Sei qui: Home » Frasi » Una frase di Massimo Troisi sul vero amore che dura nel tempo

Una frase di Massimo Troisi sul vero amore che dura nel tempo

Ricordiamo oggi Massimo Troisi, una delle voci comiche più potenti del teatro e del cinema italiano. Gli rendiamo omaggio attraverso una delle sue riflessioni più celebri sull'amore. 

Ricordiamo oggi l’attore Massimo Troisi, nato il 19 febbraio 1953 e scomparso il 4 giugno 1994. Massimo Troisi è stato una delle voci comiche più potenti del teatro e del cinema italiano. Noi gli rendiamo omaggio oggi attraverso una delle sue frasi più celebri sull’amore. 

L’amore credo sia quel sentimento che riesce ad uscire indenne dal tempo che passa, che riesce a durare, che vince la stanchezza, la noia, i dolori, le rotture di scatole. Ma bisogna attendere tanto prima di riconoscerlo. Si può dire solo a posteriori se uno ha davvero amato, perché mentre si ama non lo si capisce…

L’amore che dura nel tempo

Si fa preso a dire “amore”. Occorre distinguere tra infatuazione e sentimento forte. Perché si, molte volte si pensa di essere innamorati ma in realtà si tratta di qualcosa di diverso, di una forte passione o solo di un’attrazione fisica, tanto intensa quanto incapace di superare le prove che il tempo pone davanti alla coppia.

E’ questo ciò che il comico dei sentimenti Massimo Troisi vuole dire con questa sua citazione. Il vero amore è quello che supera indenne le prove del tempo, che vince sulla routine che inevitabilmente col passare degli anni può mettere in forte dubbio il sentimento più nobile che ci sia. Se il sentimento non si affievolisce nonostante gli anni che passano, le problematiche da affrontare e condividere, gli acciacchi dell’età, allora si che abbiamo a che fare con il vero amore.

Per capirlo però, ci vuole tempo, il vero giudice che ci pone davanti alla sentenza se è vero amore o no. Una questione che riguarda anche le storie finite o quelle in bilico: solo guardandole da fuori, a distanza di tempo, si può analizzare bene a posteriori se è stato vero amore o no, perché quando si ama, presi dalle emozioni e dalla passione, spesso non ce se ne accorge.

Massimo Trosi, il comico dei sentimenti

Soprannominato “Pulcinella senza maschera” e “comico dei sentimenti”, la forza di Massimo Troisi era quella di annullare ogni stereotipo sul mondo napoletano e sui napoletani stessi. Lo faceva con la malinconia mischiata alla risata che da sempre ha costituito la cifra stilistica del comico. Considerato l’erede naturale di Eduardo De Filippo e di Totò, accostato anche a  Woody Allen, Troisi comincia la sua carriera assieme al gruppo I Saraceni.

Il successo arriva con  “Ricomincio da tre” (1981), il film che decreta il suo trionfo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni ottanta si dedica esclusivamente al cinema interpretando dodici film e dirigendone quattro. Malato di cuore sin dall’infanzia, muore il 4 giugno 1994 a Roma, per un fatale attacco cardiaco. Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, “Il postino”, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attore e per la miglior sceneggiatura non originale.

Il postino di Neruda

Mario Jiménez, un giovane pescatore, decide di abbandonare il proprio lavoro per diventare il postino della Isla Negra, nella quale l’unica persona che riceve e invia corrispondenza è il grande poeta Pablo Neruda. Mario ammira Neruda e vorrebbe che il poeta gli dedicasse un libro e che la loro relazione fosse qualcosa di più di un educato scambio di battute con mancia finale.

Quando il suo desiderio diventa realtà, tra i due nasce un’amicizia che conduce Neruda a strane, e apparentemente poco poetiche, avventure. Nel frattempo, il clima politico del Cile di quegli anni fa precipitare gli eventi…

© Riproduzione Riservata