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Ulisse, Alberto Angela racconta in tv la storia del Titanic

Stasera sabato 9 aprile torna Ulisse, il piacere della scoperta alle 21.25 su Rai 1. Alberto Angela accompagnerà i telespettatori nei luoghi che hanno segnato le vicende del Titanic

Stasera sabato 9 aprile torna Ulisse, il piacere della scoperta alle 21.25 su Rai 1. A centodieci anni di distanza dal suo affondamento, Alberto Angela accompagnerà i telespettatori nei luoghi che hanno segnato le vicende del Titanic, un gioiello della tecnica ritenuto “inaffondabile”, naufragato nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912.

Il Titanic

La prima tappa sarà in Groenlandia, oltre il Circolo Polare Artico, tra i maestosi ghiacciai della Baia di Disko, dove, secondo gli esperti si sarebbe formato il grande iceberg che affondò il Titanic. Sarà poi la volta di Belfast, in Irlanda del Nord, nei cantieri dove la grande nave è stata costruita, per poi arrivare a Southampton, nel sud dell’Inghilterra, da dove il transatlantico è partito per il suo viaggio inaugurale verso New York. E ancora a Londra, si visiterà la mostra dedicata al Titanic. Qui, tra alcuni toccanti reperti legati ai passeggeri del Titanic, Alberto Angela racconterà quello che accadde dopo il naufragio: dalla ricerca dei corpi dei dispersi, alle inchieste ufficiali, fino al difficile ritrovamento del relitto, situato a tremila e ottocento metri di profondità.

Ulisse, il piacere della scoperta

La puntata di Ulisse-Il piacere della scoperta dedicata al Titanic è la prima di un ciclo di quattro appuntamenti inediti. Nel corso delle prossime puntate, infatti, Alberto Angela parlerà della Sardegna. Il divulgatore, in quella che è una delle isole più belle del Mediterraneo, farà un viaggio che lo porterà da La Maddalena all’Asinara.

Alberto Angela, poi, parlerà dell’uomo di Neanderthal. Il divulgatore, in particolare, effettuerà un viaggio alla scoperta delle origini dell’umanità. Infine, Angela junior farà immergere il pubblico negli anni della belle époque parigina. Epoca, questa, in cui la spinta dell’arte e della scienza creò una società di agi che, però, si dimostrò più fragile del previsto.

 

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