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Edgar Allan Poe, le frasi più celebri del re del romanzo gotico

Il 7 ottobre ricorre l’anniversario di morte di Edgar Allan Poe, autore molto amato e conosciuto soprattutto per aver inventato il romanzo poliziesco, la letteratura dell’orrore e i thriller psicologici. Per ricordarlo, ecco le sue frasi più famose

Sebbene la sua vita e le sue opere siano posteriori rispetto al periodo del romanzo gotico vero e proprio, Poe ha finito per essere considerato uno dei rappresentanti più importanti del genere gotico. Negli anni, la figura dello scrittore è stata omaggiata numerose volte nella cultura popolare, attraverso la letteratura, la musica, le produzioni cinematografiche e quelle televisive. A lui è stato dedicato un premio annuale, conosciuto con il nome di Edgar Award, assegnato dall’organizzazione Mystery Writers of America, per decretare la miglior produzione narrativa, saggistica, televisiva, cinematografica o teatrale dell’anno, nell’ambito dei generi thriller, horror e giallo.

edgar alla poe

Edgar Allan Poe, il genio che morì povero ma che ha fatto il successo di tanti

Oggi un tributo va allo scrittore americano Edgar Allan Poe che morì nella desolazione più cupa, ma che è diventato ispiratore di film di successo

“Dichiarare la propria viltà può essere un atto di coraggio.”

“Non è veramente coraggioso colui che teme di sembrare od essere, quando gli conviene, un vile.”

“Sono giovane e sono poeta (se l’amore per il Bello può rendere poeti) e desidero esserlo. Io sono irrimediabilmente poeta.”

“A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene solo nella tomba. Così l’essenza del crimine rimane avvolta nel mistero.”

“Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore, di rado riescono a mantenersi seri.”

“Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell’intelletto in generale.”

“L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa.”

“È veramente da mettere in dubbio che l’intelligenza umana possa creare un cifrario che poi l’ingegno non riesca a decifrare con l’applicazione necessaria.”

“I veri, i soli veri pensatori, gli uomini di ardente immaginazione!”

“Terrore e suspense si addicono alla brevità del racconto.”

“Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.”

“Empi il bicchier ch’è vuoto, vuota il bicchier ch’è pieno, non lo lasciar mai vuoto, non lo lasciar mai pieno.”

 

 

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