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Una frase di Karl Barth sulla capacità di crearsi il proprio destino

Prendere in mano la propria vita costruendosi il proprio destino: solo così è possibile "creare un nuovo finale" secondo una illuminante frase attribuita al teologo protestante svizzero Karl Barth

Mai arrendersi al proprio destino, ma costruirselo da soli. E’ proprio questo il concetto espresso da Karl Barth, teologo e pastore svizzero vissuto nella prima metà del Novecento, in questa sua celebre frase.

“Nessuno può tornare indietro e incominciare un nuovo inizio, ma chiunque può partire oggi e creare un nuovo finale”

Non voltarsi mai indietro

“Ah, se potessi tornare indietro!”. Quante volte l’abbiamo pensato, quante volte ci siamo detti che, tornando indietro, avremmo agito diversamente. Davanti alle conseguenze dei nostri errori, ci sentiamo spesso impotenti, frustrati e pieni di rimpianto. Ma quello a cui Karl Barth ci esorta con questa frase è proprio un atteggiamento opposto: quello di non rimuginare sul passato, non vivere di rimpianti e occasioni perse: occorre prendere in mano la propria vita, il proprio destino, e crearsi una vita migliore facnedo tesoro di errori e disavventure passate.

Al posto che “piangere sul latte versato”, come si suol dire, abbiamo la possibilità di ripartire dalle macerie e costruire, mattoncino dopo mattoncino, il nostro personale edificio. Non c’è nuovo inizio che non sia precluso alle nostre possibilità, ma, per inseguirlo, dobbiamo prima accettare l’idea del fallimento e perdonarci il fatto di non essere perfetti. Come diceva Aristotele,“le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.”

Il destino è nelle nostre mani

Spesso ci sentiamo impotenti di fronte agli eventi, e diamo la colpa al destino e al fatto che “doveva andare così”. Voltarsi indietro non serve a nulla: quello che si può fare invece e rimboccarsi le maniche e ripartire per riscrivere un nuovo finale.

Il passato non lo si può più cambiare, ma si può invece impegnarsi a costruirsi un futuro migliore con tanta forza di volontà e determinazione. Non è importante dove e con chi, ma quando: “partire oggi” proprio come affermato da Karl Barth.

Quindi, se anche voi vi sentire “vittime del proprio destino” e sopraffatti dagli eventi, non temete: armatevi di coraggio e forza di volontà e prendete in mano la vostra vita costruendovi il vostro destino. Solo così è possibile “creare un nuovo finale”.

Chi è Karl Barth

Teologo protestante svizzero, Karl Barth (Basilea, 10 maggio 1886 – Basilea, 10 dicembre 1968) criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza dei principi dottrinali e pratici.

La scoperta di Dostoevskij si tradurrà, successivamente, in una lettura del mondo e dell’esistenza come di una realtà problematica, stratificata, piena di contraddizioni. Saranno infatti le letture di Dostoevskij e Kierkegaard ad avvicinare Barth ai temi e alla sensibilità dell’esistenzialismo.

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