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“Sono il Pop”, il terzo quadro di Achille Lauro rende omaggio a Penelope

Introdotto da Monica Guerritore e accompagnato dalla voce di Emma Achille Lauro ha emozionato il Festival cantando la sua “Penelope”

Palco scuro, una statua al centro e una meravigliosa Monica Guerritore incarna una Penelope che chiede ascolto dall’aldilà. “Non ho più voce con cui parlare, non riesco a farmi capire nel vostro mondo fatto di corpi, di lingue, di dita. Non c’è nessuno che mi ascolta dall’altra parte del fiume, e se qualcuno dovesse raccogliere il mio bisbiglio, lo confonderà con le ebrezze che soffiano tra i giunchi secchi, con il volo dei pipistrelli al crepuscolo, con un brutto sogno.” Achille Lauro prende vita e canta la sua canzone dedicata alla leggendaria moglie di Ulisse.

Achille Lauro, il "secondo quadro" a Sanremo rappresenta il Rock ‘N Roll

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Omaggio a Mina e al piacere: Achille Lauro scuote la scena con la sua “Bam Bam Twist” interpretata da Claudio Santamaria e Francesca Barra

 

Il quadro della terza serata

È il “Pop” questa volta ad entrare in scena e lo fa con una violenza delicata. Sono parole dure quelle recitate dalla bravissima Monica Guerritore, parole di una donna morta che ha perso l’amore tanto atteso, diventando un’icona, un simbolo per denigrare altre donne. L’omaggio di questa sera è a Penelope, alla sua forza e alla sua volontà. Achille Lauro si fa statua ed entra in scena senza fare rumore e lascia davvero a bocca aperta. La sua “Penelope” cantata a sorpresa insieme ad Emma è un brano emozionante e profondo, l’amore al centro di tutto. Achille Lauro si presenta con il corpo argentato, coperto da una tunica metallica e con lunghi capelli raccolti. Una statua greca pronta a sorprendere il pubblico anche nella terza serata. La performance si chiude, come sempre con una poesia.

Sono il Pop.
Presente, passato.
Tutti, Nessuno.
Universale, censurato.
Condannato ad una lettura disattenta,
Superficiale.
Imprigionato in una storia scritta da qualcun altro.
Una persona costruita sopra la tua persona.
Divento banale, mi riducono ad un’idea.
Antonomasia di quelli come me.
Rinchiudere una persona in un disegno.
Ma io ero molto di più.
Il pregiudizio è una prigione.
Il giudizio è la condanna.
Dio benedica gli incompresi.

Il progetto artistico di Achille Lauro

Achille Lauro ha organizzato uno spettacolo preciso per la sua partecipazione a Sanremo. Il suo progetto prevede l’interpretazione di cinque diversi quadri con cinque diverse anime. Ognuno dei quali con una spiegazione ed un principio specifici.

 

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