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Il postino, il film testamento del grande Massimo Troisi

Scopri la trama dell'ultimo film di Massimo Troisi, ispirato al romanzo "Il postino di Neruda" (Ardiente paciencia) dello scrittore cileno Antonio Skármeta. 

Questa sera 4 giugno 2024, in occasione dei 30 anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, sul canale 34 andrà in onda Il postino, film del 1994 diretto da Michael Radford, che ha visto l’ultima interpretazione del celebre attore napoletano, morto nel sonno solo poche ore dopo la fine delle riprese.

Il film è ispirato al romanzo Il postino di Neruda (Ardiente paciencia), dello scrittore cileno Antonio Skármeta. Scopriamo insieme l’eredità che questo capolavoro cinematografico ci ha lasciato.

Il postino, un film indimenticabile 

Il film, ambientato nel 1952  (a differenza al 1969, anno del romanzo di Skármeta) tratta il periodo dall’esilio di Neruda alla sua partenza, ed è ambientato interamente in un piccolo isolotto dell’Italia, abitato da comuni pescatori, semplici ed umili. La storia adatta il romanzo di Skármeta, con alcune modifiche nella trama.

Ad esempio, il romanzo è ambientato a Isla Negra, sulle coste del Cile. Questo rende immediato il parallelismo tra i due “sud” (quello del Cile e dell’Italia) indicando che il Sud del mondo, ovunque esso sia, è sempre un luogo colmo di malinconia, dove far sbocciare i sentimenti legati all’amore e alla nostalgia.

La trama vede Mario Ruoppolo, alla prese con il suo nuovo  lavoro: fare il postino. È così che inizia a consegnare  la posta al poeta Pablo Neruda tutti i giorni, meravigliandosi del gran numero di donne che gli scrivono. Giorno dopo giorno, Mario rimane sempre più affascinato dal poeta, tanto da comprare un suo libro di poesie che si fa autografare.

Con lui impara a discorrere di poesia, di metafore, con la semplicità propria di un uomo della sua condizione sociale. I due non perdono occasione di girare assieme l’isola rafforzando la loro amicizia. Grazie a Neruda, Mario cercherà di intraprendere una relazione con la sua amata, Beatrice. 

Il film-testamento di Troisi venne presentato al Festival di Venezia il 1º settembre 1994 e distribuito nelle sale italiane il successivo 22 settembre. Nelle sale americane venne distribuito il 14 giugno 1995, ottenendo il primo posto agli incassi italiani e un’ottima percentuale di critiche positive.

Tra le sue 5 candidature all’Oscar, il film ha vinto con la colonna sonora di Luis Bacalov

Il cast

Oltre a Troisi, al film prendono parte Philippe Noiret, attore francese che per il cinema italiano aveva già interpretato, tra gli altri, il personaggio di Giorgio Perozzi in “Amici miei” ed “Amici miei – Atto II” di Mario Monicelli e il personaggio di Alfredo in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, e Maria Grazia Cucinotta, lanciata nel mondo del cinema proprio con questo film.

Il testamento di Massimo Troisi

Con “Il postino”, Massimo Troisi ci ha lasciato una delle migliori versioni di sé. Profondo, divertente , acuto, umile, con il personaggio di Mario, Troisi mette  in campo tutte le sue qualità migliori, facendo diventare questo personaggio un vero e proprio testamento emotivo. 

Grazie al percorso che Neruda e Massimo percorrono insieme, tra i sentieri dei sentimenti e dell’amicizia, impariamo una cosa importante della vita: c’è sempre un significato sotteso, nascosto, che non si comprende con la razionalità, bensì con l’esperienza sulla propria pelle. Perché la vita è un po’ come la poesia, entrambe non possono non essere vissute. “Il postino” non è solo uno dei film più amati dell’intera storia del cinema, bensì un insieme di perle sagge da portare nel nostro bagaglio emotivo per sempre. 

“Quando la spieghi, la poesia diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l’esperienza diretta delle emozioni che può spiegare la poesia ad un animo disposto a comprenderla”.

(Cit. IL POSTINO)

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