I versi di Erri de Luca sull’amore che ci arricchisce

28 Gennaio 2025

Leggiamo gli splendidi versi di Erri de Luca in cui con elegante poesia viene esposta la forza dell'amore di unire il diverso in una comune identità.

I versi di Erri de Luca sull amore che ci arricchisce

I versi di Erri De Luca, tratti dalla raccolta poetica Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo, ci conducono in un viaggio emotivo e filosofico verso la scoperta di una nuova visione dell’identità e del rapporto tra l’io e l’altro. L’idea di “due” come unità, che sfida e supera l’individualismo dell’“uno”, apre una riflessione profonda su cosa significhi davvero essere insieme in un mondo in cui la solitudine e l’egoismo dominano spesso il panorama esistenziale.

Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.

Quando l’unità si riscopre nel “due”, ovvero l’amore per Erri de Luca

Erri De Luca, con il suo linguaggio denso e incisivo, ci invita a osservare una delle dinamiche più antiche e complesse dell’essere umano: quella del rapporto con l’altro. Nei versi iniziali:

Quando saremo due, nessuno sarà uno, uno sarà l’uguale di nessuno e l’unità consisterà nel due

l’autore decostruisce l’idea tradizionale dell’uno come simbolo di perfezione o completezza. L’uno non è più un’entità autosufficiente, ma diventa “nessuno”, privo di valore e senso se non si relaziona con un altro. Solo il “due” – l’incontro e la condivisione – permette la nascita di una vera unità. Questa concezione ribalta l’archetipo del monolite: l’individualismo cede il passo a una collettività, intesa non come massa anonima ma come incontro di singolarità.

In questa lettura, il “due” non è solo la semplice somma di due unità, ma un’entità nuova, superiore e indipendente da ciò che erano i suoi elementi costitutivi. L’unità del “due” rappresenta la forza del legame, la possibilità di creare qualcosa che sia diverso da una semplice giustapposizione di solitudini.

La seconda parte della poesia introduce un elemento ancora più rivoluzionario:

Quando saremo due cambierà nome pure l’universo, diventerà diverso.

Qui De Luca esplora il potenziale trasformativo del rapporto. La dualità non è semplicemente una condizione, ma un catalizzatore per cambiare l’intera visione del mondo. Non è soltanto l’individuo a essere trasformato dall’incontro con l’altro, ma il significato stesso dell’universo. In una prospettiva che abbraccia l’umanesimo, il poeta sembra suggerire che ogni mutamento profondo nasce dai legami autentici tra le persone.

L’idea del cambiamento – l’universo che “diventa diverso” – è anche un atto di resistenza contro l’immobilismo e l’indifferenza. L’universo cambia nome perché viene ridefinito dalla prospettiva del “due”, da una visione condivisa che supera l’autoreferenzialità dell’individuo solitario. Diventare “due” è quindi un atto di speranza, un passo verso una dimensione più aperta e inclusiva.

Il valore simbolico del “due”

In molte tradizioni culturali e filosofiche, il numero “due” ha significati simbolici profondi. È il numero della relazione, del dialogo, della complementarità. Rappresenta la polarità tra opposti che si attraggono e si completano: luce e ombra, maschile e femminile, caos e ordine. Nei versi di De Luca, il “due” assume questo valore simbolico per indicare la condizione in cui l’esistenza si arricchisce di nuove possibilità.

Nella visione del poeta, però, il “due” non è solo complementarità, ma anche un atto di costruzione attiva. Non è sufficiente esistere accanto all’altro: è necessario creare qualcosa insieme, ridefinire l’esistenza attraverso un rapporto dinamico e profondo. Questo richiamo alla responsabilità reciproca ci spinge a riconsiderare il modo in cui viviamo le relazioni umane, non come semplici interazioni, ma come occasioni per costruire un senso condiviso.

La raccolta Solo andata, da cui questi versi sono tratti, affronta spesso temi legati all’esilio, alla migrazione, alla precarietà dell’esistenza. Anche in questa poesia, la prospettiva collettiva proposta da De Luca può essere letta come una denuncia contro la solitudine e l’abbandono che caratterizzano molti dei drammi umani contemporanei. Allo stesso tempo, la poesia è una promessa: la promessa che, attraverso l’incontro e il riconoscimento dell’altro, sia possibile dare un nuovo significato alla nostra vita e al mondo che ci circonda.

I versi di Erri De Luca sono un invito a trasformare le nostre esistenze attraverso il “due”, inteso non solo come relazione tra due individui, ma come apertura verso l’altro, verso la diversità e la possibilità di un cambiamento profondo. In un’epoca in cui l’individualismo e la frammentazione sembrano prevalere, questa poesia ci ricorda che la vera unità non è data dall’isolamento, ma dalla capacità di unirsi in un legame autentico e creativo. L’universo può davvero diventare diverso, se impariamo a guardarlo con gli occhi del “due”.

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