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Cent’anni di solitudine, su Netflix la serie tv dall’opera di Garcia Marquez

In programma nel 2024 su Netflix la nuova produzione che ripercorre la storia della famiglia Buendía, che consentì a Gabriel García Márquez di aggiudicarsi il premio Nobel per la letteratura nel 1982.

In occasione dei 10 anni dalla scomparsa del premio Nobel per la Letteratura Gabriel Garcia Marquez, avvenuta il 17 aprile 2014, Netflix sulla sua pagina Youtube e sui suoi profili social ha annunciato con un video teaser la serie “Cent’anni di solitudine”, tratta dal capolavoro, uscito nel 1967, dello scrittore colombiano.

La serie tv su Netflix

La piattaforma aveva acquisito i diritti di Cent’anni di solitudine nel 2019 per quello che è il primo adattamento per lo schermo, ufficiale e autorizzato, del libro, nel quale si raccontano le sette generazioni di Buendia che dall’immaginaria Macondo, inseguono un destino ineluttabile.

“José Rivera, Natalia Santa, Camila Brugés, María Camila Arias e Albatrós González hanno scritto la serie – ricorda Deadline -. Realizzata in lingua spagnola, è stata girata in Colombia con il sostegno della famiglia di Marquez, il cui acclamato romanzo ha venduto oltre 50 milioni di copie ed è stato tradotto in 40 lingue”.

Alex García López e Laura Mora “co-dirigono il progetto di 16 episodi, prodotto dalla società di produzione colombiana Dynamo”.

La piattaforma aveva già proposto un primo breve teaser nel 2022 “in occasione del 40/o anniversario della vittoria del Premio Nobel per la letteratura da parte di Marquez. Netflix ha affermato che questo “è uno dei progetti più ambiziosi fino ad oggi realizzati in America Latina, realizzato dagli artisti più talentuosi della Colombia e dell’America Latina”.

Il cast

Il cast comprende Claudio Cataño (Buendía), Jerónimo Barón (giovane Aureliano Buendía), Marco González (Jose Arcadio Buendía), Leonardo Soto (figlio di José Arcadio), Susana Morales (Úrsula Iguarán), Ella Becerra (Petronila), Carlos Suaréz (Aureliano Iguarán), Moreno Borja (Melquiades), Santiago Vásquez (Aureliano Buendía adolescente).

Il teaser

Il teaser che ancora non indica una data di debutto per la serie, scrivendo semplicemente “coming soon” (prossimamente) si apre con Aureliano Babilonia, che sfoglia i manoscritti dello zingaro Melquiades. Troviamo poi in primo piano il colonnello Aureliano Buendia davanti al plotone d’esecuzione che ricorda, dice la voce fuori campo, “un pomeriggio lontano quando suo padre lo portò a scoprire il ghiaccio”.

Il filmato si chiude con un rapido montaggio che offre uno sguardo ad alcuni dei momenti topici e ai luoghi mozzafiato del racconto. “Nel paese senza tempo di Macondo – scrive Netflix sulla pagina della serie e sotto il teaser – sette generazioni della famiglia Buendía esplorano l’amore, l’oblio e l’impossibilità di sfuggire al passato… oltre che al proprio destino.”

Cent’anni di solitudine

Da José Arcadio ad Aureliano, dalla scoperta del ghiaccio alla decifrazione delle pergamene di Melquíades: sette generazioni di Buendía inseguono un destino ineluttabile.

Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da una prodigiosa fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma dell’esistenza umana.

Un universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, in cui galleggia una moltitudine di eroi.

Nel 2017 è uscita un’edizione speciale dell’opera in occasione del cinquantenario (1967-2017), con il dossier “Gabo racconta la nascita del romanzo”.

Gabriel García Márquez

Gabriel García Márquez è nato il 6 marzo 1927 ad Aracataca ed è scomparso a Città del Messico il 17 aprile 2014. È stato scrittore, giornalista e saggista, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1982.

Nei suoi romanzi realtà e fantasia, così come storia e leggenda, si intrecciano fino a confondersi. Un viaggio nel tempo e nello spazio grazie al frequente uso di flashback e prolessi, che trasportano il lettore in un vortice temporale di grande suggestione.

Giornalista prima che scrittore, egli ha saputo dare voce a storie passate e attuali del suo paese, la Colombia, e della realtà dell’america latina. Considerato il maggior esponente del cosiddetto realismo magico in narrativa, ha contribuito a rilanciare fortemente l’interesse per la letteratura latinoamericana.

Non è un caso se molti dei suoi romanzi hanno ispirato registi e sono diventati dei celebri film o, come in questo caso, serie tv come quella ispirata al suo romanzo più famoso, “Cent’anni di solitudine”, votato nel 2007 come seconda opera in lingua spagnola più importante mai scritta.

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