Ieri sera a “Che tempo che fa” il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano รจ stato ospite di Fabio Fazio. L’intervista รจ stata l’occasione di parlare di diversi temi: dal ruolo della cultura in Italia ai musei gratis, dal servizio pubblico al suo passaggio da direttore TG2 al Ministero della Cultura.
L’importanza del FAI
โIl FAI mi รจ molto caro per quello che fa. Ieri cโรจ stata anche una dichiarazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha voluto sottolineare la positivitร di questa azione: hanno aperto circa 750 luoghi, che sono luoghi che abitualmente non appartengono al circuito turistico, in oltre 400 cittร italiane – basti pensare a Villa Bonaparte, la sede dellโambasciata francese presso la Santa Sede, un luogo denso di storia- e lโhanno fatto con volontari. La cosa piรน importante, a parte esibire tanta bellezza e tanti luoghi cosรฌ importanti per la storia della nazione, รจ quella della partecipazione dei volontari. Ci sono i โciceroniโ che accompagnano i visitatori nei luoghi e sono tanti giovani che in loro stessi fanno un momento di crescita civile, comunitariaโ.
Il ruolo del Ministero della Cultura
Sul ruolo del Ministero e le collaborazioni con gli altri Ministeri โ โStiamo organizzando un treno che possa portare i turisti direttamente da Roma a Pompei. LโItalia da sempre ha 2 asset produttivi importanti, uno รจ lโimpresa: la capacitร di trasformare materie prime in prodotti applicando qualcosa di culturale, il genio italico, lโaltro grande asset strategico per lโItalia รจ proprio la cultura. So che la parola โindustria culturaleโ fa venire il prurito a qualcuno, ma la cultura puรฒ essere una grande occasione di crescita civile ma anche di sviluppo economico dellโItalia. Il mio Ministero รจ uno dei pochi che genera risorse perchรฉ incassa dai Museiโ.
Sangiuliano e i musei gratis
Sulla gratuitร dei musei โ โA parte la notizia per cui Sgarbi come presidente del MART ha aumentato i biglietti del suo museo, io ho una posizione molto chiara e definita: penso che i musei vadano pagati garantendo perรฒ un sistema di gratuitร , che io chiamo โwelfare musealeโ, molto diffuso, che deve essere incrementato. Facciamo chiarezza: tutti i ragazzi fino ai 18 anni non pagano, fino a 25 anni pagano solo 2โฌ, i disabili e i loro accompagnatori non pagano, come รจ sacrosanto che sia, le scolaresche e i docenti che accompagnano non pagano. Poi abbiamo le domeniche al mese gratuite, che io ho esteso con altre 3 date simboliche, il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il 2 giugno, Festa della Repubblica, e il 4 novembre, data storica della vittoria delle forze armate nella Grande Guerra, e oltre a questo lโ8 marzo ho fatto lโiniziativa di non far pagare le donne che andavano nei musei. Abbiamo un sistema gratuito molto diffuso, migliore di tanti altri Paesi europei. Anche la Svezia, per esempio non faceva pagare lโaccesso ai musei e ora ha deciso di farlo pagare. In questa posizione cโรจ anche unโespressione di valore: se una cosa vale, va fatta pagare. Se poi rendessi i musei gratuiti cosa dovrei fare? Dovrei togliere dalla fiscalitร generale italiana quei 250mln che incassiamo per i musei e trasferirli sulle tasseโ.
Il canone Rai
Sul canone RAI โ โIl servizio pubblico, che รจ qualcosa codificato nei trattati Europei a cui noi liberamente aderiamo, deve esserci e deve essere sostenuto da un canone. Detto questo, la RAI ha il dovere di essere plurale, non puรฒ essere solo di una parte, omettere il pensiero, le espressioni culturali, e io lโho subito sulla mia pelle, lo dico chiaramente, con le censure. Quando ho fatto il Direttore [di un telegiornale] sono riuscito a mettere in opera le mie cose, ma quando ci fu la pandemia e provai a raccontare che forse cโera una veritร diversa sullโorigine del virus fui assalito, quasi scorticato per queste mie posizioni. Oggi scopriamo che lโFBI e la CIA e Biden stesso hanno una posizione molto piรน aperta su questo tema, le cosiddette โveritร nascosteโ che in RAI non si possono esprimere. La RAI deve essere servizio pubblico e avere il canone ma deve rappresentare il sentire di tutti i cittadini italiani, di destra, di centro, di sinistra, di qualsiasi posizione. Ambientalisti, persone piรน problematiche.. ognuno deve poter esprimere il proprio pensiero e non รจ stato sempre cosรฌ. Qualche piccolo Stalin ancora circola nei corridoi di Viale Mazzini, ne conosco ancora qualcuno che sta col colbacco in testaโ.
