Sei qui: Home » Istruzione » Maturità: il decalogo anti-ansia per affrontare al meglio gli esami

Maturità: il decalogo anti-ansia per affrontare al meglio gli esami

Il riposo è fondamentale, così come lo è restare ancorati al “qui e ora”: lo psicologo Giuseppe Lavenia spiega come affrontare e, soprattutto, contenere l’ansia e lo stress che accompagnano la vigilia della Maturità

L’ansia in vista della Maturità non è per forza un nemico: se gestita e incanalata in maniera corretta, può addirittura trasformarsi in una risorsa, in un catalizzatore dell’attenzione, aiutando a restare concentrati. Proprio per questo è sconsigliato ridursi a studiare all’ultimo minuto: così facendo, si rischia soltanto di aumentare lo stress, invece di contenerlo.

Molto meglio, invece, concedersi una passeggiata all’aria aperta, magari ascoltando della buona musica, per liberare la mente da paure e pensieri negativi. Ricordando sempre che il voto dell’esame non è una sentenza.

Sono questi alcuni dei consigli che Giuseppe Lavenia – psicologo, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Nazionale “Di.Te.” (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo) – ha voluto regalare ai maturandi a pochi giorni dall’inizio della Maturità.

Il decalogo anti-ansia per affrontare la Maturità 2025

Interpellato da Skuola.net, anche alla luce dei dati emersi da un recente sondaggio del portale specializzato condotto in collaborazione proprio con gli esperti di “Di.Te.” – secondo cui oltre il 60% degli studenti dichiara di provare uno spiccato senso di ansia e di stress in vista dell’esame – Lavenia ha indicato alcune strategie efficaci per affrontare e gestire al meglio la pressione che accompagna la vigilia delle prove.

L’ansia non è un nemico

Il primo consiglio dello psicologo è quello di non considerare l’ansia come un avversario da combattere. Al contrario, se riconosciuta e accolta, può diventare una preziosa alleata poiché aiuta a mantenere alta “la guardia”. In più, è un segnale che testimonia l’importanza attribuita dallo studente all’esame.

Il ripasso dell’ultimo minuto non serve a niente

Studiare all’ultimo non fa rima con efficienza. Nelle ore che precedono la prova, il cervello ha bisogno di decomprimere, non di assimilare nuove informazioni. Meglio dedicare un po’ di tempo al relax, uscendo a fare due passi o ascoltando musica, preferibilmente rilassante.

Non trascurare il sonno

Il riposo è parte integrante della preparazione. Infatti, come spiega lo psicoterapeuta, dormire bene favorisce la consolidazione della memoria e aiuta a restare lucidi. Al contrario, restare svegli fino a tardi per ripetere può risultare controproducente.

L’importanza di una corretta respirazione

In presenza di sintomi fisici legati all’ansia – come tachicardia o senso di confusione – è utile ricorrere a esercizi di respirazione. Un ritmo controllato, con inspirazione per 4 secondi, pausa di altri 4 ed espirazione per 6, aiuta il sistema nervoso a ritrovare l’equilibrio.

Il voto non definisce il valore di una persona

Uno dei concetti chiave ribaditi da Lavenia è che il voto di un esame non è un’etichetta. Non ha il potere di determinare chi si è o quale sarà il futuro. È una tappa, non il traguardo.

Allontanarsi da chi alimenta il panico

Nei momenti di tensione, è fondamentale selezionare con cura le proprie compagnie. Meglio evitare chi ripete a voce alta tutto il programma o trasmette ansia agli altri. Circondarsi di persone che trasmettono serenità sarebbe l’ideale.

Vivere la quotidianità

Per mantenere un buon equilibrio emotivo, può essere utile anche svolgere attività semplici e quotidiane: mangiare, fare una passeggiata all’aria aperta, ascoltare una canzone. Gesti che – spiega lo psicologo – aiutano a restare ancorati alla realtà, riducendo il rischio di farsi travolgere da pensieri catastrofici.

Esprimere le proprie emozioni

Parlare con qualcuno di fiducia – un genitore, un insegnante, un amico o un professionista – è un ulteriore modo per alleggerire il carico emotivo. Tenere tutto dentro, invece, rischia di amplificare l’ansia.

Portare un oggetto rassicurante

Un altro suggerimento pratico del Presidente dell’Associazione Nazionale “Di.Te.” è quello di scegliere un piccolo oggetto “ancora” da tenere con sé durante l’esame: una penna, un braccialetto, una frase scritta su un foglietto. Può offrire conforto e aiutare a ritrovare la calma nei momenti critici.

Smettere di cercare la perfezione

Infine, l’invito è di ridimensionare le aspettative: non serve dimostrare di sapere tutto ma semplicemente di essere lucidi e di aver dato il meglio in quel preciso momento. Già solo questo vale l’intera prova d’esame.

© Riproduzione Riservata