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Maturità 2024: 9 maturandi su 10 pronti a “indagare” sui professori esterni

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato gli elenchi delle commissioni del prossimo Esame di Stato. E subito gli studenti si sono attivati per raccogliere dettagli utili sui docenti provenienti da altre scuole.

La Maturità 2024 entra ufficialmente nel vivo: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha appena pubblicato gli elenchi con i nomi dei professori chiamati a giudicare gli studenti a fine giugno nelle vesti di commissari esterni. E, come da tradizione, immediatamente è partita la caccia al prof.

La caccia ai commissari d’esame

Secondo un sondaggio “a caldo”, effettuato da Skuola.net – su un campione di 500 maturandi – quasi tutti, ben 9 diplomandi su 10, nei prossimi giorni si daranno da fare per carpire quante più informazioni utili su quei professori sino ad oggi a loro sconosciuti. Specialmente quest’anno che ai commissari esterni, in molti casi, saranno demandati compiti cruciali, come la correzione della seconda prova, quella sulle materie “di indirizzo”.

A livello operativo, la maggior parte – circa 6 su 10 – indagherà in gruppo, assieme ai propri compagni di classe. La parte restante – grosso modo 3 su 10 – andrà in autonomia. La strategia che adotteranno? Si farà affidamento soprattutto sugli alunni che hanno quei docenti come insegnanti. Negli elenchi, infatti, è indicata la scuola di provenienza dei commissari. Così, ben 1 maturando su 4 proverà a contattare gli studenti di quegli istituti, per “intervistarli”.

Maturità 2024, come ricercare i professori esterni

Anche i social network, però, sono una fonte tenuta in forte considerazione. In fondo, per molti, le piattaforme sono quasi un’estensione della propria vita. Per questo, circa 1 su 5 cercherà proprio sui profili dei commissari esterni qualche spunto d’interesse. Altrimenti si può sempre tentare la carta dei docenti interni, che tra qualche giorno conosceranno i loro colleghi di commissione. E, infatti, sempre circa un quinto dei ragazzi che si attiveranno (19%), per saperne di più parlerà con i suoi insegnanti.

Probabilmente meno gettonati, invece, saranno i gruppi social dedicati alla Maturità (10%). O il vecchio “pellegrinaggio” in direzione della scuola di appartenenza dei prof esterni (9%); complice il web, è diventato uno sforzo inutile.

Un modus operandi, quello appena descritto, che è spiegabile anche alla luce del tipo di informazioni di cui andranno maggiormente in cerca i ragazzi. Eventuali stranezze e fissazioni sulla propria disciplina monopolizzano la scena: saranno merce preziosa per quasi la metà dei maturandi (42%).

Non viene però sottovalutata neppure la loro personalità: il 29% proverà a recuperare soprattutto abitudini, passioni, stile di vita e cose similari. Il 19%, invece, baderà al sodo e si concentrerà sulla raccolta delle domande più frequenti solitamente fatte dai docenti esterni durante verifiche e interrogazioni. Poco importa, invece, del loro metro di giudizio: proverà a capirlo solo il 10% degli “investigatori”.

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