La chiusura degli Uffizi
Sulla chiusura degli Uffizi e sulla mancanza di personale โ โNon voglio fare polemiche, ma ho ereditato una situazione disastrosa rispetto alla pianta organica: ho migliaia di dipendenti in meno rispetto a quelli che si dovrebbero avere secondo il disegno del Ministero. In 5 mesi ho bandito un concorso per 518 figure professionali, 576 le ho fatte scorrere – i cosiddetti assistenti di sala-, 750 sono stati autorizzati dal MilleProroghe per farli scorrere, e soprattutto sto cercando di fare una cosa molto importante: attrarre nel Ministero persone con unโalta qualificazione professionale. Ingegneri e architetti non vogliono venire perchรฉ sono pagati poco, ci sono casi di giovani che vincono il concorso e poi rinunciano perchรฉ preferiscono andare a lavorare nel privato. Abbiamo creato la figura dellโelevata categoria professionale, nella quale rimetteremo ingegneri, architetti, chimici, biologi, statistici, tutta una serie di figure ad alta qualitร e qualificazione professionale, cosรฌ con un concorso per 200 posti che faremo a breve, cercheremo di portarli allโinterno del Ministero. Non ho pregiudizi [nei confronti dei manager artistici stranieri] alcuni li ho conosciuti e sono delle persone, oltre che gradevoli, che hanno fatto molto molto bene. La cosa singolare รจ che in questo momento storico le prime 10 istituzioni culturali italiane sono in mano degli stranieri: la Scala, il San Carlo, lโOpera di Torino, gli Uffizi, il Museo Nazionale Romano, fino a poco tempo fa il Maggio Fiorentino, Pompei, la Pinacoteca di Siena… Gli stranieri vanno bene, siamo in Europa dove abbiamo un trattato ben chiaro che garantisce la libera circolazione del lavoro, ma che noi che abbiamo delle universitร importantissime, perchรฉ tutti vengono a studiare Storia dellโArte a Firenze o a La Sapienza a Roma, o a Milano, o Napoli, consegniamo le prime 10 istituzioni a direttori stranieri mi sembra che sia stato un provincialismo esterofilo per cui bisognava nominare per forza lo straniero. Facciamo le cose con equilibrio: gli stranieri bravi ci sono, non ho pregiudizi. Il Direttore degli Uffizi, Schmidt, il Direttore degli scavi di Pompei, Zuchtriegel, sono ottimi, spero che continuino a lavorare qui in Italia, ma non tutti gli stranieri hanno funzionato bene”.
Dal Salone del Libro alla tax credit
Sul prossimo Direttore del Salone del Libro โ โNon รจ una cosa di mia pertinenza perchรฉ il Ministero non รจ presente allโinterno del Salone del Libro, mentre siamo a La Scala, al San Carlo, agli Uffizi. Mi ero permesso di candidare due pericolosi โestremisti di destraโ: una รจ Elena Loewenthal che io apprezzo tantissimo per le sue doti culturali, lโaltro era Gianni Oliva, pericoloso estremista di destra perchรฉ รจ stato Assessore e Consigliere regionale del PD, ma sono stato respinto rispetto a queste due ipotesi. Sceglieranno loro, sceglierร il Presidente della Regione, i proprietari del marchio e il Comune di Torinoโ.
Sullโapertura del Museo Caruso di Napoli โ โLo apriremo, a luglio avremo anche il grammofono per ascoltare alcune delle grandi arie. Era un atto doveroso fare un museo a Caruso, ora faremo il museo di Totรฒ. Io rivendico la mia napoletanitร ! Sono un napoletano del centro storico, sono nato accanto al Museo Archeologico Nazionale, nel cuore della cittร โ.
Sul decreto tax credit โ โIl cinema tra le arti รจ la piรน performante, lโItalia deve tornare ad avere un ruolo protagonista nellโambito del cinema. Nel PNRR รจ finanziato per 300milioni un rilancio di Cinecittร che forse puรฒ tornare ad essere quella che era negli anni 50-60. Questa รจ una materia molto complessa che deve essere assolutamente riformata. Riformata come hanno detto alcuni grandi registi di cui mi sento di condividere la posizione: meno quantitร piรน qualitร . E io aggiungo piรน libertร . Non una riduzione ma una crescita della qualitร โ.
