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“Tuta gold” di Mahmood, il racconto di un passato difficile che fortifica

Per la sua terza partecipazione a Sanremo, Mahmood porta una canzone che racconta la vita di strada e il superamento delle difficoltà

Quella di Sanremo 2024 rappresenta la terza partecipazione di Mahmood al Festival della canzone Italiana e, reduce da due vittorie, con il brano “Tuta gold” racconta la vita di strada e il superamento di un passato non semplice. 

Le aspettative per questa terza partecipazione a Sanremo erano alte e, anche questa volta, Mahmood non ha deluso.

“Tuta gold” è un brano inaspettato, diverso dalle canzoni che lo hanno portato alla vittoria prima nel 2019 e poi nel 2022 insieme a Blanco. Una canzone musicalmente ed emotivamente ricca, carica di ricordi e di un’intima fragilità che oggi Mahmood è finalmente in grado di raccontare.

Presente nel nuovo album dell’artista “Nei letti degli altri” in uscita il 16 febbraio, “Tuta gold”, come ci ha raccontato Alessandro, è il cuore del lavoro svolto in questi due anni e mezzo.

“Tuta gold” il testo della canzone di Mahmood

Se partirò
A Budapest ti ricorderai
Dei giorni in tenda quella moonlight
Fumando fino all’alba
Non cambierai
E non cambierò
Fottendomi la testa in un night
Soffrire può sembrare un po’ fake
Se curi le tue lacrime ad un rave

Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans
Non paragonarmi a una bitch così
Non era abbastanza noi soli sulla jeep
Ma non sono bravo a rincorrere

5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò
Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi fra
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà
Mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò

Dov’è la fiducia diventata arida
È come l’aria del Sahara
Mi raccontavi storie di gente senza dire mai il nome nome nome
Come l’amico tuo in prigione ma
A stare nel quartiere serve fottuta personalità
Se partirai dimmi tua madre chi la consolerà

Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans
Non paragonarmi a una bitch così
Non era abbastanza noi soli sulla jeep
Ma non sono bravo a rincorrere

5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò
Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi fra
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà
Mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò

Mi hanno fatto bene le offese
Quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto
Dicevi ritornatene al tuo paese
Lo sai che non porto rancore
Anche se papà mi richiederà
Di cambiare cognome

Ballavamo nella zona nord
Quando mi chiamavi fra
Con i fiori fiori nella tuta gold
Tu ne fumavi la metà
Mi passerà
Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero
Cambio numero
5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò

5 cellulari nella tuta gold, gold, gold, gold, gold
5 cellulari nella tuta gold
Baby non richiamerò

Maturare attraverso dolore e delusione

Il ritmo alleggerisce le parole che scivolano sinuose in quello che si rivela essere un brano Baile Funk dal ritornello club. “Tuta gold” ha scalato in pochi giorni le classifiche italiane e mondiali rivelando un nuovo successo nella carriera di Mahmood.

“Rappresenta al meglio la maturazione emotiva che questo disco mi ha regalato. È un brano completamente nuovo, non è Soldi, non è Brividi e non è nemmeno Gioventù bruciata.”    

L’emozione palpabile della prima esibizione rivela l’orgoglio e la timidezza di un ragazzo che ce l’ha fatta. Un ragazzo dal passato feroce che si divide tra razzismo, botte e il dolore dell’assenza del padre.

Un ragazzo che ha vissuto, spesso impotente, le fatiche e gli sforzi di una madre sola che si è rimboccata le maniche per assicurare al figlio la miglior vita possibile. La storia di una crescita personale ed emotiva che ha reso Alessandro la persona che oggi conosciamo.

Forse questa canzone non gli varrà la quarta vittoria sul palco dell’Ariston, ma sicuramente lo porterà lontano tra gli applausi di platee nazionali ed internazionali.

Photo Credit: Rai Play

di Alice Turiani

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