Chissà se Charles Dickens avrebbe mai immaginato che a oltre 150 anni dalla sua scomparsa avremmo amato i suoi romanzi tanto da crearne nuovi adattamenti… È il caso di “Great expectations“, che approda su Disney+ il prossimo 28 giugno con una serie tv dal cast d’eccezione, con Olivia Colman nel ruolo di Miss Havisham.
“Great expectations”, la serie in arrivo su Disney+
La storia del piccolo e indifeso Pip non ha bisogno di presentazioni. Un orfanello che, in pieno stile dickensiano, trova la sua strada allontanandosi dal piccolo villaggio in cui conduce un’esistenza desolata per recarsi a Londra, col cuore pieno di sogni e speranze. Anche lui, personaggio frutto della fantasia del grande romanziere inglese, è come noi costretto a fare i conti con la realtà, ben più complicata del previsto.
La forza di “Great expectations” risiede sì nella capacità di Charles Dickens di concepire personaggi e atmosfere accattivanti ed indimenticabili, ma anche nella storia in sé che, seppur romanzata, restituisce una visione positiva della vita: perché alla fine, nonostante tutto, le cose si aggiustano per Pip, e forse un po’ anche per noi.
Da “Great expectations” era già stato tratto più di un adattamento, fra cui la famosa pellicola di David Lean del 1946 e il fortunato film del 2012 diretto da Mike Newell, con Helena Bonham Carter, Jeremy Irvine e Robbie Coltrane.
La serie tv, diretta da Brady Hood e Samira Radsi, approderà il 28 giugno su Disney+. Nata dalla sceneggiatura di Steven Knight, coproduttore insieme a Tom Hardy, Ridley Scott, Dean Baker, David W. Zucker e Kate Crowe, “Great expectations” è prodotta da FX Productions in associazione con la BBC, Scott Free e Hardy Son & Baker. La versione si manterrà aderente al testo di Dickens, e cercher di restituire le atmosfere e i personaggi nel modo più rispettoso possibile dell’originale.
“Great expectations”, il libro
Pip vive in un piccolo villaggio alla foce del Tamigi, maltrattato dalla sorella, che lo alleva, e protetto da Joe, il marito. La sua infanzia di fervida e inquieta immaginazione viene sconvolta dall’irruzione di due adulti: il criminale Magwitch, che il bambino aiuta a fuggire, e la bizzarra e ricca Miss Havisham, che di lui fa l’oggetto del proprio ambiguo favore.
Esaltato a “grandi speranze” dalla ricchezza che la vecchia signora sembra destinargli, il giovane rompe i legami d’affetto con il villaggio per recarsi a Londra, invaghito della fredda e sprezzante Estella, che insegue nella vita mondana aristocratica della capitale, e al tempo stesso fatalmente attratto dalla city borghese e dalle propaggini più inquietanti della città: il kafkiano mondo legale delle Inns of Court, le carceri di Newgate e le limacciose sponde del Tamigi.
Narratore e protagonista, Pip ripercorre in queste pagine, con voce meditativa, ma vibrante di humour e di passione, il suo cammino di conoscenza e disillusione, facendo i conti con la propria protratta cecità di fronte ai casi della vita.
Charles Dickens
Romanziere inglese tra i più popolari della storia della letteratura, capace di costruire narrazioni uniche con uno stile semplice e diretto, Charles Dickens sviluppa fin da bambino una passione profonda per la scrittura e le storie.
Secondo di otto figli, è costretto da giovanissimo a lavorare come manovale, dopo l’arresto del padre per i debiti accumulati. A tredici anni riprende gli studi, presso l’Accademia di Wellington, ma due anni dopo deve abbandonarla, seppur a malincuore, per dedicarsi al lavoro. Fattorino in uno studio legale, dopo un anno diventa cronista parlamentare. Poco tempo dopo, nel 1829, grazie al precedente incarico, viene assunto come giornalista alla Law Courts dei Doctor.
Nel 1837 raggiunge il grande successo grazie alla pubblicazione a puntate di “Oliver Twist” e poi del romanzo “Quaderni di Pickwick”, modificato successivamente in “Circolo Pickwick”. Le sue opere di maggior successo sono il racconto lungo “Canto di Natale” del 1843 e il romanzo “David Copperfield” del 1850.