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Maturità 2022: i portafortuna degli studenti? Alberto Angela e Raffaella Carrà

Maturità, gli dèi della cultura pop in soccorso dei maturandi: spopolano i santini autoprodotti di Harry Styles, Alberto Angela e Raffaella Carrà

Maturità 2022: solitamente si dice scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Ma i maturandi non sembrano assolutamente pensarla così e per superare l’esame mettono in campo il meglio dell’iconografia religiosa con la cultura pop. In queste ore, infatti, sui social sta spopolando il trend di mostrare le foto dei “santini” autoprodotti dagli studenti in vista dell’esame di Maturità.

I riti portafortuna dei maturandi

A rilevarlo è il portale specializzato Skuola.net, che sottolinea come non si tratti dell’unico gesto scaramantico o pratica religiosa a cui si sono prestati gli studenti in avvicinamento all’esame di Maturità. Se lo studio non dovesse bastare, infatti, 1 su 3 ha affermato di voler adottare un rito portafortuna il giorno delle prove. Ma non solo, infatti il 16% dei ragazzi è risultato intenzionato a pregare più del solito prima di affrontare le prove dell’esame di Stato. Ma siamo sicuri che i maturandi intendano rivolgersi a entità religiose?

Il trend che infatti sta spopolando attualmente sui social, e che vede protagonisti proprio coloro che stanno sostenendo la seconda prova di oggi, è quello di affidare le proprie suppliche a santini non convenzionali e hand-made.

I fotomontaggi più belli per la Maturità

I fotomontaggi più belli sono quelli che ritraggono pop star come Harry Styles, Selena Gomez e Taylor Swift oppure star di Hollywood come Robert Downey Jr e Tom Holland. Nel “pantheon laico” degli studenti non mancano icone nostrane come Alberto Angela, Raffaella Carrà e Gianni Morandi, senza dimenticare i più contemporanei Blanco, Mahmood, Ariete e Fulminacci o, ancora, personaggi cult dei social come il Masseo o dello sport, come Diego Armando Maradona.

Ecco le immagini più divertenti e significative per condividerle con gli altri maturandi, sperando portino loro fortuna.

 

 
 
 
 
 
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Com’è andata la prima prova scritta

Intanto, la prima prova scritta degli esami di Maturità sembra aver sorpreso in positivo i maturandi. Secondo un sondaggio effettuato
da Skuola.net subito dopo la fine della prima prova, quasi l’80% degli studenti ha detto che sarebbe stato in grado di svolgere la maggior parte delle tracce proposte, se non addirittura tutte. Gli autori protagonisti dell’analisi del testo? Ben noti a oltre il 90% dei “diplomandi”. Qualcosa di simile per le altre tracce. Forse perché più di un tema era in testa alle loro previsioni della vigilia.

Anche gli argomenti oggetto delle altre tipologie di tracce – il testo argomentativo e il tema d’attualità – non hanno spiazzato più di tanto i diplomandi: complessivamente, più della metà (54%) aveva parlato in classe di gran parte delle tematiche proposte; oltre un quinto (21%) di tutte quante. Per contestualizzare un po’, più dell’80% conosceva la storia di Liliana Segre e più o meno una quota simile la figura di Giorgio Parisi (autori dei brani da cui partivano due tracce di testo argomentativo).

Alla fine, solo 1 su 4 è rimasto interdetto constatando che, già a una prima lettura, si è reso conto di non avere un bagaglio di conoscenze sufficiente per affrontarle. Numeri importanti ma comunque non elevatissimi se pensiamo all'infinita rosa di opzioni su cui poteva puntare il Ministero.

“Bianchi toglie, Bianchi restituisce. Dopo aver sorpreso gli studenti con la decisione di ripristinare le prove scritte all’esame di Maturità, il titolare di Viale Trastevere evita i protagonismi che hanno contraddistinto le scelte di alcuni suoi predecessori. Niente temi troppo ricercati, al bando gli autori “sconosciuti” ai più, almeno nell’ambito della didattica scolastica.

Ai ricercati Magris (2013) e Caproni (2017) si preferiscono i più familiari Verga e Pascoli – commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net – Certo un passo indietro rispetto alla tendenza, stabilita dal 2000 in poi, di assegnare alla traccia di analisi del testo un autore del Novecento. Ma un passo verso gli studenti che, già in condizioni normali facevano fatica a trattare in classe gran parte delle proposte ministeriali dell’ultimo ventennio. E che, sulla scorta anche delle ipotesi formulate dal classico e redivivo tototema, hanno approfittato di questi giorni per prepararsi proprio sulle tracce più chiacchierate”.

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