Ricorrono oggi i 39 anni dall’inizio della tragedia di Vermicino a seguito della quale perse la vita Alfredo Rampi, i cui tentativi di salvataggio vennero trasmessi in diretta televisiva per la prima volta in Italia. Ecco l’omaggio dei Baustelle al piccolo Alfredino.
Alfredino e l’incidente
Esattamente 39 anni fa, il 10 giugno 1981, iniziò quella che si rivelò essere una delle più grandi tragedie italiane, avvolta ancora dal mistero. Si tratta della tragedia di Vermicino che causò la morte del piccolo Alfredo Rampi. Era il 10 giugno del 1981 quando Alfredino, 6 anni, cadde in un pozzo nella località romana di Vermicino. All’interno del pozzo il piccolo Alfredo morì, nonostante le operazioni di soccorso portate avanti da carabinieri e speleologi per poterlo salvare.
Un evento mediatico senza precedenti
Quello che più colpì in questa occasione fu la copertura mediatica data alle operazioni di soccorsa. Per quanto oggi non ci sorprenda più, quella fu la prima volta nella storia della tv in cui la morte entrava nelle case dei telespettatori. Quella che, infatti, avrebbe dovuto concludersi come una trionfale operazione di soccorso documentata in tutta Italia, finì con il trasformarsi in una tragedia terribile. La Rai infatti fornì una copertura in diretta dei tentativi di soccorso nel corso delle ultime 18 ore del fatto. Si tratta di uno dei primi casi di cronaca “spettacolarizzati”.
Alfredo, la canzone dei Baustelle
In ricordo di Alfredino, i Baustelle hanno scritto nel 2008 una canzone intitolata proprio “Alfredo”, inserita nell’album “Amen”. Ed è proprio l’aspetto più macabro della vicenda ad essere protagonista del brano dei Baustelle. Ovvero, la diretta televisiva impietosa che ha ripreso momento dopo momento l’agonia di un povero bambino di sei anni.
Un pezzetto bello tondo di cielo
d’estate sta sopra di me
Non ci credo
Lo vedo restringersi
Conto le stelle, ora
Sento tutte queste voci
Tutta questa gente ha già capito
che ho sbagliato, sono scivolato
Son caduto dentro il buco
Bravi, son venuti subito
Son stato stupido
Ma sono qua gli aiuti
Quelli dei pompieri, i carabinieri
E in onda lo mandò
A Woytila e alla P2
A tutti lo indicò
A Cossiga e alla Dc
A BR e Platini
A Repubblica e alla Rai
La morte ricordò
Scivolo nel fango gelido
Il cielo è un punto
Non lo vedo più
L’Uomo Ragno m’ha tirato un polso
Si è spezzato l’osso, ora
Dormo oppure sto sognando,
perché parlo ma la voce non è mia.
Dico Ave Maria
Che bimbo stupido
Piena di grazia, mamma
Padre Nostro
Con la terra in bocca
Non respiro
La tua volontà sia fatta
Non ricordo bene, ho paura
Sei nei cieli
E Lui guardava il Figlio Suo
In diretta lo mandò
A Woytila e alla P2
A tutti lo mostrò
A Forlani e alla Dc
A Pertini e Platini
A chi mai dentrò di sé il Vuoto misurò.