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LeggiAMO 0-18, 15 minuti di lettura libera nelle scuole

Avvicinare i giovani ai libri. È questa l'idea che ha spinto la presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Consiglio Regionale della Toscana a presentare una proposta di legge per introdurre 15 minuti di lettura libera nelle scuole.

In un mondo sempre più concentrato sulla rapidità e sull’impatto delle immagini, appassionarsi alla lettura non è scontato. Se poi parliamo di nuove generazioni di nativi digitali, la sfida è ancora più difficile. Eppure, i libri hanno guadagnato terreno fra i giovani negli ultimi anni, forse come conseguenza dei lunghi periodi trascorsi in casa per via della pandemia di Covid, forse perché il mercato editoriale italiano pare ultimamente più interessato a fare breccia nei cuori dei teenagers.

È di poche settimane fa la notizia che racconta di una bella proposta di legge, presentata in Toscana da Cristina Giachi, presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Consiglio Regionale, per promuovere la lettura libera nelle scuole, un’iniziativa che è già realtà in Friuli Venezia Giulia grazie al progetto “LeggiAMO 0-18”.

La proposta di legge in Toscana

“L’idea di proporre questa legge è partita da una buona notizia: dopo la pandemia il 51% dei giovani italiani ha cominciato a leggere di più. In passato, la Commissione Europea, con la direttiva Read More, aveva invitato tutti i Paesi dell’Unione a predisporre progetti sulla lettura rivolti alle nuove generazioni.

In Italia sono partite alcune esperienze pilota, come quella del Festivaldellaletteratura di Mantova, Read More, di cui ci ha parlato, oggi, Simonetta Bitasi. Abbiamo voluto sfruttare la possibilità che come Assemblea legislativa regionale abbiamo di avanzare una proposta di legge al Parlamento per introdurre una piccola modifica di portata rivoluzionaria”.

Cristina Giachi ha illustrato con queste parole l’idea che si cela dietro alla proposta di legge presentata il mese scorso alla Regione Toscana. Promuovere la lettura ed accrescere la comunità di giovani lettori italiani, far riscoprire la sensazione unica delle pagine sfogliate per il piacere di appropriarsi di storie, pensieri, riflessioni e curiosità. Il potere dei libri è prezioso. Occorre diffonderlo, soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo.

“Un tempo di quindici o venti minuti dedicato tutti i giorni alla lettura libera nelle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione. Ogni studente potrà leggere il proprio libro, qualunque esso sia.

L’obiettivo è creare uno spazio di libertà all’interno del calendario scolastico. L’attività dovrà far parte del monte orario previsto dalla didattica degli istituti; le scuole potranno organizzare lo spazio nella propria autonomia, senza determinare costi aggiuntivi e con le medesime risorse umane. La legge si inserisce perfettamente nel percorso degli Stati Generali della Cultura e nel rapporto da sviluppare tra offerta formativa e culturale”.

Si tratta dunque di una proposta che lascia molta autonomia alle scuole, e ha il solo scopo di invitare i giovani a leggere di più. Un’iniziativa interessante, che è già realtà in Friuli Venezia Giulia.

“LeggiAMO 0-18”, la lettura libera nelle scuole del Friuli Venezia Giulia

Con “LeggiAMO 0-18”, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dato inizio ad un progetto che promette grandi cose: partita nel 2021, l’iniziativa coinvolge circa 2000 classi di bambini e ragazzi, principalmente appartenenti alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Per 15 minuti, ogni giorno, alunni ed insegnanti leggono un libro a loro scelta, per poi dedicare un momento di condivisione e confronto alla fine dell’esperienza.

Ma perché proprio 15 minuti? Lo ha spiegato la neuroscienziata Maryanne Wolf, affermando che 1000 secondi costituiscono il tempo minimo per vivere un’esperienza di lettura profonda ed immersiva come quella che viene proposta a questi ragazzi.

Ma “LeggiAMO 0-18” non si limita alla lettura ed al confronto: quando ragazzi ed insegnanti concludono un libro, di quest’ultimo viene ricreata la copertina, in seguito incollata in una “libreria virtuale” di classe, pronta ad accogliere le riproduzioni su carta delle copertine dei titoli letti dai partecipanti al progetto.

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