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“Il cacciatore di aquiloni”, il film tratto dal romanzo di Hosseini

“Il cacciatore di aquiloni” (“The Kite Runner”) è un film del 2007 diretto da Marc Forster, tratto dall'omonimo best seller di Khaled Hosseini.

“Il cacciatore di aquiloni” (“The Kite Runner”) è un film del 2007 diretto da Marc Forster, tratto dall’omonimo best seller di Khaled Hosseini. Dopo aver vissuto alcuni anni in America, uno scrittore afgano ritorna in patria, un paese dominato dai talebani, per scoprire che fine ha fatto il figlio del suo migliore amico. Un’opera che spesso si vede dopo aver già letto il libro, ma che è possibile apprezzare anche senza averlo ancora fatto. Così è possibile ammmirare al meglio l’intensità di un attore come Homayoun Ershadi nel complesso ruolo del padre di Amir.

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“Il cacciatore di aquiloni” è un libro di Khaled Hosseini pubblicato nel 2003 ed è un’importante storia per raccontare l’amicizia

La trama de Il cacciatore di Aquiloni

Kabul 1978. Amir è figlio di Baba, un uomo facoltoso di etnia Pashtun. Il suo migliore amico è Hassan, figlio del servitore di casa e appartenente alla inferiore etnia degli Hazara. Entrambi amano molto far volare gli aquiloni per i quali sono previste gare che coinvolgono molti ragazzi della città. Il vincitore è chi riesce a far restare il proprio aquilone in volo per ultimo dopo che tutti gli altri hanno avuto il filo tranciato. Amir, che ha ritrovato la stima di suo padre proprio in seguito alla vittoria (insieme ad Hassan) nella gara più importante di lì a poco assiste (senza avere il coraggio di intervenire) alla sodomizzazione di Hassan da parte di un terzetto di ragazzi ricchi e razzisti. Da quel momento si porterà dentro un senso di colpa che lo allontanerà dall’amico che vede come denuncia vivente della sua vigliaccheria. Finché un giorno, trasferitosi negli Stati Uniti e divenuto scrittore di successo, gli giungerà una telefonata.

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Differenze con il libro

Rispetto al romanzo di Hosseini, nel film Farid non ha la mano sinistra mutilata da una mina e Amir non incontra il mendicante che gli racconta di sua madre. Nel libro la vittoria nel torneo degli aquiloni di Amir e Hassan avviene nel 1975, mentre nel film all’inizio del flashback di Amir subito dopo la telefonata di Rahim Khan compare un sottotitolo che dice che i fatti sono avvenuti nel 1978. Nel libro Hassan non sa leggere e Amir si prende gioco di lui per il suo analfabetismo. Non viene detto che Ali è stato reso uno storpio dalla poliomielite, né che Hassan ha un labbro leporino.

Nel libro, essendo figlio di una tedesca, Assef è biondo con gli occhi azzurri e più alto dei suoi coetanei, nel film no. Inoltre nel libro Assef regala ad Amir la biografia di Adolf Hitler e ha l’ammirazione di Baba, nel film queste cose non vengono dette. 

Il personaggio di Baba è leggermente cambiato: nel libro, è uomo robusto dal carattere rigido che non ride mai e dedica molto poco tempo al figlio; nel film ha un fisico più atletico, un carattere più solare e un rapporto meno duro con Amir. Viene fatto pensare che Amir e suo suocero abbiano un rapporto conflittuale, mentre nel libro il generale Taheri è descritto come un uomo molto tradizionalista che però ha gran rispetto di Amir.

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Quando Amir scopre la verità sulla tresca del padre, nel libro fa una sfuriata e fugge via, invece nel film la sua reazione è molto più contenuta. Non viene detto da Rahim Khan che Sanaubar, moglie di Ali e madre di Hassan, da vecchia ha ritrovato il figlio e si è presa cura di Sohrab. Nel film è stato tagliato il pezzo in cui Amir incontra Wahid, il fratello del suo autista. Nel libro, quando scopre che Zaman, il direttore dell’orfanotrofio in cui è rinchiuso Sorhab, li vende ai talebani, è Farid a urlargli contro e a minacciarlo; nel film è Amir.

Infine, nel film vengono tagliate alcune scene avvenute subito dopo aver recuperato Sohrab: la permanenza di Amir all’ospedale e i suoi incubi; la visita in moschea di Islamabad che giustificherà poi la fuga del bambino; la grande difficoltà di tornare in America con il ragazzo e l’adozione; la disperazione di Sorhab quando si taglia le vene per non finire in un orfanotrofio; la frattura tra lui e lo zio.

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