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Gran Concerto Lirico, artisti italiani e ucraini insieme per la pace

Lo scorso 8 Gennaio, in Sicilia, si è tenuto il “Gran Concerto Lirico”. Interpreti Italiani e ucraini si sono esibiti per una nobile causa: La Pace

Lo scorso 8 Gennaio, in Sicilia, si è tenuto il “Gran Concerto Lirico”, realizzato dall’Associazione Artistica Culturale Musicale ”Sette Continenti” nella persona della Presidente Dott.ssa Oleina Kovalova, in collaborazione con il Teatro Accademico Operetta e Commedia Musicale di Kharkiv, Teatro Filarmonico di Zaporihzhzhia, Teatro Accademico Dnipro-Opera (Ucraina) e con i vincitori del concorso internazionale ci Canto Lirico “ Giorgio Merighi”.

Si ringrazia il Dottor Giuffrida Vito, che ha creduto fortemente in questo progetto e si ringrazia Padre Luca, per la disponibilità e la sua indiscussa sensibilità. La serata del Gran Concerto Lirico si è svolta presso la Chiesa Madre di Francofonte in provincia di Siracusa, che ha ospitato artisti di grande spessore, come Aurelio Grimaldi (Tenore), Pietro di Paola (Tenore), Katerina Mikolaiko (Soprano), Natalia Koval (Soprano), Priscila de Marco (Soprano), Anna Maria Calì (Pianista), Fabio Raciti (Violinista ,Veronica Kovalova (conduttrice).

Insieme per la pace

Grande “Epiphany” emotiva, intesa come forte rivelazione di profondo lirismo nell’ interpretazione degli artisti, la lirica è ricca di storia e
d’immensa passione, raccontata attraverso l’elevata intensità di grandi voci. Durante il Gran Cocerto Lirico si è assistito ad un crescendo di battiti cardiaci, fino al raggiungimento di un Climax che percorre le corde dell’anima e esprime tutto il significato dell’opera.

Nel corso del Gran Concerto Lirico le emozioni sono vibrate all’unisono con le note e si sono fatte ancora più intense e significative, se pensiamo che gli interpreti Italiani e ucraini si sono esibiti per una nobile causa: La Pace. Tanto ammirevole la forza e la dignità artistica mostrata dai cantanti ucraini, durante l’esibizione. Ci auguriamo che la magia della loro musica e i colori dell’amore, della fraternità e del rispetto fra gli uomini, possa arrivare fino ad un accordo di vera Pace.

Gran Concerto Lirico, le interviste agli artisti

-Priscila de Marco (Soprano)

Cosa consiglia ai ragazzi, per approcciarsi alla lirica?

E’ fondamentale liberarsi dai pregiudizi, per aprirsi sempre alle nuove esperienze. Confesso di essere partita dalla canzone Rock, per approdare alla lirica. Trasformazione radicale che definisco “completamento”, poiché entrambi gli stili riescono a convivere in me, poiché l’uno non esclude l’altro. Bellissima realtà artistica, in quanto i gusti possono essere diversi e convivere insieme dentro la stessa anima artistica, grazie alla varietà magica che la musica offre ad ogni artista che la sa cogliere.

Aurelio Grimaldi (Tenore)

Cosa ci dice della voce di un lirico?

Vi inviterei a considerare la voce come uno strumento naturale di cui l’uomo è dotato, ma che bisogna trattare bene e migliorare o raffinare a seconda delle esigenze artistiche e non. Cantare vuol dire saper respirare bene, e per noi artisti “Cantare” vuol dire “Respirare”.

-Anna Maria Calì (Maestra di pianoforte)

Quanto importante è la musica per i giovani?

E’ importante avvicinare i giovani alla musica, sin dall’ età infantile, poiché essa ha un potere ammaliante tale da attirarli e dirigerli verso una strada straordinaria. Spesso la musica salva i giovani.

-Pietro di Paola (Tenore)

Perché i giovani dovrebbero scegliere la Lirica?

Perché la lirica si sta perdendo…loro dovrebbero salvarla, approcciandosi alla disciplina attraverso tanto studio e tanto lavoro.

-Katerina Mikolaiko (soprano)

Qual è l’ elemento fondamentale d’ ispirazione per la riuscita di ogni sua interpretazione?

Gentilmente tradotta simultaneamente dalla Dott.ssa Oleina Kovalova, l’artista ha risposto: “ Per me l’ elemento fondamentale è la location. In una location come la Chiesa Madre, tutto diventa più intenso e immenso”.

Straordinario il Violinista Fabio Raciti che, con le note del suo violino, ha creato un’atmosfera speciale, trasportando l’ anima dello spettatore in una dimensione musicale dinamica e allo stesso tempo eterea, fuori dai confini dello spazio e del tempo.

-Veronika Kovalova (Conduttrice)

Cosa rappresenta il suo abito?

Si tratta di un abito tradizionale che viene indossato per le grandi occasioni. Bisogna indossare una bella camicia bianca, un cerchietto con papaveri o girasoli. Gli stessi disegni floreali si ripetono sul tessuto della gonna.

Conclude dicendo: “Gloria all’ Ucraina”

-Oleina Kovalova (Presidente Associazione artistica Culturale Sette Continenti)

E’ un onore avervi conosciuto e aver assistito alle vostre esibizioni. Mi auguro davvero che i colori della vostra musica possano arrivare alla pace.

Certamente, noi crediamo molto nel nostro lavoro, lo facciamo con tutte le nostre forze e con tanta dignità. Speriamo tanto che la guerra possa finire, preghiamo Dio per questo. Crediamo nell’ Ucraina.

Grazie mille e tanti auguri di cuore.

Katia Cava

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