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Greta Garbo, i 5 film cult de “la Divina” di Hollywood

Ricordiamo Greta Garbo, la grande star del cinema muto e sonoro di Hollywood, nata a Stoccolma il 18 settembre 1905

Soprannominata “la Divina”, Greta Garbo (Stoccolma, 18 settembre 1905 – New York, 15 aprile 1990) è stata un’attrice svedese naturalizzata statunitense, celebre per le sue interpretazioni nei film prodotti dalla Metro Goldwyn-Meyer tra gli anni Venti e Quaranta.

Ricordata anche per un look androgino che ha preso il nome di “stile alla Garbo”, è stata praticamente l’unica artista ad avere successo nel cinema sia muto sia sonoro tanto da essere considerata dall’American Film Institute una tra le cinque maggiori star di Hollywood.

Greta Garbo: i 5 film cult de “la Divina”

Greta Garbo ha iniziato la sua carriera come modella e testimonial di pubblicità per poi dedicarsi al cinema una volta scoperta dal regista Mauritz Stiller che divenne suo mentore e pigmalione specialmente nei primi anni della sua carriera.

Rimasta nella memoria collettiva per le sue interpretazioni da vamp, Greta Garbo ha sempre dichiarato di preferire altri ruoli più vicini al suo carattere forte e deciso. Di seguito, proponiamo una rassegna dei suoi più celebri film appartenenti all’epoca del cinema sonoro.

“Grand Hotel” (1932)

Tratto dal romanzo “Menschen im Hotel” (1929) di Vicki Baum, “Grand Hotel” è un film diretto da Edmund Goulding, presentato alla Prima Edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Le vicende narrate sono ambientate in un fittizio hotel della Berlino della Repubblica di Weimar e vedono intrecciarsi le storie di quattro eccentrici personaggi, tra cui la diva Madame Grusinskaya (Greta Garbo), impegnati a risollevare la loro immagine attraverso improbabili escamotage.

La pellicola, inoltre, ha permesso alla Metro Goldwyn-Meyer di vincere il Premio Oscar per il miglior film nel 1932.

“La regina Cristina” (1933)

Diretto da Rouben Mamoulian, la pellicola è ambientata nel Seicento e vede protagonista Greta Garbo nei panni della Regina Cristina, giovanissima sovrana di Svezia, soffocata dalla vita e dagli impegni di corte che la travolgono fin dalla tenera età di sei anni.

L’avventura di questa “eroina infelice” ha determinato il grande successo al botteghino di “La regina Cristina”. Il personaggio interpretato dalla Diva, infatti, decide di trasgredire le regole del palazzo per sperimentare la vita di una persona dalle umili origini e vivere una vera storia d’amore.

“Anna Karenina” (1935)

Tratto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, “Anna Karenina” è un film diretto da Clarence Brown nonché la seconda pellicola dopo “Love” (1927) del regista Edmund Golding che vede Greta Garbo nei panni di questa celebre figura.

Nel 1935, il lungometraggio è stato classificato tra i migliori dieci film dalla National Board of Review of Motion Pictures e ha vinto la Coppa Mussolini per il miglior film straniero alla Mostra del Cinema di Venezia.

“Margherita Gauthier” (1936)

Diretto da George Cukor, “Margherita Gauthier” è la trasposizione cinematografica del romanzo “La signora delle camelie” (1848) di Alessandro Dumas figlio in cui viene raccontata la drammatica storia d’amore tra la cortigiana Margherita (Greta Garbo) e il giovane Armando (Robert Taylor).

“Margherita Gauthier” è stato il film di maggiore incasso del 1936 ed è stato riconosciuto come uno tra i migliori dieci lungometraggi ai National Board of Review Awards nel 1937. Per questa pellicola, infine, Greta Garbo è stata candidata Premio Oscar per la migliore attrice nel 1938.

“Ninotchka” (1939)

Tratto dall’omonimo dramma di Melchior Lengyel, “Ninotchka” è un film diretto da Ernst Lubitsch e in particolare la prima commedia in cui lo spettatore ha il piacere di vedere Greta Garbo, impegnata come attrice brillante.

Il film, pubblicizzato con lo slogan “Greta laughs”, racconta le vicende di tre agenti del Governo Sovietico inviati a Parigi per rivendere i preziosi gioielli confiscati alla Granduchessa Swana. Quest’ultima, tuttavia, incaricherà il proprio amante, il Conte Leon, di riappropriarsene.

Greta Garbo: un’icona intramontabile dello star system di Hollywood

Il flop del film “Non tradirmi con me” (1941) spinse Greta Garbo, già estremamente riservata, a ritirarsi dalle scene e condurre una vita lontano dai riflettori, rifiutando ruoli in lungometraggi come “Il caso Paradine” di Alfred Hitchcock e “Quo Vadis?” di Mervyn LeRoy.

Nonostante questo, l’attrice è considerata ancora oggi una delle icone dello star system di Hollywood tanto da essere definita “la fata severa, la fondatrice d’un ordine religioso chiamato cinema” da Federico Fellini e “la luna contrapposta ad Anna Magnani, il temporale” da Dino Risi.

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