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“Non smettete di sognare”, l’emozionante discorso di Ke Huy Quan agli Oscar 2023

L'attore, vincitore dell'Oscar come miglior attore non protagonista per l'interpretazione nel film Everything Everywhere All At Once, ha ricordato l'esperienza da ex rifugiato vietnamita.

Un esempio di come il riscatto sociale può arrivare attraverso il cinema. E’ questa la storia di Ke Huy Quan, protagonista agli Oscar 2023 per aver vinto la statuetta come miglior attore non protagonista per il film “Everything Everywhere All at Once” a. L’attore ritirando la statuetta si è commosso, ricordando la sua infanzia in un campo profughi e il suo viaggio iniziato su una barca. 

Ke Huy Quan

Cinquantuno anni, nato in Vietnam e arrivato con la famiglia negli Stati Uniti nel 1975, dopo la caduta di Saigon. Fu l’attore-bambino di «Indiana Jones e il Tempio maledetto» (1984) di Steven Spielberg, dove veste i panni di Short Round, il giovane aiutante orfano dell’archeologo avventuriero, ruolo per il quale vinse il premio Young Artist Award, e de «I Goonies» (1985). Nel 2002 Ke Huy Quan recita nel film cinese “Second Time Around” poi finisce nel dimenticatoio di Hollywood per 19 lunghi anni.

L’attore ritirando la statuetta si è commosso, ricordando la sua infanzia in un campo profughi e il suo viaggio iniziato su una barca. La storia dell’interprete di Waymond Wang è un esempio di come, attraverso il cinema, il riscatto sociale può avverarsi.

 

Il discorso dell’attore agli Oscar 2023

“Mamma, ho appena vinto un Oscar!” Tra le lacrime, dopo aver baciato la statuetta dorata stretta tra le mani, l’ex-rifugiato vietnamita Ke Huy Quan ha celebrato la vittoria nella 95ª cerimonia del prestigioso premio cinematografico. L’attore ha proseguito: “Il mio viaggio è cominciato su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e sono finito qui sul palco più importante di Hollywood. Dicono che le storie così sono solo per il cinema, ma sono storie reali, è questo il vero sogno americano”. Quan nel suo discorso ha omaggiato la mamma e il fratello “che ogni giorno mi ricorda di prendermi cura di me”. “Grazie per avermi accolto nuovamente”, ha concluso rivolgendosi alla platea di star della sala del Dolby Theatre, invitando tutti a tenere vivi i propri sogni, ai quali lui stesso aveva quasi rinunciato: “Non smettete di sognare”.

 

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