Oggi ricorre l’anniversario di Guillaume Apollinaire e vogliamo celebrarlo con un suo pensiero sulla felicità. Nato a Roma il 26 agosto del 1880 e morto a Parigi il 9 novembre del 1918, Apollinaire fu poeta, scrittore, critico d’arte e drammaturgo francese.
“Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici.”
Guillaume Apollinaire, cos’è la felicità
Prendendo spunto da questa citazione, dovremmo imparare a goderci di più ciò che viviamo. L’ossessione che l’uomo ha per la felicità, spesso, rischia di diventare tossica compromettendo la possibilità di riuscire davvero a sperimentarla.
Continuiamo a cercare la felicità senza goderci i risultati che otteniamo, gli affetti che abbiamo e le piccole cose che ci stanno intorno, a volte dovremmo avere semplicemente il coraggio di fermare questa nostra corsa verso una realizzazione lecita ma a volte lontana o tanto più grande di noi e fare caso a cosa ci circonda.
La verità è che la felicità spesso sta nella banalità delle piccole cose, nell’immensità dell’amore che diamo per scontato e nei sorrisi di chi conosciamo.
Perché è difficile essere sinceri secondo Luigi Pirandello
Iniziamo la giornata con questa frase di Luigi Pirandello, grande drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934
Guillaume Apollinaire
Nato a Roma Apollinaire ebbe un’adolescenza instabile e disordinata, trascorsa tra vaste letture e numerosi viaggi, ma con studi non regolari. Conobbe e frequentò artisti d’avanguardia a Parigi, tra i quali anche i poeti Giuseppe Ungaretti e Max Jacob e il pittore Pablo Picasso.
Apollinaire fu sospettato di essere l’autore del furto del dipinto della Gioconda avvenuto il 20 agosto del 1911 al Museo del Louvre; in seguito a tali sospetti, fu arrestato ed incarcerato, salvo poi risultare del tutto estraneo ai fatti ed in seguito rilasciato.
Nel 1913 “Alcools”, raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912, che rinnovò profondamente la letteratura francese e influenzò quella italiana. “Alcools” e “Calligrammes” sono i suoi capolavori.