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I versi di Percy Bysshe Shelley sulla natura dell’amore

Leggiamo questi tanto dolci quanto amari versi di Percy Bysshe Shelley che indagano sulla natura dell'amore e il suo perdurare o meno oltre la vita.

Questi versi, tratti dal โ€œCanto per Tassoโ€ di Percy Bysshe Shelley, ci proiettano in una delle piรน profonde riflessioni esistenziali del poeta inglese: la relazione tra l’amore e la mortalitร , e il destino di quel sentimento dopo la fine della vita fisica. Shelley, uno dei piรน celebri poeti romantici, noto per la sua sensibilitร  filosofica e la straordinaria capacitร  di introspezione, usa questi versi per indagare il confine tra il tangibile e l’eterno, il presente e l’infinito.

ยซHo amato, ahimรจ, la nostra vita รจ amore.
Ma quando noi finiamo di respirare e muoverci
Devo congetturare che lโ€™amore
Anche finisca.ยป

Amore e mortalitร  per Percy Bysshe Shelley

Shelley inizia con unโ€™affermazione universale e struggente: ยซHo amato, ahimรจ, la nostra vita รจ amoreยป. In queste parole, lโ€™amore non รจ solo unโ€™esperienza, ma il cuore stesso dellโ€™esistenza umana. Per Shelley, amare รจ il motore della vita, una forza che definisce e trascende le azioni quotidiane. Tuttavia, l’uso del termine “ahimรจ” preannuncia una nota di dolore: questa condizione tanto sublime quanto universale porta con sรฉ una fragilitร  insita nella natura dell’amore, che dipende dalla vita per manifestarsi.

La seconda parte del verso introduce una domanda devastante nella sua semplicitร : cosa succede allโ€™amore quando la vita finisce? ยซMa quando noi finiamo di respirare e muoverci, devo congetturare che l’amore anche finisca.ยป Shelley si pone in bilico tra la speranza e il dubbio: se il respiro e il movimento sono i requisiti fondamentali per vivere e amare, allora la fine della vita decreta anche la fine dellโ€™amore?

In questo passaggio, Shelley abbraccia uno dei temi piรน cari al Romanticismo: il contrasto tra lโ€™eterno e il temporale. Da un lato, la tradizione romantica celebra lโ€™amore come una forza immortale, in grado di superare ogni barriera e sopravvivere oltre la morte. Dallโ€™altro lato, Shelley adotta un approccio piรน razionale e scientifico, suggerendo che l’amore, legato alle funzioni corporee e alle emozioni umane, potrebbe cessare di esistere con la fine dell’essere vivente.

Questo dilemma riflette un profondo senso di ambivalenza. Shelley si dimostra tanto un poeta quanto un filosofo, indagando le complessitร  dellโ€™amore attraverso un prisma che combina sensibilitร  poetica e logica speculativa. Egli non ci offre risposte definitive, ma invita il lettore a riflettere su quanto lโ€™amore sia radicato nella condizione umana e se abbia il potere di oltrepassarla.

I versi fanno parte del โ€œCanto per Tassoโ€, opera ispirata alla figura tormentata del poeta italiano Torquato Tasso. Shelley identifica nel Tasso una sorta di alter ego, riconoscendo in lui unโ€™anima perseguitata dalla sofferenza, ma anche una voce profondamente legata allโ€™amore, alla bellezza e alla ricerca di significati eterni. Per entrambi, lโ€™amore rappresenta una linfa vitale ma anche una fonte di dolore, strettamente connessa al conflitto interiore tra mortalitร  e immortalitร .

Tasso, infatti, trascorse gran parte della sua vita tra conflitti emotivi, tensioni religiose e follia, elementi che Shelley riprende per evidenziare lโ€™intreccio inestricabile tra lโ€™ispirazione poetica, lโ€™amore e la sofferenza. In questo senso, la riflessione sull’amore che finisce con la vita si intreccia con la consapevolezza del destino tragico di Tasso, il cui genio letterario non potรฉ redimere la sua fragile umanitร .

Amore, anima ed eternitร 

Il cuore della riflessione di Shelley รจ lโ€™interrogativo sullโ€™eternitร  dellโ€™amore. Mentre lโ€™amore fisico e terreno sembra destinato a scomparire con il corpo, ciรฒ che lega due anime puรฒ, forse, persistere oltre la morte. Questa possibilitร , che Shelley non esclude ma neanche conferma del tutto, ci porta a considerare lโ€™amore come qualcosa che trascende il corpo fisico, estendendosi verso lโ€™immateriale e lโ€™eterno.

Molti interpreti hanno letto in questi versi una critica implicita alla religione, che spesso promette una continuazione dellโ€™amore in una dimensione ultraterrena. Shelley, ateo dichiarato ma profondamente spirituale, preferisce non affidarsi a dogmi, lasciando il destino dellโ€™amore sospeso in una congettura.

I versi di Shelley, pur scritti quasi due secoli fa, risuonano ancora nel nostro presente. Oggi, in una societร  sempre piรน materialista e digitale, lโ€™amore รจ spesso ridotto a gesti superficiali o a interazioni effimere. Eppure, la riflessione di Shelley ci ricorda che lโ€™amore autentico รจ qualcosa che va oltre le apparenze, ma che dipende dalla profonditร  della connessione umana.

Nel mondo contemporaneo, le domande sollevate da Shelley acquistano ulteriore rilevanza: se lโ€™amore รจ radicato nella nostra esistenza corporea, che senso ha la ricerca di una dimensione ultraterrena? Possiamo accettare lโ€™amore come temporaneo senza per questo sminuirlo? Shelley, con i suoi versi, ci invita a non cercare risposte immediate, ma a vivere lโ€™amore nel presente, abbracciandone la complessitร  e le contraddizioni.

I versi di Percy Bysshe Shelley ci immergono in un viaggio poetico ed esistenziale che esplora i limiti e le possibilitร  dellโ€™amore. Attraverso il โ€œCanto per Tassoโ€, egli ci mostra che lโ€™amore รจ lโ€™essenza della vita, ma anche una condizione fragile e transitoria. Che lโ€™amore finisca con la vita o sopravviva oltre di essa rimane un mistero, ma Shelley ci insegna che, mentre viviamo, dobbiamo amare con tutto noi stessi, senza temere il confine tra il finito e lโ€™infinito.

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