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“Se io fossi un angelo”, l’inno di Lucio Dalla in difesa dell’umanità

Il 4 marzo 1943 nasceva Lucio Dalla. Per ricordarlo, condividiamo con voi il testo di "Se io fossi un angelo", una bellissima canzone in cui il cantautore e polistrumentista bolognese si scaglia contro le guerre, le ingiustizie e le contraddizioni della società.

Rileggendo le profonde parole di “Se io fossi un angelo” vogliamo ricordare Lucio Dalla nell’anniversario della sua nascita ma anche rivolgere un pensiero a tutte le vittime delle guerre e delle ingiustizie che sconvolgono il mondo.

Un inno in difesa dell’umanità

“Se io fossiUn angeloChissà cosa farei”.

Comincia così la splendida canzone che Lucio Dalla dedica all’umanità e a tutte le sue contraddizioni. Chissà quante volte ce lo siamo chiesti anche noi, cosa faremmo se fossimo entità superiori, invisibili, potenti.

“Tutto il mondoGirereiAndrei in Afghanistan
E più giù inSud AfricaA parlare conL’AmericaE se nonMi abbattonoAnche coi russiParlerei
AngeloSe io fossi unAngeloCon lo sguardoBiblicoLi fissereiVi do’ due oreDue ore al massimoPoi sulla testaVi piscerei
Sui vostri trafficiSui vostri dollariSulle vostre belleFabbricheDi missili”.
Fra i versi più belli e significativi di questa canzone ci sono senza ombra di dubbio quelli che abbiamo appena letto, dedicato a tutte le brutture che ingrigiscono il mondo ed il cuore, e in cui, nonostante tutto, amiamo crogiolarci. Lucio Dalla critica la nostra sete di ricchezza, la nostra indifferenza, il nostro desiderio di arrivare sempre più in alto a discapito dei nostri simili. Parole che oggi risuonano quanto mai attuali, in un universo lacerato da guerre e stragi inutili, che se fossimo più umani avremmo potuto evitare.

 

 

“Se io fossi un angelo” di Lucio Dalla

“Se io fossiUn angeloChissà cosa fareiAlto biondoInvisibileChe bello che sareiE che coraggio avreiSfruttandomi
Al massimoÈ chiaroChe volereiZingaro, liberoTutto il mondoGirereiAndrei in Afghanistan
E più giù inSud AfricaA parlare conL’AmericaE se nonMi abbattonoAnche coi russiParlerei
AngeloSe io fossi unAngeloCon lo sguardoBiblicoLi fissereiVi do’ due oreDue ore al massimoPoi sulla testaVi piscerei
Sui vostri trafficiSui vostri dollariSulle vostre belleFabbricheDi missili
Se io fossi un
AngeloNon starei maiNelle processioniNelle scatoleDei presepiStarei sedutoFumando una MarlboroAl dolce frescoDelle siepiSarei un buon angeloParlerei con Dio
Gli ubbidireiAmandolo a modo mioA modo mioGli parlereiA modo mioE gli direiI potentiChe mascalzoni
E tu cosa faiLi perdoniMa alloraSbagli anche tuMa poi nonParlerei piùUn angelo
Non sarei più un
AngeloSe con un calcioTi buttano giùAl massimoSarei un diavoloE francamenteQuesto non mi vaMa poi l’infernoCos’è?
A parte ilCaldo che faNon è poiDiverso da quiPerché io sento cheSon sicuro che
Io so cheGli angeliSono milioni diMilioniE non li vediNei cieliMa tra gli uomini
Sono i più poveriE i più soliQuelli presiTra le retiE se tra gli uominiNascesse ancora DioGli ubbidireiAmandolo a modo mioA modo mioA modo mioA modo mio”.

Lucio Dalla, un poeta in musica

Considerato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani, Lucio Dalla ha saputo toccare il cuore di giovani, adulti e bambini, con i suoi pezzi senza tempo. Con ironia e curiosità ha raccontato il mondo che lo circondava, imprimendo un segno indelebile nella storia della musica italiana. Musicista, ma anche paroliere e poeta, Lucio Dalla ci ha consegnato immagini straordinarie, veicolate in parole e musica dalla sua voce inconfondibile. Fra le sue canzoni più famose, ricordiamo 4/3/1943Piazza GrandeCom’è profondo il mareL’anno che verrà, la splendida CarusoAttenti al lupo. Ma anche Rispondimi, da cui è tratta la frase di Lucio Dalla che vi proponiamo oggi.

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