Le cose non cambieranno mai se non partiamo noi, dal nostro piccolo, insignificante, esempio. Brunori Sas ci regala un grande insegnamento con “Il costume da torero“, brano uscito nel 2017 con il disco A casa tutto bene.
Il bambino che è in noi
Lo ha raccontato Giovanni Pascoli con il concetto del fanciullino: dentro ciascuno di noi c’è un eterno bambino, un pezzetto di anima che rimane incontaminato dagli urti della vita, che ci parla, e a cui possiamo parlare. Spesso resta celato agli occhi, ma esiste. Sta a ognuno di noi riuscire a custodirne l’immagine e gli insegnamenti, anche quando la leggerezza sembra scomparire del tutto.
“Il costume da torero” ricorda l’idea di pascoliana memoria sia nell’arrangiamento musicale, orecchiabile e leggero, sia nella scelta della voce protagonista, un coro di bambini, sia nel testo, ricco di immagini in cui la leggerezza dell’infanzia si mescola alla consapevolezza del presente, pesante e spesso insensato.
Nella sua canzone, infatti, Brunori intesse un dialogo fra il sé del presente e il bambino che vi si nasconde. Lo scarto fra realtà e ideale fluisce nelle immagini che si rincorrono e nel contrasto dato dalla leggerezza dell’impianto musicale: il ricordo dell’antico travestimento da torero, i sogni che parlano di castelli, magie e mondi salvati si misurano con l’assenza, con la mancanza di senso del presente.
L’unica magia possibile
“Non sarò mai abbastanza cinicoDa smettere di credere Che il mondo possa essere Migliore di com’è”.
“Ma non sarò neanche tanto stupidoDa credere che il mondo Possa crescere se non parto da me”.
“Il costume da torero” di Brunori Sas
Tutto quello che mi passaPer la testa sembra avere senso Quando penso che la vita Forse un senso non ce l’haCerto non è belloQuando guardo il mio castello in aria E penso che un castello Sulla Terra così bello non ci staLa mia età non è questaè almeno la metàPassami il mantello nero Il costume da torero Oggi salvo il mondo intero Con un gioco di magiaNon sarò mai abbastanza cinico Da smettere di credere Che il mondo possa essere Migliore di cosìTutto quello che mi serve adessoè ritrovarmi con me stesso perché spesso Con me stesso ritrovarmi non mi vaCerto non si può nemmeno stare Tutto il giorno a disegnare Una casetta con il sole Quando il sole se ne vaLa realtà è una merdaMa non finisce quaPassami il mantello nero Il costume da torero Oggi salvo il mondo intero Con un pugno di poesieNon sarò mai abbastanza cinicoDa smettere di credere Che il mondo possa essere Migliore di com’èMa non sarò neanche tanto stupidoDa credere che il mondo Possa crescere se non parto da me.
Brunori Sas
Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori, è nato a Cosenza il 18 settembre del 1977. Cantautore, polistrumentista e produttore discografico, si è laureato in Economia e commercio all’Università degli Studi di Siena. Ha esordito con il primo disco nel 2003, con il collettivo virtuale italo-svizzero Minuta.
Tuttavia, risale al 2009 il primo disco uscito con il nome di Brunori Sas, “Vol.1”, un album composto da brani semplici, diretti, che parlano al cuore degli ascoltatori.
Lo pseudonimo “Brunori Sas” adottato dal cantautore è un omaggio all’omonima impresa edile dei genitori, che hanno contribuito finanziariamente alla pubblicazione dei primi lavori dell’artista.