Sei qui: Home » Intrattenimento » Cinema » Marilyn Monroe, i 5 film cult che hanno fatto la storia del cinema

Marilyn Monroe, i 5 film cult che hanno fatto la storia del cinema

Nell’anniversario della sua scomparsa, proponiamo una rassegna dei cinque film cult di Marilyn Monroe che hanno lasciato il segno nella storia del cinema

Marilyn Monroe (Los Angeles, 1° giugno 1926 – 5 agosto 1962), all’anagrafe Norma Jeane Mortenson Baker Monroe, è stata senza alcun dubbio una delle celebrità più iconiche nella storia di Hollywood.

Sex symbol senza tempo ed emblema della cultura pop, firmò il suo primo contratto cinematografico nel 1946, cogliendo l’attenzione del pubblico grazie alle pellicole “Giungla d’asfalto” e “Eva contro Eva” (1950). Modella, attrice e cantante, è stata anche produttrice de “Il principe e la ballerina” (1957), una commedia romantica grazie a cui ricevette il David di Donatello, consegnatole da Anna Magnani presso l’Istituto di Cultura Italiana di New York.

I 5 film di Marilyn Monroe che hanno segnato un’epoca

Di seguito, proponiamo una rassegna dei cinque cult con protagonista Marilyn Monroe che non potranno mancare nella vostra lista dei film da vedere.

A qualcuno piace caldo (1960)

Questo film diretto da Billy Wilder vinse l’Oscar per i migliori costumi e tre Golden Globe, tra cui quello per la “Migliore attrice in un film commedia o musicale” assegnato a Marilyn Monroe, protagonista insieme a Jack Lemmon e Tony Curtis. Girato completamente in bianco e nero per scelta del regista, “A qualcuno piace caldo” è ambientato nella Chicago del 1929 e regala allo spettatore un ritratto spensierato, ma allo stesso tempo profondo dell’epoca del proibizionismo.

Fermata d’autobus (1956)

Tratto da due opere teatrali di William Inge e diretto da Joshua Logan, “Fermata d’autobus” racconta la storia d’amore tra un giovane cowboy del Montana, Bo, e una ballerina di un nightclub di Phoenix, Chérie.

Grazie alla sua iconica immedesimazione nella protagonista, Marilyn Monroe ricevette una nomination al Golden Globe come “Migliore attrice in un film commedia o musicale”. Un’interpretazione per cui l’attrice imparò non solo a recitare con l’accento del Sud, ma anche a ballare e cantare come una vera principiante, dando così vita a uno dei più celebri personaggi dei suoi film.

Quando la moglie è in vacanza (1955)

Conosciuto per la celebre scena in cui la gonna dell’abito bianco indossato da Marilyn Monroe viene sollevata da un passaggio d’aria proveniente da una griglia di areazione, “Quando la moglie è in vacanza” nacque come una commedia teatrale di George Axelrod nel 1950.

La pellicola, invece, venne prodotta da Billy Wilder per 20th Century Fox ed è stata inserita al 51° posto nella classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi dall’American Film Institute nel 2000. Un film senza tempo, considerato il miglior lavoro di Marilyn Monroe nella sua carriera cinematografica.

Come sposare un milionario (1953)

Ispirato alle opere teatrali “The Greeks had a word for It” di Zoë Akins e “Loco” di Dale Eunson e Katherine Albert, questo film vede protagoniste Marilyn Monroe insieme a Betty Grable e Lauren Bacall nei panni di tre modelle newyorkesi.

Prodotto da Nunnally Johnson e diretto da Jean Negulesco, “Come sposare un milionario” è il secondo film nella storia del cinema nonché il primo della 20th Century Fox realizzato con il CinemaScope. La ricerca di un buon partito da sposare da parte delle tre ragazze, infine, è l’elemento portante della pellicola, capace di divertire lo spettatore regalandogli 95 minuti di spensieratezza.

Gli uomini preferiscono le bionde (1953)

Tratto dall’omonimo romanzo di Anita Loos, “Gli uomini preferiscono le bionde” è un film diretto da Howard Hawks e prodotto la 20th Century Fox che contribuì a lanciare come attrici protagoniste sia Marilyn Monroe sia Jane Russel.

La trama è incentrata sulle vicende delle ballerine americane e amiche Lorelei Lee (Marilyn Monroe) e Dorothy Shaw (Jane Russel), attratte la prima dalla bellezza e la seconda dalla ricchezza. Una curiosità su questo film, infine, è legata proprio all’interpretazione della canzone “Diamonds are a girl’s best friend”, filmata anche in CinemaScope, ma diffusa solo dieci anni più tardi in un documentario dedicato a Marilyn Monroe.

© Riproduzione Riservata