Una frase di Gianni Rodari sull’importanza di sbagliare

20 Luglio 2024

Gianni Rodari e le sue filastrocche ci insegnano l'importanza della creatività e della fantasia che, anche quando si sbaglia, aiutano a trovare la strada per risolvere anche le situazioni più intricate. Scopri la frase-manifesto di questo suo modo di pensare

Una frase di Gianni Rodari sull'importanza di sbagliare

Gianni Rodari ha saputo creare mondi immaginari in cui le regole della realtà possono essere sovvertite, promuovendo valori di solidarietà, pace e giustizia.

I racconti e le filastrocche di Rodari ci insegnano l’importanza della creatività, della fantasia che, anche quando tutto sembra andare male aiutano a trovare la strada per risolvere anche le situazioni più intricate. Infatti, proprio grazie a queste virtù, anche gli errori possono diventare fonte di ispirazione e miglioramento, proprio come lo scrittore ci ricorda con questa frase:

“Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa”

Affrontare gli errori col sorriso

Gianni Rodari, uno dei più amati scrittori italiani per l’infanzia, ha spesso celebrato il potere della fantasia e dell’inventiva. Una delle sue frasi più celebri, “Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa”, incarna perfettamente il suo approccio innovativo alla vita e alla creatività.

Il proverbio “Sbagliando s’impara” ci è familiare sin dall’infanzia. È una saggezza popolare che ci ricorda che gli errori sono parte integrante del processo di apprendimento. Ogni errore ci offre una lezione, una possibilità di miglioramento e di crescita. Questa visione tradizionale sottolinea l’importanza di non avere paura di sbagliare, poiché ogni sbaglio ci avvicina alla padronanza di una nuova competenza o conoscenza.

L’importanza di sbagliare

Gianni Rodari, con il suo ineguagliabile spirito creativo, ci invita a fare un passo oltre. Non solo dovremmo imparare dai nostri errori, ma dovremmo anche vedere in essi un’opportunità per l’invenzione. Questa prospettiva è particolarmente rivoluzionaria, poiché trasforma il concetto di errore da un ostacolo da superare a una fonte di ispirazione.

Rodari ci insegna che gli errori possono stimolare la nostra immaginazione e portarci a scoprire nuove idee, soluzioni inaspettate e strade inesplorate. Questo atteggiamento è particolarmente utile nell’educazione e nella creatività. Invece di punire o scoraggiare l’errore, dovremmo incoraggiarlo come parte del processo creativo.

Rodari nella vita quotidiana e nell’educazione

L’approccio di Gianni Rodari ha implicazioni profonde nella vita quotidiana e nel campo dell’educazione. In un mondo che spesso enfatizza la perfezione e il successo immediato, è fondamentale ricordare l’importanza dell’errore come strumento di crescita e innovazione. Gli insegnanti, per esempio, possono creare ambienti di apprendimento in cui gli studenti si sentano liberi di sperimentare e sbagliare, sapendo che ogni errore può portare a nuove scoperte.

La frase di Gianni Rodari, “Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa”, ci invita a rivalutare il nostro rapporto con l’errore. Invece di temerlo o evitarlo, dovremmo abbracciarlo come una parte vitale del processo creativo e di apprendimento. In questo modo, possiamo non solo imparare dai nostri errori, ma anche usare questi momenti come trampolini di lancio per l’invenzione e la scoperta. In un’epoca in cui l’innovazione è fondamentale, il messaggio di Rodari risuona con una verità potente e liberatoria.

Gianni Rodari

Gianni Rodari trascorse la sua infanzia a Gavirate, in Lombardia, dove iniziò a sviluppare una passione per la lettura e la scrittura. Dopo aver completato gli studi magistrali, iniziò a lavorare come insegnante elementare. Durante questo periodo, Rodari iniziò a comprendere l’importanza della fantasia nell’educazione dei bambini, un concetto che avrebbe permeato tutta la sua carriera letteraria.

Nel 1941, Gianni Rodari si trasferì a Milano, dove iniziò a lavorare come giornalista per diverse testate, tra cui “L’Unità”. La sua esperienza giornalistica gli fornì una piattaforma per sperimentare con nuove idee e forme narrative. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Gianni Rodari si unì alla Resistenza italiana, un’esperienza che influenzò profondamente la sua visione del mondo e il suo impegno politico.

Il vero punto di svolta nella carriera di Gianni Rodari arrivò negli anni ’50, quando iniziò a pubblicare racconti e poesie per bambini. La sua opera più famosa, “Le avventure di Cipollino” (1951), racconta la storia di un piccolo cipollino che lotta contro le ingiustizie in un mondo di ortaggi antropomorfi. Questo libro, insieme a molte altre opere, ha contribuito a definire Rodari come un maestro dell’arte di combinare umorismo, fantasia e critica sociale.

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