Intervistato dal Corriere della Sera, Piero Angela racconta come ha vissuto l’isolamento, i suoi timori per la riapertura, ma anche il desiderio di riabbracciare i suoi nipoti.
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Piero Angela avrร anche 90 anni ma con Superquark non smette ancora di sorprendere e di informare, ecco perchรฉ รจ importante guardarlo
“Ogni tanto faccio delle video chiamate ai miei nipoti, perรฒ รจ una cosa un poโ meccanica, fredda: stare insieme รจ unโaltra cosa. Il 4 maggio li rivedrรฒ e sarร un momento importante. Ora sono pronto per incidere il mio disco jazz.”
Piero Angela e l’isolamento
“Sono un tipo paziente, non ho sofferto la prigione. Quando mi hanno proibito di uscire di casa, io ho obbedito. Perรฒ ho un balcone soleggiato e ogni tanto sono andato lรฌ a prendere un poโ di sole”. Piero Angela racconta cosรฌ il suo periodo di isolamento al Corriere della Sera, senza eluderne le difficoltร . “Ogni giorno cammino avanti e indietro per tutta la lunghezza dellโappartamento. E faccio le flessioni sulle gambe. Avevo un fisioterapista che naturalmente ha smesso di venire. Sono un ultranovantenne che ha problemi con le ossa e soffro di ernia del disco da quando avevo 25 anni”. A qualche acciacco dell’etร , si aggiunge la nostalgia per le persone lontane. Il suo pensiero corre immediatamente ai suoi nipotini: “Ogni tanto facciamo la video chiamata, perรฒ รจ una cosa un poโ meccanica, la trovo fredda. Stare insieme รจ unโaltra cosa”.
I timori legati alla riapertura
“Io continuerรฒ a essere prudente e a non uscire. Perรฒ penso che verranno qui i miei nipoti e sarร un momento importante: รจ tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima, perchรฉ abitiamo vicino”. Piero Angela non nasconde i suoi timori per la prossima riapertura del 4 maggio. “Temo questa apertura dei cancelli, anche se molto graduale. Lโinfluenza di stagione ogni anno in Italia colpisce mediamente 5-6 milioni di persone, con cinquemila decessi. Il nostro organismo รจ predisposto con le difese immunitarie, e basta stare a letto per guarire. Adesso, invece, non siamo preparati. Se si guardano i contagiati ufficiali il numero รจ ancora basso, ma la mortalitร รจ molto piรน alta rispetto alla normale influenza. Dobbiamo stare attenti finchรฉ non ci sarร il vaccino”.
L’importanza delle piccole cose
“Ho capito quanto sono importanti cose piccole come un pranzo con gli amici e con i parenti. In queste settimane ho perso un amico carissimo da quasi sessant’anni, Piero, con cui ci si vedeva tutti i giorni – racconta Piero Angela -. Un pomeriggio mi ha chiamato per dirmi che voleva salutarmi e abbracciarmi… Cosa insolita, perchรฉ ci sentivamo sempre la sera. Ma era ben consapevole di quello che gli stava capitando. Per me รจ stato un momento doloroso, soprattutto perchรฉ non ho potuto salutarlo”