Una frase di Fabio Volo ci dona una stupenda dichiarazione d’amore, o meglio la consapevolezza di capire che la persona con cui si ha o si è avuto una storia è la persona con cui s’intende vivere l’intera esistenza.
“Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l’infinito respirando il suo profumo.”
La citazione è tratta dal libro Il giorno in più di Fabio Volo, edito da Mondadori e pubblicato per la prima volta nel 2007. Dal libro è stato realizzato anche il film, sceneggiato e interpretato dallo stesso autore, uscito nelle sale cinematografiche nel 2011.
Una frase di Fabio Volo sulla consapevolezza di amare
La frase di Fabio Volo può benissimo considerarsi una stupenda dichiarazione d’amore, in quanto l’autore ha preso l’assoluta consapevolezza che la persona con cui ha avuto una storia è quella con cui vuole condividere l’intera esistenza.
Una frase d’amore all’apparenza sdolcinata e nello stile di Fabio Volo, ma che offre una riflessione profonda sulle relazioni d’amore e su quanto sia difficile prendere il coraggio di concedersi all’altro totalmente.
La storia del libro di Fabio Volo da cui è tratta la citazione
Per comprendere il senso della frase va contestualizzata con la storia contenuta nel romanzo, che non vogliamo spoilerare, essendo tra l’altro proprio alla fine del libro, nel capitolo Parigi, dove i due amanti si sono dato appuntamento vivendo lei a New York e lui in Italia.
Lui è Giacomo, lei è Michela. Dopo una vita normale, scandita dalla reciproca routine, Michela dice a Giacomo che si trasferirà a New York. Nell’uomo scatta il panico, le viene a mancare quella giovane donna che incontrava sul tram e quindi decide di scoprire l’indirizzo del nuovo domicilio americano di Michela e la raggiunge.
Tra i due esplode la storia d’amore, ma il giovane trentenne deve tornare in Italia perché la nonna è ammalata, e per lui era come una mamma. Dopo diverse vicissitudini, i due si incontrano a New York per salutarsi per sempre, ma in realtà si danno un appuntamento a Parigi, dove l’incontro avrà una sorpresa molto importante. (Evitiamo di svelare il finale.)
Diciamo solo che mentre attende d’incontrare Michela, Giacomo prende coscienza che senza lei non riesce proprio a vivere.
Quando s’incontra la persona giusta bisogna lasciarsi andare
Andando a scoprire il vero senso della frase di Fabio Volo, scopriamo che il “bordo della vita” non va inteso come un limite, ma come quel confine che ci spinge ad andare oltre, ad osare. Sedersi su questo bordo significa scegliere di affrontare la vita a muso duro, senza nessun timore, mostra la capacità di accogliere tutto ciò che la vita propone con la dovuta volontà.
È un invito a mettersi in gioco, ad accettare che la vita, con tutte le sue incertezze, è un dono da vivere pienamente.
I “piedi a penzoloni” rafforzano la volontà di affrontare il rapporto d’amore, la relazione affettiva senza timori. I piedi che penzolano nel vuoto, sono non solo coraggio, ma un modo per dimostrare di essere pronti a tutto. Le vertigini sono ampiamente superate.
Il gesto, apparentemente sfrontato, diventa una metafora dell’importanza di abbandonarsi al momento presente, di non cercare sempre la sicurezza assoluta ma di avere il coraggio di sperimentare e di vivere ogni istante con intensità.
Fabio Volo ci dona qualcosa di magico, una vera dichiarazione di profondo amore, di appartenenza, nel momento in cui afferma di aver “guardato l’infinito respirando il suo profumo”.
Guardare l'”infinito” significa andare oltre, superare tutti i limiti del quotidiano, riuscire a vedere più avanti, a cogliere ciò che è eterno e sconfinato. Tale sguardo è la totale accettazione della persona che si desidera, che si ama, con tutte le conseguenze dell’incontro, della convivenza, mostrando la capacità di voler vivere tutto, i lati positivi e quelli negativi.
L’atto di “respirare il suo profumo” esprime qualcosa che va oltre la fisicità di Michela. Non si tratta solo di osservare o contemplare, ma di immergersi completamente nell’essenza stessa della vita con lei. Il profumo, intangibile eppure potentemente evocativo, diventa la metafora di quell’esperienza che va oltre le parole, un modo per assaporare ogni emozione, ogni istante, riconoscendo che la bellezza si nasconde anche nelle sfumature più delicate.
Il profumo di una persona è unico, non imitabile, non replicabile, sancisce il senso più profondo del riconoscimento dell’altro. Grazie alla sua amata Michela, Giacomo ha conquistato l’assoluto, non ha più dubbi, ha percepito la certezza.
In sintesi, la frase di Fabio Volo ci offre l’invito a non avere dubbi, quando incontri la persona giusta bisogna saper cogliere il presente, avere la capacità di fiutare ed accogliere il grande dono che la vita offre. È un invito a lasciarsi andare, ad uscire dalla comfort zone, ad osare, a guardare oltre l’orizzonte conosciuto e a lasciarsi guidare dall’istinto, dal sentimento, da tutto ciò che l’anima sussurra.
In questo atto di apertura, troviamo la possibilità di vivere con intensità, di riscoprire il significato dell’essere e di riconnetterci con quell’infinito che ci circonda e, in qualche modo, che risiede anche dentro di noi. In fondo il vero amore è questo.