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Come affrontare al meglio la Didattica a distanza, i consigli degli esperti

Per affrontare al meglio la didattica a distanza in fortissima ascesa arrivano in soccorso programmi di formazione che permettono di costruirsi un metodo di studio personalizzato.

Dalle aule alla didattica a distanza nella propria cameretta. Sono 168 milioni gli studenti in tutto il mondo che nell’ultimo anno, causa pandemia, hanno smesso di andare a scuola. A sostituire le lezioni in classe è stata la didattica a distanza. La Dad, dopo esattamente un anno, è ritornata a essere una realtà consolidata in quasi tutte le regioni italiane dopo le ultime restrizioni del DPCM. Un cambiamento radicale e inaspettato che ha interessato tutte le scuole a livello mondiale.

Come la pandemia ha influenzato il sistema scolastico

Secondo un sondaggio condotto dall’University of Colorado di Boulder, l’83.6% degli studenti intervistati pensa che la pandemia da Covid-19 abbia fortemente influenzato l’ambiente scolastico. Nello specifico addirittura il 58.2% pensa che abbia avuto un impatto negativo sulla qualità dell’apprendimento. Un fenomeno, quello della didattica e corsi online, sempre più diffuso e che oltre agli studenti nell’ultimo anno ha coinvolto sempre più adulti. A confermarlo è un recente studio della Shangai University, secondo il quale l’88% di un campione di 6000 adulti ha dichiarato di essere coinvolto nell’apprendimento online, con un aumento del 27% rispetto al 2018. 

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Le problematiche della Didattica a distanza

Milioni tra studenti e insegnanti con la didattica a distanza si sono trovati all’improvviso in questa dimensione digitale senza alcuna concreta preparazione. In molte situazioni mancano addirittura i dispositivi o la connessione per poter seguire le lezioni. Qualora il problema principale poi non fosse quello tecnologico, ci sono comunque tutte le difficoltà collegate alla mancanza di abitudine e di formazione sul come utilizzare questo potente strumento.

Cosa fare per migliorare l’apprendimento

La priorità è quindi rendere disponibile a tutti gli studenti l’accesso alla Dad, opportunità che in Italia pare ancora ben lontana. In secondo luogo, bisogna formare gli insegnanti perché riescano a rendere più appassionanti e coinvolgenti le proprie lezioni. Infine, per colmare il divario che si sta creando tra la preparazione che gli studenti hanno e quella che dovrebbero avere, secondo gli esperti, ciò che serve più che mai, è diffondere i programmi di formazione per la creazione di un metodo di studio personalizzato.

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A confermare l’importanza di questi strumenti è il Dott. Massimo De Donno, ideatore di Genio in 21 Giorni, il corso di formazione sul metodo di studio personalizzato. “La formazione specifica sul metodo di studio personalizzato ha lo scopo di rendere gli studenti auto-regolati, capaci di attivarsi autonomamente nei processi di apprendimento con un grande coinvolgimento emozionale, motivazionale e metacognitivo. Le capacità di autoregolazione includono le tecniche di apprendimento strategico, l’organizzazione, la gestione del tempo, il problem solving e la gestione di stati emotivi improduttivi, come ansia, stress e frustrazione.”

L’importanza di specifiche abilità di apprendimento 

Sempre secondo De Donno: “Sviluppare specifiche abilità di apprendimento consente di colmare in modo autonomo le lacune che possono derivare dal passaggio repentino da una didattica in presenza alla Didattica a distanza. In un periodo in cui questa modalità didattica è in grande ascesa, la formazione sul metodo di studio personalizzato, sulla capacità di dotarsi di un sistema che faciliti l’apprendimento a distanza, la rielaborazione dei dati acquisiti in forma sistemica e la loro memorizzazione, è essa stessa una soft skill; e si sta rivelando una delle armi più potenti nella lotta contro l’analfabetismo funzionale, l’impoverimento educativo e l’abbandono scolastico. Affiancare studenti e insegnanti con ogni strumento possibile per facilitare il processo di apprendimento e d’insegnamento dovrebbe essere uno degli obiettivi più importanti dell’intero sistema scolastico.”

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“Se oggi la parola studente ci richiama ancora l’immagine di un ragazzino con la cartella sulle spalle che va a scuola, è importante realizzare che oggi – e sempre di più in futuro – saremo in realtà studenti tutta la vita, indipendentemente dal fatto di frequentare ancora fisicamente la scuola. Studenti per sempre, ma studenti capaci e autoregolati, questo è l’obiettivo di Genio in 21 giorni”, conclude Massimo De Donno.

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