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“Mariposa” la canzone poetica femminista di Fiorella Mannoia a Sanremo

Amadeus ha presentato Fiorella Mannoia sul palco di Sanremo 2024 come "simbolo di classe e indipendenza di pensiero". La cantante con Mariposa conferma la sua sensibilità a tematiche sociali contro l’asservimento delle donne.

“Mariposa” è il titolo del brano portato in gara da Fiorella Mannoia sul palco del Teatro Ariston in occasione della 74a edizione del Festival di Sanremo condotto da Amadeus.

In questo testo e nella relativa interpretazione artistica non possiamo non riconoscere in Fiorella Mannoia l’artista ideale per portare sul popolare palcoscenico di Sanremo una tematica di importanza sociale. Della Mannoia ne conosciamo e riconosciamo anche l’impegno sociale, politico e culturale particolarmente rivolto al mondo delle donne e dei relativi diritti.

La figura femminile infatti è stata spesso protagonista delle sue interpretazioni e, anche questa volta l’artista conferma la sua particolare sensibilità.

Una serie di riflessioni gridate, sofferte, intime ma allo stesso tempo proposte, oseremmo dire, da Fiorella Mannoia con forza all’intero popolo delle donne. Una introspezione tirata fuori dalla sofferenza della vita e dalle esperienze prendendo come esempio l’apparente leggerezza e debolezza di una farfalla.

La stessa farfalla, però, che parla a squarciagola all’umanità mettendo a nudo le proprie molteplici esperienze. Ci vengono ribadite traendo ispirazione dalla letteratura e da situazioni quotidiane quasi metafisiche cui spesso sono ancora obbligate le donne.

Mariposa, il testo della canzone di Fiorella Mannoia

Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l’altare
Un grido nel silenzio che si perde nell’universo

Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l’amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l’intero

Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto

Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L’illusione che ti incanta
La risposta e la domanda

Sono la moda, l’amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero

Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto

Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a piedi nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola

Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!

L’impegno sociale di Fiorella Mannoia attraverso la musica

La Mannoia è come se ci volesse accompagnare in un viaggio immaginario all’interno dell’anima della farfalla-donna. Noi siamo tutto ciò che è possibile essere e la Mannoia ci invita a riconoscerci per quello che siamo, strega, farfalla, sposa, regina, corona, fiamma, grido, coraggio, amore e a difendere noi stesse, sempre, convintamente orgogliose e soprattutto libere nell’avere il coraggio di essere noi stesse.

Il testo scritto dalla stessa Mannoia insieme all’esperto paroliere Cheope e a Carlo di Francesco è un canto che celebra la resilienza e la forza delle donne unito da un sentimento di ispirazione e incoraggiamento alla lotta femminista, lotta che deve avvenire nell’intimo delle proprie coscienze di ciascuno. Persone quindi che agiscano per modificare giorno dopo giorno il tessuto sociale e politico della comunità sociale in cui vivono in ottica di un amore unificante.

La voce affascinante di Fiorella Mannoia, trasmette potente e impetuosa, il senso di cambiamento, emancipazione e liberazione dalle catene sociali in favore dell’accettazione personale.

Mariposa in spagnolo significa farfalla e la Mannoia simbolicamente ha voluto rendere omaggio alla capacità di resilienza e trasformazione delle donne, le quali delicate come farfalle imbracciano il fucile, con il coraggio che genera il mondo e che accompagna al cambiamento sociale, etico e culturale. Donne che nell’innocente e sensibile battito d’ali possono invece procurare variazioni dinamiche in un sistema ad andamento lineare.

Il potere trasformativo delle Donne

Mariposa di Fiorella Mannoia è una canzone poetica femminista che rimanda a un pezzo di storia passata e presente del femminismo, delle aspirazioni delle donne, della loro forza, della loro libertà, delle loro ghettizzazioni subite nel tempo, delle loro violenze, delle loro ali di farfalla spezzate con ferocia e senza pietà e della loro sete di giustizia e cambiamento.

“Sono la strega in cima al rogo.” Sono le eresie a scatenare il fuoco e a scuotere il mondo. Donne che la storia ha definito per secoli eretiche. “Una corona d’arancio e di spine” canta Fiorella Mannoia, d’altronde anche Cristo per i farisei è un eretico. San Francesco ha rischiato la scomunica e Nietzsche è considerato dal mondo filosofico come un eretico.

Che le parole contenute in Mariposa di Fiorella Mannoia diventino la realtà vissuta delle donne ma anche di coloro che devono trovare ed esprimere le loro forze nel mondo, con Luce e Coraggio!

“E per sempre sarò libera, e orgogliosa, canto!”

di Maria Laura Chiaretti

Photocredits: Angela Anji

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