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Franco Battiato, il docufilm “La voce del padrone” approda al cinema

Arrivato da pochissimo nelle sale cinematografiche italiane, "La voce del padrone" è il docufilm di Marco Spagnoli dedicato all'istrionica figura di Franco Battiato, artista a tutto tondo che ci ha lasciato opere straordinarie.

Uscito il 28 novembre in alcune sale cinematografiche italiane selezionate, “La voce del padrone” è il docufilm incentrato su Franco Battiato e realizzato da Marco Spagnoli. Ad un anno e mezzo dalla scomparsa del grande artista siciliano, gli ammiratori potranno ritrovare la storia della vita e della carriera di Battiato al cinema fino al prossimo 4 dicembre. 

“La voce del padrone”, il docufilm di Marco Spagnoli

Il docufilm di Marco Spagnoli è realizzato dalla casa produttrice RS Productions in collaborazione con la piattaforma digitale ITsART. Con “La voce del padrone”, Spagnoli ripercorre la brillante carriera di Franco Battiato attraverso la testimonianza e il ricordo di personaggi illustri del mondo della cultura e dello spettacolo quali Willem Defoe, Alice, Nanni Moretti, Oliviero Toscani, Alice e Carmen Consoli.

“La voce del padrone” prende ispirazione dall’omonimo album del 1981, che racchiude i successi più amati del Maestro. Il docufilm, accompagnato da una meravigliosa colonna sonora che comprende fra gli altri successi del calibro di Summer on a solitary beach, Bandiera bianca, Cuccurucucù o Centro di gravità permanentesi configura come un vero e proprio percorso alla scoperta del genio di Franco Battiato, che si svela mediante le parole degli amici più cari. 

Le parole di Marco Spagnoli

Ed ecco le parole con cui Marco Spagnoli ha commentato il docufilm e il suo protagonista:

“Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista, che la presenza di Stefano Senardi aiuta ad inquadrare: umano, artistico, amicale, intimo. Un viaggio fisico e spirituale è quello che fa Senardi e ad accompagnarlo troviamo personalità strepitose dell’entertainment italiano ed internazionale che, per la prima volta, elaborano dinanzi alla macchina da presa una riflessione sul perché e sul come sono stati anche loro protagonisti del lavoro e della vita di Battiato”.

Franco Battiato

Franco Battiato è stato, e sarà sempre, uno dei più grandi artisti italiani. Tra gli anni Settanta e Ottanta Battiato fu fra gli intellettuali più innovativi del paese, sperimentando generi diversi e producendo moltissimi dischi.

Nato in provincia di Catania, si formò musicalmente a Milano negli anni Sessanta dove conobbe tra gli altri Giorgio Gaber che lo aiutò a fare uscire le prime canzoni e a fare le prime apparizioni in televisione. I testi delle canzoni di Franco Battiato sono ricercati e complessi, da considerarsi quasi un genere a sé. Nel 2012 entrò nella giunta regionale del presidente Crocetta in qualità di assessore alla Cultura. Nel 2017 dopo il suo ultimo concertò si ritirò dalla vita pubblica. Pubblicò l’ultimo disco nel 2019 “Torneremo ancora”. Battiato ci ha lasciati il 18 maggio del 2021, dopo una logorante malattia.

L’unicità di Franco Battiato

Nessuno come Battiato è riuscito a scardinare le regole del gioco in così tanti ambiti, da quello musicale, cinematografico e televisivo, ma anche mistico e spirituale, votando la sua creatività al risveglio della coscienza del pubblico. Ancora oggi si parla del “genio di Battiato”, come colui che ha ridisegnato il concetto di musica pop in Italia.

Mai prima di lui era stato possibile scalare le classifiche raccontando storie secondo una grammatica nuova, ispirata da contenuti fuori dal mainstream e alla ricerca continua di una dimensione sacrale dell’arte. Dall’inizio di carriera all’incontro con la musica elettronica di Karlheinz Stockhausen, dal primo album “Fetus” (1972), fino a “La Voce del Padrone” (1981), l’album più venduto in Italia.

Oltre a successi intramontabili come “L’era del cinghiale bianco”, “La Cura”, “Centro di gravità permanente”, “Cuccurucucù”. Battiato ha vissuto molte vite, diceva di sé di non essere mai nato e quindi mai morto. E forse per questo è riuscito in ogni decade della sua vita a regalarci un personaggio nuovo. La sua musica è anche un viaggio attraverso il nostro Paese: dalla Sicilia del Dopoguerra, ancora carica di valori cristiani, alla Milano degli anni ’60 e del boom economico, fino all’incontro con le filosofie orientali e il Buddismo.

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