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Ma perché esiste ancora il Grande Fratello Vip? I telespettatori meritano di più

In Tv si continua a proporre il peggio senza nessun rispetto per il pubblico

Tutti gli anni ci viene riproposto uno dei programmi peggiori della Tv. Non finisco mai di interrogarmi sul perché si sceglie di puntare al peggio. La convinzione di autori e responsabili dei palinsesti è che lo spettatore sia una specie di “primate”, incapace di poter scegliere e decidere cosa guardare in Tv. Sono convinto, invece, che gli spettatori meritano di più e chi si appresta a fare intrattenimento, informazione dovrebbe partire dal presupposto che ha delle responsabilità.

Mi dispiace apparire duro nella critica, ma trovo svilente che personaggi che hanno o hanno avuto un grande ruolo pubblico (e che volutamente non cito per rispetto) si prestino a diventare protagonisti di una trasmissione che non merita in nessun modo di essere proposta al pubblico. Apparentemente non fanno niente di male, fa parte dello showbiz mettere a nudo la loro vita, la loro intimità, mostrarsi come macchiette. Ma la decenza richiede che si abbia rispetto per sé stessi e per gli altri. L’intrattenimento e l’informazione devono lasciare qualcosa d’importante, di positivo, di formativo allo spettatore. Il Grande Fratello sembra invece regalare solo bruttezza, volgarità e, ancora peggio, il nulla.

Il “pubblico bove” per fortuna dimostra di non essere tale, sa scegliere e sa reagire. Lo dimostra il continuo calo degli ascolti di un programma che sembra aver fatto il suo tempo e di non piacere. Anche gli investitori pubblicitari sembrano mostrare difficoltà nell’associare la loro immagine al GF VIP e NIP, nella speranza che ci sia da parte loro la consapevolezza che questi programmi fanno male ai prodotti che vogliono vendere. Che senso ha investire soldi sulla qualità dei prodotti e poi sostenere direttamente o indirettamente lo squallore televisivo?

Mi viene da pensare che il GF VIP, così come altre trasmissioni trash, servano soprattutto al sistema mediatico e ai diversi protagonisti che lo popolano. L’ “orrido”, il “peggio”, il “brutto” sono utili per “far parlare” – lo sto facendo anch’io –  e danno linfa ai salotti televisivi che tutti i giorni intrattengono un target sempre più adulto e ridotto di telespettatori e a una sequela di personaggi che sul gossip hanno realizzato le loro fortune. Il GF finisce per generare l’interesse di una miriade di opinionisti e influencer che sperano di poter entrare nel circo mediatico, facendosi portatori e sostenitori del nulla.

Ma perché non la finiamo? Anche il “tronismo” ha fatto il suo tempo. È riuscito a distruggere tutto ciò che di positivo aveva fatto la televisione per il nostro Paese, regalando all’Italia quanto di più scadente si potesse offrire per la crescita culturale delle nuove generazioni. Ci vorrebbe maggiore responsabilità, a cominciare dagli autorevoli partecipanti al programma, i quali anziché decidere di distruggere definitivamente la loro immagine e la loro brillante carriera, potrebbero benissimo scegliere di dedicare le loro energie per qualcosa di più utile e sano per il prossimo e la collettività.

Banalmente quello spazio televisivo potrebbe essere usato in modo più intelligente, proprio per regalare ai telespettatori quella qualità che meritano. Il bene di questo Paese nasce proprio dalla responsabilità di tutti coloro che si occupano di media e comunicazione nello stimolare e migliorare la “bellezza” di ciò che ci circonda. L’Italia è un Paese unico al Mondo, con un patrimonio culturale che attende solo di essere valorizzato. Lo hanno capito benissimo Piero e Alberto Angela, che continuano a fare record di ascolti, successo di critiche e apprezzamenti del pubblico, con trasmissioni che lasciano qualcosa al pubblico. Il loro lavoro è servizio pubblico all’ennesima potenza, in quanto hanno saputo coniugare perfettamente cultura e divulgazione.

Per fortuna non sono i soli. Il coraggio di questi eroi mediatici dovrebbe stimolare i responsabili delle Tv e chi investe in pubblicità, nel favorire e stimolare la nascita di programmi che fanno bene al Paese. Se si vuole migliorare l’Italia bisogna partire proprio dalla Tv e dai media in genere. I salotti televisivi e i diversi media informativi godrebbero maggiormente se si focalizzassero sulla qualità, sulle esigenze concrete della gente, sulla cultura. I media formano e creano coscienza collettiva, pertanto possono contribuire nel creare un’Italia migliore. Gli italiani lo meritano.

Saro Trovato

 

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