https://libreriamo.it/tag/maturita/Maturità 2025: archiviate (velocemente) le prove scritte, è già tempo di orali: le commissioni sembrano quasi avere fretta di chiudere i conti. Infatti, secondo una proiezione di Skuola.net ben il 58% delle classi è destinata a esaurire il calendario dei colloqui entro questa settimana.
Per questo, 2 maturandi su 3 hanno ricevuto l’esito delle prove scritte all’inizio dello scorso weekend: da quel momento in poi è partito il countdown di almeno 48 ore, festivi esclusi, che devono separare l’uscita dei “quadri” dall’inizio degli orali.
Purtroppo, in questo passaggio, la tecnologia ha tolto un po’ di poesia: solo il 5% si è dovuto recare a scuola per consultare i quadri affissi pubblicamente, come si faceva una volta. Tutti gli altri hanno ricevuto la comunicazione – come peraltro richiesto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – in forma telematica.
Tuttavia, per “compensare” la mancata reazione al voto degli scritti con un pubblico in carne ed ossa, su TikTok si è originato un trend di video con cui i maturandi condividono con il popolo dei social il loro risultato, con relativo stato d’animo.
Maturità 2025: gli esiti delle prove scritte
E a giudicare da quanto fanno sapere i 1.500 maturandi che hanno risposto all’instant poll del portale studentesco, in pochi si possono lamentare degli esiti delle prime due prove d’esame. Oltre 1 studente su 2 (56%) ha ottenuto un voto superiore a 28/40 – corrispondente ad una media del 7 in entrambe le prove – mentre solo 1 su 5 (18%) è rimasto sotto la sufficienza in entrambe le prove.
Dati che sembrano confermare come la Maturità 2025 sarà generosa tanto quanto quella dell’anno precedente in termini di voti: circa 1 su 10, ad esempio, punta dritto al 100, magari aspirando anche alla lode. Una proporzione che rispecchia esattamente quanto rilevato negli scrutini di dodici mesi fa, quando il 9,9% dei diplomati portò a casa il massimo dei voti.
Uno su sei pronostica di piazzarsi nella fascia di voto che va tra i 90 e i 99 punti, circa 1 su 4 in quella che va dagli 80 agli 89 punti. Più o meno gli stessi prevedono di “strappare” un punteggio tra i 70 e i 79 punti. I rimanenti – il 19% – dovranno accontentarsi della sufficienza o poco più, attestandosi tra i 60 e i 69 punti.
Gli studenti si dividono, però, a metà quando si tratta di giudicare quale sia stata la prova scritta più complessa: il 50% di loro ha trovato la prima, quella di Italiano, decisamente più impegnativa rispetto allo scritto sulle materie “di indirizzo”; mentre l’altra metà ha avuto maggiori difficoltà con la seconda prova.
Su un paio di altri punti, invece, le opinioni convergono: il 40% ha trovato le tracce ministeriali fuori dalla propria portata, con il 24% che rivela inoltre di non avere mai affrontato in classe gli argomenti delle prove in classe.
Ora parte l’esame orale
Alla luce dei risultati, poco male, visto che con l’80% del voto di Maturità ormai messo in cascina – tra scritti e orali – resta ora da giocarsi solo il 20% del risultato finale con l’esame orale, sul quale le commissioni tuttavia non sembrano essere disposte a fare sconti.
Il passaggio più temuto dell’intero colloquio – così per la metà dei maturandi – è lo spunto che verrà presentato al candidato per iniziare un discorso multidisciplinare che colleghi quanti più argomenti possibile delle materie studiate nel corso dell’ultimo anno scolastico.
Tale spunto – un documento, un testo letterario, un problema, una immagine, ecc. – viene predisposto dalla commissione. E per il 72% degli studenti intervistati da Skuola.net resterà un mistero fino al giorno dell’orale, come prevede la normativa.
Ma non manca qualche fortunato che ha ricevuto delle anticipazioni: il 9% afferma di conoscere tutto l’elenco dei possibili argomenti degli spunti, il 19% di essere invece entrato in possesso solo di qualche frammento di questa lista dei desideri.
È chiaro che conoscere prima quali saranno gli spunti permette ai maturandi di arrivare già pronti anche alle domande successive, che di solito sono correlate al discorso sviluppato dal candidato. Questi quesiti, che possono basarsi sull’intero programma scolastico dell’ultimo anno, sono la seconda fonte di preoccupazione in vista dell’orale: lo afferma il 35% dei candidati intervistati.
Gli altri passaggi del colloquio non destano, invece, grandi preoccupazioni: solo il 2% teme la parte dedicata all’esposizione delle esperienze maturate in PCTO, attraverso una relazione, preferibilmente multimediale. Non stupisce quindi che il 24% dei maturandi, al momento in cui scriviamo, deve ancora iniziarla e che il 9% farà un racconto “a braccio”, senza l’ausilio di copioni o supporti digitali.
Discorso diverso per il tanto chiacchierato “Capolavoro”: anche quest’anno la novità introdotta nella scorsa edizione dell’esame ha generato non poca confusione. Più di 9 studenti su 10 lo hanno caricato online come viene richiesto dalla normativa. Ma con due visioni differenti: il 48% che afferma di averlo fatto dietro consiglio di uno o più docenti perché gli è stato detto che potrebbe essere usato in sede d’esame (quando invece non dovrebbe), il 43% ha adempiuto all’obbligo consapevole – correttamente – che non sarebbe servito ai fini dell’esame di Maturità.