno di studi ideale per la preparazione del colloquio finale: tra i promessi utilizzatori, circa 3 su 4 useranno l’intelligenza artificiale per ripassare gli argomenti principali dei programmi, per assemblare la relazione del PCTO o per creare dei percorsi multidisciplinari personalizzati. Il restante quarto è, invece, più propenso a usarlo per approcciarsi meglio allo scritto di italiano (16%) oppure a quello “di indirizzo” (10%).

L’utilizzo per l’esame di terza media

Qualcosa di simile potrebbe accadere anche tra gli studenti di terza media. Nonostante l’esame finale del primo ciclo sia, sulla carta, meno complicato della Maturità. Pure tra loro, infatti, circa 2 su 5 stanno prendendo in seria considerazione l’ipotesi di ricorrere a ChatGPT (e simili) per il ripasso: il 12% lo farà sicuramente, il 29% terrà questa opzione come scialuppa di salvataggio. E in tantissimi – quasi 1 su 4 – potrebbero sfruttarlo per preparare uno degli elementi chiave dell’esame di terza media: la tesina da presentare all’orale.

Cos’è ChatGPT 

ChatGPT è un chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano. La sigla GPT sta per Generative Pre-trained Transformer, una tecnologia nuova applicata al machine learning. Per usufruire di ChatGPT basta accedere al sito ufficiale di OpenAI e selezionare il richiamo a “ChatGPT” dal menu “Product” in alto alla pagina. In alternativa è possibile andare direttamente alla pagina di ChatGPT.

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