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Sette anni in Tibet, le frasi più belle del film

Stasera su La7 non perdete "Sette anni in Tibet", la storia vera dell'austriaco Heinrich Harrer che, giunto a Lhasa, stringe amicizia con un Dalai Lama cinefilo e adolescente

Diretto da Jean Jacques Annaud, Sette anni in Tibet è un film del 1997, tratto dal libro autobiografico scritto da Heirich Harrer e pubblicato nel 1953. La storia si ispira infatti alla vita dell’alpinista austriaco Heinrich Harrer che nel 1939 parte per una spedizione in Tibet con l’intento di scalare il Nanga Parbat. Nel frattempo in Tibet, un bimbo di quattro anni viene designato come nuovo Dalai Lama e venerato dai fedeli. Quando gli scalatori arrivano al campo base, nel turbine della tempesta di neve, vengono fatti prigionieri dai soldati inglesi e scoprono che è scoppiata la guerra e loro, come austriaci, sono considerati nemici della Gran Bretagna e vengono portati in un campo di prigionia. Dopo molte vicende, si ritrova a Lhasa, la capitale del Tibet. Ormai adolescente, il Dalai Lama fa chiamare a palazzo Heinrich, e con lui passa molte giornate. Intanto la Cina invade ed occupa il Tibet. Di fronte all’invasione, Heinrich capisce che è il momento di fuggire e vorrebbe che il Dalai Lama lo seguisse. 

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Allora questa è un’altra grande differenza tra la nostra civiltà e la vostra. Voi ammirate l’uomo che si spinge avanti, verso la cima, in ogni campo della vita, mentre noi ammiriamo l’uomo che abbandona il suo ego
Pema Lhaki

 

Possano i viaggiatori trovare la felicità ovunque vadano, e senza sforzo possano realizzare ciò che si sono prefissi, e arrivati a riva sani e salvi possano essi riunirsi con gioia ai loro familiari
Dalai Lama

 

I tibetani dicono che il nemico è un grande maestro, perché solo un nemico ti aiuta a rafforzare la pazienza e la compassione
Heinrich Harrer

 

La buona sorte di un amico è una benedizione. Mi dispiace che tu invidi la nostra. Devi sentirti molto solo e triste
Pema Lhaki

 

Quando non sei in grado di combattere, devi abbracciare il tuo nemico. Se ha le braccia intorno a te, non può puntarti contro il fucile
Ngawang Jigme

 

Dalai Lama: Dimmi cosa ti piace delle montagne
Heinrich Harrer: Mi piace l’assoluta semplicità, ecco cosa mi piace. Quando sei in scalata la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione: sei concentrato e, ad un tratto, la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita

 

Dalai Lama: Vede, i tibetani credono che le creature viventi siano state loro madri in una vita passata, perciò dobbiamo dimostrare loro rispetto e ripagarle per la bontà e mai, mai danneggiare una cosa vivente. Non si può chiedere ad un popolo devoto di trascurare un prezioso insegnamento
Heinrich: Sì, ma… Santità, con tutto il rispetto, è davvero impossibile. (Ridendo) Chiedo scusa. Ma è impossibile salvare tutti i vermi se vuole che il cinema sia finito in questa vita attuale
Dalai Lama: Lei è un uomo intelligente! Trovi una soluzione, e mentre la trova… è capace di spiegarmi che cos’è un ascensore?

 

Se un problema si può risolvere, non serve a nulla preoccuparsene. Se non può essere risolto non ti porterà a nulla. Perciò smettila di preoccuparti
Dalai Lama

 

Avere tanto tempo per porsi delle domande non è un bene
Heinrich Harrer

 

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