Una frase di Ezra Pound sull’importanza di proiettarsi nel futuro

30 Ottobre 2024

Leggiamo assieme questa frase di Ezra Pound tratta da una delle sue lettere, in cui ci ricorda che il lavoro più importante è quello futuro.

Una frase di Ezra Pound sull'importanza di proiettarsi nel futuro

La citazione di Ezra Pound (30 ottobre 1885 – 1 novembre 1975) ci offre un punto di vista forte e stimolante sul significato del lavoro, dell’ambizione e del futuro. Pound, poeta e critico letterario statunitense, è noto per le sue idee rivoluzionarie in ambito artistico e letterario, nonché per il suo approccio radicale alla vita e alla carriera. La sua riflessione evidenzia una verità universale: il valore di una persona non è definito dal passato, ma dalla sua visione, dall’impegno verso il futuro e dalla capacità di mantenere viva la tensione verso nuovi obiettivi.

“Il vero lavoro di un uomo è quello che egli sta per fare, non ciò che è dietro di lui.”

Ezra Pound è l’importanza delle opere future

Per Pound, il  “lavoro” è qualcosa che va oltre l’opera già compiuta. Questa frase implica che, per quanto un uomo possa aver ottenuto successi o fallimenti in passato, ciò che conta davvero è ciò che si propone di fare. In altre parole, il passato non deve essere un fardello o una fonte di eccessiva sicurezza; ciò che realmente definisce un individuo è il suo futuro potenziale e la sua capacità di proiettarsi in esso.

Questa idea è profondamente legata alla visione di Pound sull’arte e sulla cultura. Pound credeva che il valore di un artista non fosse statico, ma dovesse continuamente evolversi, adattarsi e ricercare nuove forme di espressione. La sua celebre frase riflette un’aspirazione incessante al miglioramento, alla creazione, alla spinta verso nuovi orizzonti. Per lui, il “vero lavoro” è sempre orientato al futuro, al “non ancora” piuttosto che al “già fatto”.

Ezra Pound non intende sminuire l’importanza dell’esperienza passata, ma piuttosto sottolinea che l’attaccamento eccessivo ad essa può limitare l’evoluzione personale e professionale. Chi si aggrappa troppo a ciò che ha già fatto, rischia di fossilizzarsi e di perdere la capacità di reinventarsi. In altre parole, il passato è utile solo se considerato come un trampolino verso nuove possibilità, non come un obiettivo finale o una zona di comfort.

Questa idea è particolarmente rilevante in ambito creativo, dove l’innovazione e la sperimentazione sono essenziali. Gli artisti, secondo Pound, non devono mai sentirsi “arrivati” o soddisfatti, ma devono sempre cercare di superarsi, scoprire nuovi modi di esprimere se stessi e ampliare i propri orizzonti. Questa continua ricerca di miglioramento e innovazione è il vero “lavoro” dell’artista.

Il messaggio di Pound può essere applicato a tutti i campi della vita, non solo a quello artistico. Vivere orientati al futuro significa non lasciarsi frenare dalle vittorie passate né dai fallimenti, ma usare ogni esperienza come spinta verso nuovi obiettivi. Questa visione può essere particolarmente motivante per chi si sente bloccato o in difficoltà, ricordando che ogni momento offre l’opportunità di ripartire, di reinventarsi e di creare qualcosa di nuovo.

In un mondo che spesso ci spinge a cercare certezze e stabilità, Pound ci invita invece ad abbracciare l’incertezza, a vedere la vita come un processo in continuo divenire. La frase “il vero lavoro di un uomo è quello che egli sta per fare” suggerisce una vita in cui ogni giorno può portare a nuovi traguardi, in cui la creatività e la crescita non hanno mai fine. Questo pensiero, se applicato, ci libera dai vincoli del passato e dalle aspettative degli altri, consentendoci di vivere più autenticamente, con l’attenzione rivolta al “qui e ora” e alle potenzialità del domani.

L’approccio di Pound ha anche una dimensione etica. Riconoscere che il “vero lavoro” è ciò che dobbiamo ancora fare significa assumere una responsabilità verso il futuro, verso ciò che ancora possiamo costruire e migliorare. Questa prospettiva stimola l’idea di progresso personale e sociale, di un impegno continuo per lasciare un segno positivo nel mondo, non accontentandosi di ciò che si è già raggiunto.

In un certo senso, questa citazione ci sprona a non adagiarsi sui successi o sugli errori passati, ma a considerare ogni giorno come una nuova occasione per fare la differenza. Vivere secondo questa filosofia implica una forma di umiltà, poiché riconosce che ciò che conta realmente non è il nostro passato, ma la capacità di dare sempre il meglio di noi stessi in ciò che ci attende.

La tensione tra passato e futuro

È interessante notare come la citazione di Pound riecheggi un conflitto interno tra il desiderio di stabilità e la necessità di cambiamento. Da un lato, il passato rappresenta una base sicura, un punto di riferimento da cui partire. Dall’altro, però, il vero valore dell’individuo sta nella capacità di rinnovarsi e guardare avanti. Ezra Pound sembra suggerire che solo chi riesce a liberarsi dal peso del passato, pur valorizzandolo, può veramente esprimere il proprio potenziale e svolgere il “vero lavoro” della propria vita.

In definitiva, la citazione di Ezra Pound ci invita a riflettere su come viviamo il nostro rapporto con il passato e il futuro. Essa ci insegna che il valore di un individuo non è determinato da ciò che ha fatto, ma da ciò che è ancora capace di fare. La prospettiva di Pound offre una visione della vita e del lavoro come un processo dinamico e in evoluzione, in cui ogni obiettivo raggiunto è solo un passo verso nuove sfide. Adottare questa mentalità significa abbracciare una filosofia di vita in cui ogni giorno è un’opportunità per crescere, creare e contribuire al mondo in modo autentico e appassionato.

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