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Cos’è la felicità secondo Zygmunt Bauman

Oggi 20 marzo, giornata mondiale della felicità, vi proponiamo una frase del sociologo Zygmunt Bauman che ci invita a riflettere sulla ricerca della felicità oggi

Oggi 20 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale della felicità, istituita dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il 28 giugno 2012.

Per l’occasione, vi proponiamo una frase di Zygmunt Bauman, tratta da “L’arte della vita“, in cui il sociologo polacco ci invita a riflettere sulla ricerca della felicità ai giorni nostri.

“L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità.”

La ricerca della felicità

Ogni persona che abbia mai messo piede sulla terra nel corso della vita è stata ossessionata da un obiettivo preciso: essere felice. Le strade che ognuno di noi sceglie di prendere sono infinite ma, secondo i nostri piani, puntano tutte verso la medesima direzione. Il problema è che, una volta percorse, molte strade si sono rivelate sbagliate. 

Libertà e sicurezza sono valori entrambi necessari, ma sono per Bauman in conflitto tra loro. Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza, dunque l’incertezza.

Oggi vogliamo essere liberi, autonomi e indipendenti, ma tutto questo crea incertezza e smarrimento. Perché nella estrema libertà di muoverci e scivolare attraverso la società liquida, anche i legami si sciolgono, assumendo forme mutevoli di volta in volta, e la felicità diventa un miraggio sempre più difficile da raggiungere.

La vera felicità

Gran parte degli intellettuali ha considerato temi quali la felicità troppo disimpegnati per essere trattati. Bauman, al contrario, non ha avuto paura di parlare di quella che è, come dicevamo all’inizio, l’aspirazione che accomuna l’intera umanità. Spiegando cos’è la felicità nel documentario “La Teoria svedese dell’amore“, il teorico della società fluida ha detto che “non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà.

Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità”. Tanto più siamo in grado di combattere, lottare, di fare scelte significative, tanto più si accorcerà la distanza che ci separa dalla felicità. Una lotta che, tuttavia, non va affrontata in modo solitario.

La trappola dell’indipendenza

Negli ultimi decenni le persone hanno infatti imparato sempre più a essere indipendenti, a non dipendere dagli altri, facendo di tutto per star bene da soli, per star bene con sé stessi. Ma, secondo Bauman, questa è la direzione sbagliata. Le persone che sanno essere indipendenti stanno perdendo piano piano la capacità di convivere con gli altri, perché hanno perso l’abilità a socializzare.

“Più sei indipendente – dice Bauman ne ‘La Teoria svedese dell’amore’ – meno sei in grado di controllare la tua indipendenza e rimpiazzarla con una piacevole interdipendenza”.

D’altra parte è comprensibile: relazionarsi con le persone è terribilmente complicato, per farlo bisogna essere in grado di accettare compromessi, di andare incontro alle esigenze altrui, di avere pazienza. E’ complicato, certo, ma è dalle relazioni che nasce la felicità, non dall’indipendenza. Secondo Bauman, “alla fine l’indipendenza porta a una vita vuota, priva di senso, e a una completa assoluta inimmaginabile noia”.

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Zygmunt Bauman, perché oggi abbiamo così paura dell’amore

Perché oggi abbiamo così paura ad amare? Ci risponde il grande sociologo polacco con il libro “Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi”

Zygmunt Bauman

Nato il 19 novembre 1925 e scomparso il 9 gennaio 2017, Zygmunt Bauman è stato un filosofo polacco le cui riflessioni sulla vita sono ancora oggi più che mai attuali.

Fra i più grandi sociologi del nostro tempo, il polacco Zygmunt Bauman ha descritto e raccontato le dinamiche della società contemporanea attraverso un’immagine di notevole efficacia, che si può riassumere nella “teoria della società liquida”. Secondo Bauman, infatti, oggi siamo immersi e travolti da una liquidità che rende il mondo mutevole, effimero e privo di qualsiasi stabilità.

E in questa società liquida nulla può consolidarsi, ogni cosa è destinata a liquefarsi nel grande mare dell’incertezza. Così anche l’amore, da solida struttura della società moderna, diventa liquido. Le relazioni diventano connessioni, l’amore si riduce a desiderio e, nel rincorrere la libertà a tutti i costi, finiamo per rimanere soli.

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