Alda Merini, nata a Milano il 21 marzo 1931 e scomparsa il 1º novembre 2009, è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana che ci ha consegnato in eredità versi d’amore e frasi esistenziali che ci spingono alla riflessione in diversi ambiti. Parole che ci invitano tutt’oggi a pensare a cosa non va nel mondo, alla cattiveria insita nell’animo umano capace, ieri ma anche oggi, di generare.
Per questo ci affidiamo alle parole di una grande poetessa, Alda Merini, che in questi versi, tratti dalla poesia “L’amore della povera gente” contenuta nella raccolta “Terra d’amore“, si sofferma proprio sul sentimento dell’odio e sul suo movimento quasi invisibile “dietro la porta socchiusa”.
La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa.
Perché l’odio è un sentimento umano
La cattiveria dell’uomo è capace di generare sentimenti negativi come l’odio, un’emozione complessa e può derivare da una combinazione di fattori psicologici, sociali e culturali. Un sentimento che spesso viene inculcato attraverso l’educazione, i media e la cultura. Gruppi o ideologie possono promuovere l’odio verso altri per motivi politici, religiosi o etnici.
A volte l’odio nasce dal bisogno di appartenenza, rappresenta un modo per rafforzare l’identità di gruppo, attraverso l’identificazione di un “nemico” comune. Può inoltre nascere dalla frustrazione, ovvero dalla necessità di proiettare i propri fallimenti o insoddisfazioni sugli altri, o più semplicemente è figlio dell’ignoranza, cioè della mancanza di comprensione e conoscenza di altre culture, ideologie o persone può generare pregiudizi e, di conseguenza, odio. I libri di storia, purtroppo anche quella contemporanea, ci consegnano purtroppo diversi esempi in tal senso.
L’essere umano è capace di provare sentimenti nobili e bellissimi, e di tramutarli in azioni positive e capace di generare benessere per se stessi e per la comunità. Purtroppo può avvenire anche l’esatto opposto: per questo, comprendere le radici dell’odio come sentimento umano è importante per affrontarlo e promuovere empatia, tolleranza e rispetto reciproco.
Non è impossibile farlo: è possibile spalancare quella “porta socchiusa” ed espellere tutti i sentimenti negativi che si provano e che portano a provare astio nei confronti degli altri.
L’odio, una barriera da abbattere
Alda Merini è stata una poetessa, una donna che non si può descrivere con poche parole. La sua poetica è così vasta, profonda, intima, tanto che ha saputo raccontare dell’amore, dell’essere donna, degli uomini, della sua città, della pazzia. Da sempre anticonvenzionale, lontana dal voler essere imprigionata da etichette e da qualsiasi status sociale, Alda Merini si è prefissata di essere libera. Forse è questo il dono più bello che le poesie ci hanno lasciato: il desiderio di libertà.
Con il verso “la verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa”, la poetessa dei navigli vuole soffermarsi sul fatto che la cattiveria e l’odio creano barriere difficili da superare, ostacoli insormontabili che non fanno altro che tornare ad alimentare un sentimento di odio. Lo stesso odio che purtroppo da anni contraddistingue il rapporto tra alcune popolazioni: un odio sfociato in guerre e conflitti capaci di tenere con il fiato sospeso tutto il mondo, e che ci fa disperare nel pensare che, anche questa volta, sono i civili i primi a pagarne le conseguenze.
Alda Merini, una vita segnata dal dolore
Alda Merini (1931 – 2009) è stata una poetessa e scrittrice italiana, una delle autrici più tormentate del panorama nazionale degli ultimi cento anni e oltre. La Merini esordì giovanissima, a soli 15 anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che scoprì il suo talento artistico. Nel 1947 fu internata per la prima volta in una clinica, dopo l’incontro con “le prime ombre della sua mente”. Da lì in avanti la sua lunga vita fu caratterizzata da ricoveri in case di cura, da periodi di solitudine e di silenzio. Nonostante le difficoltà psichiche, la Merini è riuscita a lasciare ai posteri un’intensa e ricchissima produzione. Non solo versi, ma anche aforismi e libri in prosa.