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La frase di Louis Aragon che celebra l’amore e la passione

Lasciamoci catturare da questa citazione di Louis Aragon piena di sensualità e passione, tra le parole che celebrano l'amore.

La citazione di Louis Aragon tratta dal romanzo breve Le Con d’Irene esplora in profondità la complessità delle relazioni amorose, focalizzandosi su un elemento essenziale: lo sguardo. Attraverso lo sguardo, Aragon suggerisce che l’intimità e la comprensione tra due persone raggiungono il loro apice, creando uno spazio sacro in cui l’essenza delle personalità viene rivelata e i desideri si manifestano in tutta la loro purezza.

“Lo sguardo degli amanti delimita fra i due estremi della coppia una zona in cui si concentra l’attenzione e si svelano le personalità. È in questi confini, quando la luce dei desideri si decompone dal rosso delirio al violetto coscienza, che il miracolo sensibile si compie insensibilmente. Allora allora…”

Il simbolismo in Louis Aragon

Lo sguardo, in questo contesto, non è semplicemente un mezzo di comunicazione superficiale, ma diventa il veicolo attraverso il quale avviene una trasformazione profonda. Lo sguardo degli amanti crea una “zona” tra di loro, un campo di energia emotiva che delimita il confine tra l’io e l’altro. In questa interazione visiva, l’attenzione si concentra intensamente, creando una sorta di “cerchio magico” dove le maschere sociali si dissolvono, permettendo alle vere personalità di emergere.

Louis Aragon evidenzia come lo sguardo sia in grado di decomporre la “luce dei desideri” in uno spettro emotivo che va dal “rosso delirio” al “violetto coscienza”. Questa metafora cromatica rappresenta il passaggio da uno stato di intensa passione e desiderio fisico (rosso delirio) a una più profonda consapevolezza e comprensione (violetto coscienza). È interessante notare come l’autore associ il rosso a una fase più istintiva e passionale, mentre il violetto, situato all’estremo opposto dello spettro visivo, rappresenta una forma più elevata di coscienza e connessione interiore.

L’alchimia dell’amore

Aragon utilizza il termine “miracolo sensibile” per descrivere ciò che avviene tra gli amanti. Il miracolo è insensibile perché accade quasi impercettibilmente: non è un evento improvviso o drammatico, ma una trasformazione graduale e naturale che si verifica nell’interazione tra i due. L’atto di guardarsi e conoscersi, quindi, diventa una sorta di alchimia dell’anima, un processo che porta gli amanti a trascendere il loro stato individuale e a fondersi in qualcosa di più grande, più profondo.

I colori del desiderio e della coscienza

La scelta dei colori, dal rosso al violetto, non è casuale. Il rosso è il colore della passione, del desiderio, dell’istinto. È il colore del sangue che scorre, del cuore che batte con forza in preda all’eccitazione e alla pulsione fisica. Tuttavia, questa intensità deve essere bilanciata dalla coscienza, rappresentata dal violetto. Questo colore, vicino al blu, richiama la calma, la serenità e la riflessione. Aragon sottolinea che l’amore autentico non può rimanere solo nella sfera del desiderio: deve evolversi verso una comprensione più alta, una coscienza reciproca che trascende la pura attrazione fisica.

Il punto focale della citazione è il momento di transizione tra il desiderio e la coscienza. In questo confine sfumato, gli amanti attraversano un percorso che parte dall’attrazione fisica e giunge a una forma di connessione più elevata. È qui che “il miracolo sensibile si compie insensibilmente”: la trasformazione avviene senza che gli amanti ne siano pienamente consapevoli, ma il loro rapporto si evolve, si rafforza e diventa più profondo. Questo passaggio sottolinea la natura dinamica dell’amore, che non è mai statico, ma in continuo cambiamento e crescita.

Le parole di Aragon riflettono una concezione poetica dell’amore, dove ogni sguardo, ogni gesto, ogni momento condiviso contribuisce a creare un universo emotivo unico tra due persone. L’amore, secondo Aragon, è un’esperienza totalizzante che permette agli individui di scoprire nuovi aspetti di se stessi attraverso l’altro. In questa visione, lo sguardo diventa lo strumento principale di questa scoperta, poiché è attraverso gli occhi che si entra in contatto con l’anima dell’altro.

Louis Aragon, con la sua citazione, ci invita a riflettere sulla profondità delle relazioni amorose e sull’importanza dello sguardo come veicolo di comunicazione e trasformazione. Il suo uso delle metafore cromatiche e del linguaggio poetico evoca un’immagine dell’amore come un processo dinamico e complesso, in cui il desiderio e la coscienza si intrecciano per creare un’esperienza unica e profonda. Il “miracolo sensibile” di cui parla Aragon è l’essenza stessa dell’amore: un fenomeno che, pur avvenendo quasi senza essere notato, cambia radicalmente chi lo vive, arricchendo e illuminando la vita di chi si ama.

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