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Califano, il film tv dell’artista che ha cantato la libertà dei vinti

Il film tv racconta la vita di Franco Califano, dalla Dolce vita alla metà degli anni Ottanta. Il successo, la caduta, le paure e la resurrezione artistica di uno dei più importanti e indimenticati cantautori italiani.

Domenica 11 febbraio 2024 su Raiuno alle 21:25, nella prima serata successiva al Festival di Sanremo, va in onda “Califano“, il film tv che racconta parte della vita di Franco Califano, un’icona della musica italiana, interpretato dal giovane Leo Gassmann.

Il film tv racconta vita di Franco Califano, dalla Dolce vita alla metà degli anni Ottanta. Il successo, la caduta, le paure e la resurrezione artistica di uno dei più importanti e indimenticati cantautori italiani.

Franco Califano, un artista libero

Franco Califano, nato controvento il 14 settembre 1938, con una chitarra per amica ha suonato e cantato la sua libertà, libertà che aveva nelle vene e, scorrendo tra le sue mani, diveniva poesia in musica per anime ribelli innamorate della libertà.

Libero e controvento cantava: “Anche se non mi è concesso dico sempre quello che mi va.”

Una vita, quella del Califfo, vissuta con quello che dà e con consapevole intuito che ogni attimo debba essere respirato a pieni polmoni e afferrato a braccia aperte anche nei momenti che portavano con sé turbolenze emotive, dolore e smarrimento. Per Califano nessun muro, per chi lo voleva prigioniero, avrebbe quindi mai potuto staccarlo dalla libertà che gli scorreva impetuosa nelle vene dell’Anima: Libertà che è libertà!

Anche durante il carcere, amava ricordare le lettere che riceveva da Mina, quasi in una sorta di autocompiacimento narcisistico tipico di qualche star della musica d’oltreoceano di quei tempi.

In molte interviste non faceva mancare il ricordo dei suoi genitori “vagabondi” per lavoro, di sua sorella, del suo piatto preferito (pasta condita con cipolla e tonno).

Le partecipazioni al Festival di Sanremo

Come interprete esordisce sul palco del Teatro Ariston nel 1988 gareggiando al Festival di Sanremo con la canzone “Io per le strade di quartiere” classificandosi al 13° posto.

Nel 1994 partecipa alla trentanovesima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Napoli” scritta insieme ad Alberto Laurenti e Antonio Gaudino e nel 2005, per la categoria Classic, alla cinquantacinquesima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Non escludo il ritorno scritto” (frase presente anche sul suo epitaffio) insieme all’amico Federico Zampaglione.

Franco Califano ha partecipato al Festival di Sanremo anche come autore già nel 1967 con il brano “La musica è finita”, interpretata da Ornella Vanoni e Mario Guarnera, arrivata al 4°posto. “Un grande amore e niente più” cantata da Peppino di Capri al Festival di Sanremo nel 1973 e scritta proprio dal Poeta Franco Califano vincerà l’edizione del festival. Nel 1990 Mia Martina intonerà la canzone scritta sempre da Califano dal titolo “La nevicata del ‘56”, arrivando al 6° posto.

Franco Califano è stato anche un produttore discografico che ha scoperto e lanciato nel panorama musicale, tra gli altri, anche i Ricchi e Poveri che hanno partecipato alla da poco conclusa 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ma non tutta la vita.”

Una curiosità che non tutti conoscono è che la band porta il nome suggerito da Califano che con ironia tagliente disse: “Siete ricchi di idee e poveri di soldi”

Il film tv Rai

In “Non so vivere a metà” Califano cantava: “Questa sera finalmente, Posso stare tra la gente, Posso dire quello che mi va” e a farlo, dandogli volto e voce, sarà Leo Gassmann che per la Rai interpreta il Maestro nel film tv “Califano”, per la regia di Alessandro Angelini. Il film trae ispirazione dalla biografia “Senza manette” scritta da Califano insieme a Pierluigi Diaco, dal titolo “Senza Manette” ed edito per Mondadori.

A interpretare il Califfo, l’attore e cantante Leo Gassmann, vincitore al Festival di Sanremo nel 2020 per la categoria Nuove Proposte.

Franco Califano è stato un artista che, nonostante tutto, in vita così come dopo la morte è stato chiamato e sarà ricordato come Il Califfo: e non ne escludiamo il ritorno… sì perché solo “Il Califfo” ci potrà ancora riportare in Terra Franco Califano.

di Maria Laura Chiaretti

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