Quando inizia un nuovo anno si guarda a tutto ciò che si è concluso e si pensa ai buoni propositi per i prossimi 12 mesi. Per capire fino in fondo la cosa migliore da prefiggersi per questo 2025, scopriamo questo bellissimo pensiero del fumettista Charles M. Schulz, creatore dei “Peanuts“. Ecco la sua frase.
“Buoni propositi: ama l’imperfetto tuo prossimo con l’imperfetto tuo cuore.”
Il valore di un buon proposito
Il buon proposito solitamente rappresenta un’ambizione rispetto a se stessi, su ciò che vorremmo essere e non siamo ancora stati: più che una presa di posizione, si tratta di un obiettivo per il futuro, legato alle nostre aspirazioni e tutte quelle aspettative che abbiamo nei confronti di noi stessi.
Il buon proposito è molto più di un semplice obiettivo, perché è qualcosa che ha a che fare con la nostra percezione della realtà: si tratta piuttosto di un’analisi sincera delle nostre capacità oggettive, una presa di coscienza delle nostre potenzialità finora inespresse appieno. Tutto ciò ci porta a ideare un piano concreto, a volte anche ambizioso, al fine di poter finalmente realizzare quello che abbiamo pensato per noi stessi, aggiungendo un ulteriore tassello all’interno del nostro mosaico di vita.
Avere un buon proposito, tuttavia, non vuol dire riuscire a portarlo a termine: spesso anche solo il pensare di voler fare qualcosa per migliorare la nostra esistenza ci porta ad essere persone migliori. Senza dubbio, avere dei buoni propositi ci dà una spinta molto positiva e accende il motore della motivazione, di alzarsi la mattina e proiettarsi verso un nuovo giorno, un nuovo obiettivo da coltivare e, possibilmente, portare a termine.
Quando ci si prefissa un nuovo buon proposito, va bene anche “alzare l’asticella” e ambire a qualcosa che possa andare oltre i nostri limiti. Cosa saremmo senza i nostri sogni? Che senso avremmo la nostra vita senza mai “puntare alla luna”? Porci dei traguardi ambiziosi ci consente, durante il percorso, di tagliare tanti traguardi intermedi, di portare a termine diverse tappe che ci mettono alla prova e che ci possono migliorare… e magari alla fine di arrivare alla cima dell’Everest e rendersi conto di aver appena realizzato qualcosa di inimmaginabile.
Il vero senso dei buoni propositi
Troppo spesso i buoni propositi che ci poniamo per l’anno nuovo vogliono rappresentare la parte perfetta di noi, abbiamo idee per un corpo perfetto con il proposito di metterci a dieta, dei rapporti perfetti migliorando i nostri difetti, delle vacanze perfette imponendoci di risparmiare di più.
La cosa che non capiamo, e che forse non abbiamo mai capito, è che la perfezione non esiste. Non c’è bisogno di rincorrere la perfezione per essere una versione migliore di noi stessi. È questo che ci insegna Charles M. Schulz creando questa battuta per il suo Charlie Brown: impariamo ad amare le imperfezioni degli altri con i nostri animi imperfetti. Renderemo felici sia noi stessi, sia chi ci circonda.
Charles M. Schulz
Charles Monroe Schulz è nato Minneapolis il 26 novembre 1922 e morto a Santa Rosa il 12 febbraio del 2000. Schulz è stato un fumettista statunitense, conosciuto in tutto il mondo per aver creato le strisce dei Peanuts. La sua prima striscia a fumetti con cadenza regolare fu pubblicata nel 1947 dal St. Paul Pioneer Press e si intitolava Li’l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette dei Li’l Folks. Fu in queste strisce che apparve per la prima volta Charlie Brown, così come un cane somigliante a Snoopy. Nel 1950 Schulz propose i suoi lavori alla United Features Syndicate e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950.