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“La rabbia non ti basta” di BigMama, la canzone contro l’odio e gli haters

A Sanremo con il brano “La rabbia non basta” BigMama ricorda l’importanza di avere sempre il coraggio di essere se stessi e di trasformare i propri sogni in realtà

BigMama, al secolo Marianna Mammone, è in gara al Festival di Sanremo con la canzone autobiografica dal titolo “La rabbia non ti basta”.

La cantante ha più volte dichiarato che nel ring della sua vita ha incassato “più di un colpo d’arma da fuoco” e le “restava solo incassarli” “coi pugni stretti e i pensieri fragili”.

Pugni inferti dalla vita stessa quando solo all’età di 20 anni ha dovuto lottare contro il più temibile avversario: una grave malattia ma anche contro una violenza subita a 16 anni e ancora quando aveva 13 anni e un gruppo di bulli le aveva tirato contro pietre per il suo aspetto fisico.

Hate speech diretti verso un corpo, considerato non socialmente conforme all’idea di canone estetico di riferimento, dai grassofobici, macchiati di “weight bias”, ovvero di pregiudizi legati al peso ideale e idealizzato svelando il loro disprezzo attraverso feroci offese verbali fino a sfociare verso veri e propri attacchi di violenza fisica.

Il fat shaming, ovvero il comportamento di chi deride una persona grassa o considerata tale, è all’ordine del giorno nella società contemporanea e porta spesso le vittime all’isolamento sociale e a maturare un senso di rifiuto verso loro stesse tanto da desiderare un colpo altro da sé come canta anche BigMama: “Vorresti solo un altro corpo” per poi aggiungere “Ma a quale costo?”

Poi si rivolge, con un colpo di frusta, agli hate speech: “È facile distruggere i più fragili”, “Colpire e poi affondare chi è solo.”

“La rabbia non ti basta”, il testo della canzone di BigMama

Se potessi andare indietro ti darei una casa vera in cui dormire
Se anche fossi solo vetro ti coprirei per strada e mi farei colpire
Spalle larghe, la testa sopra ma i sogni ancora più in alto
Parole tante, ma poi strappate da ciò che diceva un altro
Pochi anni ma tanti sbagli che manco facevi tu
Li nascondevi tra lacrime d’odio che riempiva i tuoi occhi blu

Coi pugni stretti e i pensieri fragili, guardati adesso
Crollavi sempre anche con basi stabili, ma ora detesto
Pensare a te come una di quelli li, che ci hanno perso
Pezzi di loro per darne agli altri
Pezzi di cuore come gli scarti

Guarda me
Adesso sono un’altra
La rabbia non ti basta,
Hai cose da dire
Se ti perdi segui me
Quel vuoto non ti calma

È il buio che ti mangia e non ti fa dormire
Animo buono ma riempito d’odio
Per far testa a quello degli altri
Più di un colpo d’arma da fuoco
E ti restava solo incassarli
È facile distruggere i più fragili
Colpire e poi affondare chi è solo

Copri le lacrime segreti da tenere, non farti scoprire
Lo sai che a casa non devon sapere, cosa dovrai dire
Una figlia che perde chi la vuole avere, quindi apri ferite
Vorresti solo un altro corpo
Ma a quale costo?

Guarda me
Adesso sono un’altra
La rabbia non ti basta,
Hai cose da dire
Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma
È il buio che ti mangia e non ti fa dormire
Non ti fa dormire
Non ti fa dormire
Se potessi andare indietro ti darei una casa vera in cui dormire
Se anche fossi solo vetro ti coprirei per strada e mi farei colpire

Guarda me
Adesso sono un’altra
La rabbia non ti basta,
Hai cose da dire
Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma
È il buio che ti mangia e non ti fa dormire
Credere nei propri sogni salva
Se vuoi ballare balla
Non puoi sparire
Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma
È il buio che ti mangia e non ti fa dormire
Non ti fa dormire
Non ti fa dormire

L’incontro vinto da BigMama: quello con se stessa

“Adesso sono un’altra” BigMama ha reagito, e da vera out-fighters ha saputo, con grande portata e velocità, rispondere ai colpi restando fuori dal raggio d’azione dell’avversario ed entrando nella sua guardia con un jab, doppiandolo con colpi più pesanti.

Con “La rabbia non basta” BigMama ricorda l’importanza di avere sempre il coraggio di essere se stessi e di fare di quei sogni, nel dolore protetti e portati più in alto della testa, la realtà.

E BigMama ha portato il suo sogno fino al palco del Teatro Ariston rendendo la sua esperienza di vita un messaggio e abbraccio universale verso tutti coloro che si sentono, anche solo per un momento, ai margini della società.

 

di Maria Laura Chiaretti

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