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Walkman, l’icona degli anni ’80 compie 40 anni dalla sua nascita

Il Walkman arrivò nel 1979 stravolgendo il mondo della musica. Oggi quest'icona anni '80 compie 40 anni ma il suo fascino è intramontabile

MILANO – Era il 1979 quando il Walkman venne a portare la musica nella vita di tutti i giorni e da quel momento in poi, questo piccolo aggeggio divenne l’icona degli anni ’80 e di una generazione intera. Sebbene siano passati 40 anni dalla sua nascita il suo fascino è davvero intramontabile.

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Il debutto del Walkman

La fine degli anni ’70 venne segnata da un’invenzione incredibile e a dir poco geniale: il Walkman, una piccola scatoletta di plastica creata da Akio Morita, Masaru Ibuka e Kozo Ōsone e prodotta dalla Sony (che ne registrò anche il marchio), che divenne letteralmente l’icona di un’epoca intera, quella dei mitici anni ’80. Il suo debutto sul mercato avvenne il 1 luglio 1979 e da quel momento in poi la sua ascesa sarebbe stata continua.

Il Walkman, nella sua forma, ricorda molto il Sony Pressman ossia un piccolo registratore portatile che i giornalisti usavano per registrare (appunto) le dichiarazioni dei loro intervistati. Ma l’uso stesso del Walkman è diametralmente opposto a quello del Pressman: quest’ultimo infatti poteva solamente registrare i suoni, mentre il Walkman acquisì l’incredibile capacità di trasmetterli sotto forma di canzoni e tramite le musicassette. Bastava inserire una musicassetta nell’apposito sportello, attaccare le cuffie (anche due paia grazie al doppio jack), far partire la canzone e iniziare a ballare con la musica a palla nelle orecchie. Semplice ma geniale. Oggi questo ci può sembrare banale, ma per l’epoca fu una vera e propria rivoluzione. Finalmente ognuno poteva portare in giro con sé la sua musica preferita, ascoltarla in qualsiasi momento e persino condividerla con chi volava iniziando così a sognare ad occhi aperti e ballare sulle note di band e a artisti come Michael Jackson, Bon Jovi, Eurythmics, Queen, Wham!, Duran Duran, Depeche Mode, Spandau Ballet e tanti altri.

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Il fascino nostalgico e intramontabile del Walkman

Il Walkman quando 40 anni fa, nel 1979, venne lanciato sul mercato, iniziò immediatamente una fortunata ascesa commerciale. Il suo successo vero e proprio lo vide però nel 1980 quando il mondo lo conobbe grazie all’iconica scena del film Il tempo delle mele (1980) dove si vede una giovane ragazza (l’allora solo 14enne Sophie Marceau) che inizia a ballare con la musica del Walkman nelle orecchie sulle note della celebre canzone Reality di Richard Sanderson.

Da quel momento in poi il Walkman ebbe un vero e proprio boom commerciale e sopravvisse persino all’era del CD. Il suo declino iniziò solo nei primi anni del 2000 quando la musica digitale irruppe sui pc e su internet e quando l’iPod e l’MP3 divennero i nuovi mezzi per ascoltare le canzoni. Tuttavia, il Walkman ha un fascino intramontabile e, proprio come la musica, è ancora in grado far riemerge meravigliosi ricordi dal passato e di far sognare ad occhi aperti tutti i nostalgici, gli amanti del vintage e non.

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