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Una frase di Albert Einstein per augurare Buona festa dei lavoratori

Per celebrare il Primo Maggio, Festa dei lavoratori, vi proponiamo oggi una frase di Albert Einstein che ci invita a riflettere sull'importanza di amare ciò che si fa

Oggi Primo Maggio è la Festa dei lavoratori. Per l’occasione, iniziamo la giornata con una frase di Albert Einstein da dedicare a tutti coloro che lavorano con passione e dedizione.

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita.

Lavorare con amore

Per molti il lavoro è un obbligo, una cosa da fare per mantenersi e magari togliersi qualche sfizio. Per altri è una fortuna, un modo per esprimere le proprie qualità e metterle al servizio del bene comune. Altri ancora sono alla ricerca di un lavoro e fanno fatica a trovarlo. 

Fin dall’adolescenza, quando ti chiedono “cosa vorresti fare da grande?” pensi a quello che può essere il mestiere che vorresti fare. Il percorso di studi, i sacrifici e la gavetta che si fanno per arrivare all’obiettivo finale, il lavoro dei sogni, segnano il percorso che accompagna all’età adulta e all’indipendenza.

Studio, rinunce e sacrifici sono nella maggior parte dei casi ripagati dal fatto di aver ottenuto il lavoro che si desiderava, quello che Einstein definiva in questa sua frase “il lavoro che ami”. Si, perché il lavoro non deve essere in generale un peso, ma qualcosa che si ama, un mestiere così amato che non sembra richiedere sacrifici e impegni proibitivi perché fatto con amore e capace di conciliare le proprie passioni e le proprie attitudini.

L’approccio giusto al lavoro

Se si fanno le cose con amore, se si ama ciò che si fa, niente sarà impossibile o difficile da realizzare. Provare amore per qualcuno, o per qualcosa come in questo caso, rappresenta la condizione indispensabile per realizzarsi come persona e ottenere traguardi nella vita. Trovare il lavoro che piace rende meno pesante le incombenze e le mansioni da portare a termine, a tal punto da non avvertire il più delle volte lo stress e la fatica, quasi come se non si stesse realmente lavorando. Albert Einstein lo sapeva bene: la sua vita è stata un esempio lampante in tal senso, consentendogli di raggiungere traguardi storici per il progresso dell’umanità.

Come dicevamo prima, non tutti riescono a trovare il lavoro giusto per loro o quello desiderato all’inizio: spesso per avere un salario si è costretti a trovare un impiego che non piace, o un ambiente lavorativo che non soddisfa appieno. A loro, e a coloro che sono ancora alla ricerca di un lavoro, vogliamo dedicare un pensiero particolare in questo Primo Maggio, Festa dei lavoratori. Nella speranza che le cose possano migliorare e che la vita consenta loro, il prima possibile, di poter scegliere il lavoro che si ama.

La festa dei lavoratori

La storia del Primo Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche e sociali. Un movimento per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.

La festa dei lavoratori nasce negli Stati Uniti ed è legata alle lotte sindacali per il diritto alla giornata lavorativa di 8 ore. Il 1° maggio del 1886, in occasione del 19° anniversario dell’ottenimento di una legge sulle 8 ore istituita nello Stato dell’Illinois, fu indetto, da parte dei sindacati americani dei lavoratori, uno sciopero generale.

A Chicago si tenne una grande manifestazione per celebrare questo importante risultato conseguito in materia di diritti dei lavoratori. Durante questa manifestazione avvennero dei violenti scontri di piazza con morti e feriti sia tra i manifestanti sia tra le forze dell’ordine. La notizia di quei sanguinosi eventi scosse il mondo intero e in molti paesi, negli anni successivi, si tennero manifestazioni per ricordare le vittime e per rivendicare i diritti dei lavoratori.

Al Congresso internazionale di Parigi del 1889, dove fu istituita la Seconda internazionale socialista, venne scelta quella data come Festa dei lavoratori e, da allora, questa ricorrenza fu celebrata in molti paesi: un giorno in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per rivendicare i propri diritti e per affermare la propria dignità come persone.

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