Cultura tra destra e sinistra
Esiste una cultura di destra o di sinistra? โNelle dottrine politiche esistono delle posizioni assolutamente diverse, lโalta cultura finisce per incontrarsi. Io ho scritto la biografia di Prezzolini, un conservatore che scrisse โil Manifesto dei conservatori e intervista sulla destraโ, e Prezzolini ogni sera portava le medicine a Gobetti quando era a Parigi in fin di vita. Al capezzale di Gobetti cโera Prezzolini. Lโalta cultura si incrocia. La Voce fu definita da Malaparte la voce calda del fascismo e dellโantifascismo, perchรฉ ci scrivevano Amendola ma anche Papini, scriveva Croce ma anche Gentile. La cultura finisce inevitabilmente per intrecciarsi. Oltre ad essere un estimatore di Croce e Gentile sono anche un estimatore di Gramsci, che secondo me รจ un pensatore estremamente lucido nellโanalisi, soprattutto nei โQuaderni del carcereโ, sullโItalia. Esiste una cultura di destra ed esiste una cultura di sinistra. Destra e sinistra sono due categorie nate attorno alla Rivoluzione Franceseโ.
Sulla figura del โconservatoreโ โ โรจ un concetto che nasce da una parola indeuropea: knavu, colui che nelle antiche tribรน indoeuropee che si spostarono nella Preistoria dallโAsia allโEuropa occidentale guardava DI notte il fuoco per evitare che le bestie potessero assalire le tribรน. Guardare il fuoco significa salvaguardare i valori fondanti di una comunitร . Prezzolini diceva poi la cosa piรน bella: il progressista รจ la persona di domani, il conservatore รจ quella di dopodomani perchรฉ modernizza una societร salvaguardandone i valori. Le grandi modernizzazioni sono arrivate dai conservatori, non dai progressistiโ.
Sulla destra e l’antifascismo โ “Nulla impedisce alla destra di potersi definire antifascista. Non c’รจ dubbio che le Fosse Ardeatine siano state perpetrate dai nazifascisti. I fascisti preparano gli elenchi per portare a morte quelle persone. Questa รจ una veritร incontrovertibile . Perรฒ รจ francamente insopportabile che quotidianamente ci siano persone col ditino alzato a fare l’esegesi delle tue parole che poi sono le stesse. Se io le domandassi chi รจ Rolando Rivi, lei non sa rispondere. Rolando Rivi era un ragazzino seminarista di 13 anni che รจ stato beatificato da Papa Francesco, che fu ammazzato dai partigiani comunisti in Emilia perchรฉ era soltanto un seminarista e aveva appena 13 anni. Allora potremmo stare ore a discutere. Ma io dico solo una cosa: il parlamento europeo ha votato una mozione, l’ha votata anche il PD, un parlamentare solo si รจ dissociato, in cui equipara il nazifascismo a un comunismo. Storicamente il nazifascismo รจ stato sconfitto da due grandi conservatori: Winston Churchill che tenne il punto e Charles de Gaulle che era un uomo di destra. La destra che ora รจ al Governo รจ occidentale e europea, conservatrice nel vero senso della parola”.
Shoah e guerra in Ucraina
Sul Museo della Shoah โ “Tutte le capitali europee importanti hanno un Museo della Shoah, in Italia non esiste il museo della Shoah. Fu annunciato 20 anni fa ma poi tutti i sindaci che si sono succeduti a Roma non lo hanno concretizzato, adesso io ho creato uno stanziamento e sto lavorando in maniera molto efficace con la comunitร ebraica di Roma, tra lโaltro io mio primo atto assoluto come Ministro รจ stato quella di andare a fare la visita alla Sinagoga di Roma e stiamo lavorando e completeremo il museo della Shoah”.
Si divertiva di piรน in Rai o adesso al Ministero? “Adesso mi diverto di piรน al Ministero anche perchรฉ mi sento piรน libero”.
Sulla guerra in Ucraina โ “SullโUcraina il Governo ha una posizione molto chiara. l’Ucraina ha subito una vergognosa aggressione da parte della Russia di Putin. Putin ha violato il diritto internazionale, difendere gli ucraini in questo momento significa difendere anche un pezzo della nostra libertร . Significa cristallizzare il principio secondo cui nelle relazioni internazionali bisogna espellere la violenza e adottare la parola il confronto. Su questo non c’รจ dubbio. In Russia in parte cโรจ ancora consenso perchรฉ non cโรจ libertร di espressione”.