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Il treno dei bambini, su Netflix il film tratto dal romanzo di Viola Ardone

Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.

E’ stato annunciato in arrivo su Netflix “Il treno dei bambini“, il film tratto dal best seller di Viola Ardone. In occasione del panel che si è svolto al Salone del Libro di Torino “DALLE PAROLE ALLE IMMAGINI”, moderato da Mario Calabresi e incentrato sulle storie di Netflix ispirate ai libri, sono state diffuse le prime immagini del film.

Il treno dei bambini

Sinossi

1946. Amerigo ha sette anni e non si è mai allontanato da Napoli e da sua madre Antonietta. Il suo mondo, fatto di strada e povertà, però sta per cambiare. A bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al nord, dove una giovane donna, Derna, lo accoglierà e si prenderà cura di lui. Accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta ad una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.

Il film

Dal bestseller di Viola Ardone “Il treno dei bambini” è stato realizzato un film epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.

Prodotto da Palomar, il film tratto dal romanzo omonimo di Viola Ardone è scritto da Furio Andreotti, Giulia Calenda, Cristina Comencini, Camille Dugay e diretto alla regia da Cristina Comencini.

Compogono il cast gli attori Barbara Ronchi, Serena Rossi, Christian Cervone, Francesco Di Leva, Antonia Truppo, Monica Nappo, Nunzia Schiano, con la partecipazione di Stefano Accorsi.

Le parole dell’autrice e della regista

Durante il panel di Netflix al Salone del Libro di Torino, l’autrice de “Il treno dei bambini” Viola Ardone ha raccontato dal suo punto di vista l’adattamento della propria storia al piccolo schermo.

“Tradurre e tradire sono la stessa parola perché hanno la stessa etimologia, che significa ‘consegnare’. È quello che succede quando si consegna un testo nelle mani di una regista e di un gruppo di sceneggiatori che portano questa storia in luoghi che non ha ancora visto. Questo è il senso della duplicità semantica del tradire e del tradurre.”

“Nel romanzo i fatti sono necessariamente presentati uno alla volta – aggiunge Cristina Comencini, regista e sceneggiatrice de Il treno dei bambini – In un’immagine di cinema invece c’è la sintesi, nella stessa immagine ci sono tante cose tutte insieme. Dunque il lavoro dello sceneggiatore è riportare nell’immagine la ricchezza che la letteratura ha in più.”

"Il treno dei bambini"
“Il treno dei bambini”

Dal romanzo al film

Nel corso del panel è intervenuto anche Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix. “La trasposizione di un testo in un’opera audiovisiva – ha dichiarato – è per Netflix un elemento strategico molto importante sia a livello globale che a livello italiano, dove per noi il confronto con il romanzo, e con le altre forme di scrittura, è importantissimo. Penso che sia molto bello quando le serie o i film con la loro grande diffusione permettono ai libri di tornare nelle classifiche e a tanti nuovi lettori, potenzialmente di tutto il mondo grazie alla diffusione globale del servizio, di scoprire storie italiane recitate nella nostra lingua e di conoscere nuovi volti e talenti.”

Dopo aver interloquito con gli autori, registi e attori presenti nel panel, Tinny Andreatta conclude: “Questo è il nostro futuro. Nei prossimi mesi il pubblico vedrà queste storie. Netflix è come un editore che sceglie le storie, e nello sceglierle pensa ad un pubblico che è estremamente vasto ed eterogeneo. Queste storie, queste nuove voci, ognuna di loro porta un tassello a quello che è un racconto dell’Italia, che è un mosaico nuovo, attuale, che va al di là di quello che dell’Italia si racconta, che va al di là degli stereotipi, e questo per noi è fondamentale.”

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