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Boris Giuliano, la fiction sul poliziotto ucciso dalla mafia

Si racconta la vita del poliziotto che fu tra i primi ad occuparsi dei rapporti tra la mafia e la politica

MILANO – Questa sera e domani sera va in onda su Rai Uno la nuova fiction dedicata a Giorgio Boris Giuliano il vice-questore capo della Squadra mobile di Palermo ucciso per mano della mafia nel 1979. La storia racconta la vita del poliziotto che fu tra i primi ad occuparsi dei rapporti tra la mafia e la politica ponendo le basi che permisero a giudici come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di dar vita al maxi processo, che iniziò nel 1986, trent’anni fa.

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LA MINISERIE – Boris Giuliano è una fiction ispirata alla figura del vice questore Capo della Squadra Mobile di Palermo, dottor Giorgio Boris Giuliano, medaglia d’oro al valore civile. La miniserie in due puntate verrà trasmessa dalla Rai, in prima serata su Rai1, lunedì 23 e martedì 24 maggio 2016, in occasione della Settimana della Legalità. Adriano Giannini interpreta il protagonista mentre Nicole Grimaudo veste i panni di Maria Leonetta. Nel cast anche Ettore Bassi, Antonio Gerardi, Francesco Montanari, Fabrizio Bracconeri e Sebastiano Lo Monaco. Il regista è Ricky Tognazzi che ha anche collaborato alla sceneggiatura insieme a Giovanni Koch e Angelo Pasquini.

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UN EROE – Un eroe da ricordare per il suo contributo alla lotta alla mafia, come dimostrano queste parole, l’estratto dalla sentenza di rinvio a giudizio del primo maxiprocesso contro la mafia, nella dichiarazione di Paolo Borsellino: “Serve dunque ascriversi a ennesimo riconoscimento dell’abilità investigativa di Boris Giuliano, se quanto è emerso, solo adesso, era già stato da lui intuito e inquadrato diversi anni prima… se altri organismi statali avessero assecondato l’intelligente impegno investigativo del Giuliano, probabilmente le strutture organizzative della mafia non sarebbero così enormemente potenziate e molti efferati assassini, compreso quello dello stesso Giuliano, non sarebbero stati consumati”.

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LA SETTIMANA DELLA LEGALITA’ – Il 23 maggio ricorre il ventesimo anniversario della strage di Capaci cui seguì, il 19 luglio, quella di Via D’Amelio. Giovanni Falcone fu assassinato con la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta nella strage di Capaci per opera di Cosa Nostra. In questi giorni si ricorda le vittime della mafia promuovendo la legalità. Tante le iniziative pubbliche, da eventi a manifestazioni a film celebrativi per non dimenticare.

 

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