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Addio a Matthew Perry, il Chandler di “Friends”

L'attore è stato trovato morto nella sua abitazione nell'area di Los Angeles, nella jacuzzi che aveva in casa lasciando pensare che sia annegato.

Matthew Perry, Chandler nella popolare serie “Friends“, è morto all’età di 54 anni. A riportare la triste notizia sono stati i media americani.

L’attore è stato trovato morto nella sua abitazione nell’area di Los Angeles, nella jacuzzi che aveva in casa lasciando pensare che sia annegato. Secondo indiscrezioni, infatti, nella casa non sono state trovate droghe.

Ha ottenuto diverse nomination agli Emmy Award, ed è famoso soprattutto per aver partecipato alla serie televisiva Friends nella quale ha interpretato per dieci anni il personaggio di Chandler Bing.

Matthew Perry

Nato a Williamstown il 19 agosto 1969, Matthew Perry a 15 anni si trasferì da Ottawa a Los Angeles per andare a vivere con il padre e intraprendere la carriera di attore. Dopo qualche partecipazione sporadica in televisione alla fine degli anni ottanta, stava per iscriversi alla University of Southern California, quando gli venne offerto il ruolo di Chazz Russell nel programma televisivo Second Chance.

L’esperienza, però, durò una sola stagione e presto Perry tornò alle comparsate. All’inizio degli anni novanta, tentò di partecipare a un provino per “Six of One” di Marta Kauffman e David Crane, con entrambi i quali aveva già lavorato in Dream On; tuttavia, in base ai suoi risultati nel pilota “LAX 2194”, non fu ammesso all’audizione. Quando da “Six of One” si decise di trarre la situation comedy “Friends” fu però ammesso al provino e ottenne il ruolo che lo rese famoso, quello di Chandler Bing.

Ha partecipato a “Beverly Hills 90210” nella prima stagione, come campione della West Beverly High. Nel 1995 prese parte, insieme con la collega Jennifer Aniston, ad una serie di sketch promozionali per il sistema Microsoft Windows 95. Oltre a partecipare a “Friends”, Perry è comparso accanto a vari attori, come Tomas Milian, Salma Hayek (Mela e Tequila – Una pazza storia d’amore con sorpresa), Dylan McDermott (Appuntamento a tre) e Bruce Willis (FBI: Protezione testimoni e FBI: Protezione testimoni 2).

Noto principalmente per le sue interpretazioni più umoristiche, Perry ha affrontato con successo anche ruoli drammatici, come il Consigliere Associato della Casa Bianca Joe Quincy in “West Wing – Tutti gli uomini del Presidente”; le sue tre apparizioni in quella serie gli hanno valso due nomination agli “Emmy Award”, nel 2003 e nel 2004. Ha partecipato anche a tre puntate della quinta stagione di “Ally McBeal”.

Dopo la fine di “Friends”, Perry ha fatto il suo debutto da regista in un episodio di “Scrubs – Medici ai primi ferri” (puntata 11, stagione 4) a cui ha preso anche parte come attore, insieme al padre. Il 13 agosto 2006 è uscito negli Stati Uniti “The Ron Clark Story”, in cui interpreta il ruolo del protagonista, insegnante in una piccola cittadina, a cui viene affidata la classe più difficile del paese.

Nel 2006 ha partecipato alla sitcom di Aaron Sorkin “Studio 60 on the Sunset Strip”, in onda sulla NBC, interpretando uno scrittore che cerca di salvare uno spettacolo sull’orlo del fallimento. Nel 2007 è uscito il film “Numb”, una commedia su uno scrittore cronicamente depresso. Del 2009 è 17 Again – Ritorno al liceo in cui recita al fianco del teen-idol Zac Efron. Nel 2012 recita in quattro episodi di The Good Wife, nei panni dell’avvocato Mike Kresteva.

Nel suo ultimo post di Facebook, Matthew Perry è ritratto in una vasca idromassaggio; post in cui affermava nella caption: “Oh, quindi l’acqua calda ti fa sentire bene? Io sono Mattman” riferimento probabile al suo desiderio di interpretare Batman, il suo supereroe preferito.

Friends, amanti e la Cosa Terribile

Poco meno di un anno fa Matthew Perry aveva deciso di raccontare la sua storia fatta di successi ed eccessi nel libro “Friends, amanti e la Cosa Terribile“; un un viaggio che va dalla sua infanzia, segnata dal desiderio di emergere, al raggiungimento della fama e poi alla dipendenza e al recupero, dopo essere stato in fin di vita.

Prima delle frequenti visite in ospedale e dei periodi di disintossicazione, c’è stato un Matthew di cinque anni, che viaggiava da Montreal a Los Angeles dividendosi tra i genitori separati; un Matthew di quattordici anni, stella del tennis canadese; un altro Matthew ancora, che a ventiquattro anni ha ottenuto l’ambitissimo ruolo da co-protagonista nel cast della serie più attesa del momento, allora chiamata Friends like us (divenuta poi famosa in tutto il mondo col titolo di Friends)… e molti altri ancora.

Nelle pieghe di una storia straordinaria che solo lui poteva scrivere – e con la voce appassionata, esilarante e calorosamente familiare che lo caratterizza –, Matthew Perry nella biografia raccontava senza reticenze la famiglia che lo ha cresciuto (e che lo ha anche lasciato a se stesso), il desiderio di riconoscimento che lo ha spinto verso la fama e il vuoto interiore, che non poteva essere colmato nemmeno dalla realizzazione dei suoi sogni più grandi.

Ma raccontava anche la pace che ha trovato nella sobrietà, e come ha vissuto l’immenso successo di Friends, condividendo aneddoti sui suoi compagni di cast e sulle altre star che ha incontrato lungo il cammino. Schietto, consapevole e venato dall’umorismo che abbiamo imparato a conoscere, Perry descriveva in modo vivido la sua battaglia contro la dipendenza da alcol e droghe e il motivo per cui, nonostante avesse apparentemente tutto, nulla riusciva a renderlo felice.

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