Negli ultimi anni, la Rai ha saputo attingere con intelligenza e successo alla grande produzione letteraria nostrana, trasformando romanzi di autori di spicco in serie televisive seguitissime dal pubblico.
Il successo delle serie tv Rai tratte dai giallisti italiani dimostra che il genere noir e poliziesco ha ancora molto da offrire al pubblico televisivo. La qualità delle produzioni, la fedeltà alle atmosfere letterarie e la scelta di attori di talento hanno reso questi adattamenti un punto di riferimento per gli amanti del genere.
Con nuove storie e nuovi personaggi pronti a conquistare il piccolo schermo, il giallo italiano si conferma una delle eccellenze della nostra fiction, capace di raccontare il crimine e la società con profondità, ironia e una grande attenzione alla dimensione umana dei suoi protagonisti.
Le Serie TV Rai tratte dai giallisti italiani: quando il noir incontra la televisione
Il Commissario Montalbano – Andrea Camilleri
Impossibile non partire dal fenomeno per eccellenza della serialità italiana: Il Commissario Montalbano, serie tv rai di super successo, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. La serie, iniziata nel 1999 e interpretata magistralmente da Luca Zingaretti, ha trasformato il commissario di Vigàta in un’icona televisiva. Con un mix perfetto di indagini avvincenti, paesaggi siciliani mozzafiato e una scrittura che alterna ironia e profondità, Montalbano ha ottenuto ascolti record e un seguito internazionale.
Grazie alla fedeltà ai romanzi e alla capacità di ricreare l’atmosfera unica delle storie di Camilleri, la serie ha saputo mantenere il suo appeal per oltre vent’anni, consacrando la Rai come punto di riferimento per le produzioni tratte da giallisti italiani.
La Rai ne ha celebrato, il 17 febbraio, anche il centenario di Camilleri con la puntata di Ulisse: “La Sicilia di Montalbano”
Rocco Schiavone – Antonio Manzini
Dal caldo della Sicilia al freddo della Valle d’Aosta, Rocco Schiavone è un’altra grandissima serie firmata Rai.
Nato dalla penna di Antonio Manzini. Marco Giallini veste i panni di un vicequestore dal carattere burbero e cinico, con un passato tormentato e metodi investigativi spesso discutibili.
La serie tv, iniziata nel 2016, ha saputo catturare il pubblico grazie a un protagonista carismatico, una scrittura cupa e realistica e una forte attenzione alla psicologia dei personaggi. Le ambientazioni innevate e la colonna sonora evocativa contribuiscono a rendere Rocco Schiavone una delle migliori trasposizioni noir degli ultimi anni.
I Bastardi di Pizzofalcone – Maurizio de Giovanni
Dai noir metropolitani di Maurizio de Giovanni nasce I Bastardi di Pizzofalcone, serie tv Rai ambientata a Napoli e incentrata su una squadra di poliziotti considerati reietti, ma decisi a riscattarsi. Alessandro Gassmann interpreta l’ispettore Giuseppe Lojacono, un uomo dal passato difficile che trova nei Bastardi una nuova possibilità di riscatto.
La serie tv Rai, partita nel 2017, ha conquistato il pubblico grazie a un perfetto equilibrio tra indagini, intrecci personali e un ritratto autentico e non stereotipato di Napoli. Il successo ha portato alla trasposizione di altre opere di de Giovanni, come Mina Settembre, anch’essa serie tv Rai da poco terminata su rai 1, confermando la capacità dell’autore di creare personaggi complessi e storie avvincenti.
Il maresciallo Fenoglio – Gianrico Carofiglio
Più recente ma già molto apprezzata, Il maresciallo Fenoglio è la serie tv Rai tratta dai romanzi di Gianrico Carofiglio, noto per i suoi legal thriller e per il suo stile elegante e riflessivo. Ambientata nella Bari degli anni ’90, la fiction racconta le indagini di Fenoglio, un uomo schivo e pacato, lontano dai cliché dei detective ruvidi e sopra le righe.
Alessio Boni, nei panni del protagonista, offre un’interpretazione misurata ed efficace, che valorizza l’atmosfera introspettiva e malinconica della serie. Un giallo che si distingue per la sua raffinatezza e per la capacità di raccontare la criminalità organizzata con uno sguardo lucido e privo di spettacolarizzazioni.
Il Commissario Ricciardi – Maurizio de Giovanni
Una delle serie rai, storiche, più amata è: Il commissario Ricciardi, ambientata nella Napoli degli anni Trenta, in pieno regime fascista, la storia segue il commissario di polizia Luigi Alfredo Ricciardi, interpretato da Lino Guanciale, un uomo dal passato tormentato che porta con sé un segreto ereditato dalla madre Marta: il Fatto. Questa misteriosa capacità gli consente di percepire le ultime parole pronunciate o pensate dalle vittime di morte violenta, che si manifestano come apparizioni evanescenti nei luoghi del decesso.
A causa di questa maledizione, Ricciardi vive un’esistenza solitaria, incapace di costruire legami profondi con le persone che lo circondano. Tuttavia, alcune figure riescono a insinuarsi nel suo mondo fatto di ombre e dolore. Tra loro, il brigadiere Raffaele Maione, un uomo dal cuore grande con cui condivide un profondo legame, nato dal tragico destino del primogenito Luca, giovane poliziotto morto in servizio. C’è poi Bruno Modo, un anatomopatologo dal carattere schietto e dalle idee apertamente antifasciste, con cui Ricciardi intrattiene un rapporto di stima e amicizia.
Nel cuore del commissario si fa strada anche un sentimento delicato e struggente per Enrica Colombo, una giovane maestra che abita nel palazzo di fronte e per la quale prova un amore silenzioso e tormentato, ricambiato con uguale intensità. A vegliare su di lui fin dall’infanzia è stata Rosa Vaglio, l’anziana governante che, dopo la morte di Marta, è diventata la sua madre affettiva. Quando anche Rosa viene a mancare, il suo posto viene preso dalla nipote Nelide, che continua a prendersi cura di Ricciardi con la stessa devozione.
Nel cuore di una città carica di misteri e segreti, il commissario Ricciardi si muove tra i confini della giustizia e dell’aldilà, cercando di dare pace alle anime che non hanno avuto voce nel loro ultimo istante di vita.